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22 Dicembre 2024 07:00

I disservizi di Dazn all’inizio del campionato di Serie A. Ecco come farsi rimborsare

Secondo la delibera n. 17 del 2022 del Garante delle Comunicazioni , ogni abbonato a Dazn ha diritto a riavere indietro i propri soldi nel caso in cui i tentativi falliti di accesso al portale o alla visione della singola partita siano superiori a cinque. Per ottenerli, però, dovrà procedere con una prassi lunga e laboriosa che, secondo Agcom, è superflua perché la pay tv può facilmente individuare gli utenti che hanno avuto difficoltà, dal momento che nel giorno dei disservizi Dazn ha inviato loro un link provvisorio di emergenza.
di Alessia Di Bella

Dopo tutta la serie di problematiche che si sono verificate domenica 14 agosto 2022 per la trasmissione delle partite di calcio Dazn, a causa di cui molti tifosi si sono persi l’inizio del campionato di Serie A, l’ Agcom Autorità garante per le Comunicazioni in una lettera ha presentato alla piattaforma una richiesta formale per provvedere a forme di rimborso “semplificate”, quasi automatiche, per tutti quegli utenti che sono stati vittime dei disservizi. 

Anche la Lega Calcio ha suggerito che Dazn provveda al risarcimento per tutti i propri clienti di calcio, che sarebbero 1,8 milioni. Dal canto, la piattaforma si è resa disponibile ma ancora non sono stati comunicati i dettagli sulla forma.

Secondo la delibera n. 17 del 2022 del Garante delle Comunicazioni , ogni abbonato a Dazn ha diritto a riavere indietro i propri soldi nel caso in cui i tentativi falliti di accesso al portale o alla visione della singola partita siano superiori a cinque. Per ottenerli, però, dovrà procedere con una prassi lunga e laboriosa che, secondo Agcom, è superflua perché la pay tv può facilmente individuare gli utenti che hanno avuto difficoltà, dal momento che nel giorno dei disservizi Dazn ha inviato loro un link provvisorio di emergenza.

Fin da quando Dazn è sbarcato in Italia, le regole che sono state stabilite insieme all’Autorità garante delle Comunicazioni prevedono un rimborso pari al 25% del canone mensile per qualunque tipo di problematica che si è manifestata nel tentativo di accedere allo streaming. L’abbonamento ha un costo che va dai 29,99 ai 39,99 euro al mese, quindi il risarcimento varierà da 7,49 a 9,99 euro.

Se la società dovesse rimborsare tutti gli 1,8 milioni di abbonati, come richiesto da Agcom e Lega Calcio, si prospetta una spesa tra i 14 e i 17 milioni di euro. È possibile che, però, che per quanto riguarda i disservizi della prima giornata di campionato sarà stabilita una procedura speciale e quindi un valore diverso per il rimborso.

In attesa di una risposta da parte della piattaforma, vediamo come ottenere il rimborso dalla piattaforma. Stando a quanto designato attualmente, spetta all’utente attivarsi per richiedere l’indennizzo e deve farlo entro sette giorni dalla manifestazione del problema. Innanzitutto è necessario inviare la domanda via email a richiestarimborsodazn@dazn.com oppure via Pec a: richiestarimborsodazn@dazn.com.. Dazn chiede di compilare un modulo, che secondo le loro indicazioni è disponibile in formato Pdf nella sezione “Help” a partire dall’homepage del sito internet. Non è, però, così immediato trovare il link al modulo e il non avere una versione direttamente compilabile rallenta il procedimento.

Modulo-indennizzo-Dazn

A questo punto, l’utente dovrà dimostrare alla piattaforma che il problema di accesso o di trasmissione non si è verificato a causa di un problema di connessione. Per farlo bisogna accedere al sito Misurainternet.it (gestito da Agcom) ed eseguire un test alla propria rete. Dopodiché, all’invio del modulo deve essere allegato lo screen dei dati emersi in modo che, «attraverso la chiara identificazione della data e ora ivi riportata, sia possibile verificare la correlazione diretta rispetto all’evento per il quale si trasmette la richiesta stessa – si legge nella sezione “Help” del sito della piattaforma streaming -. Come indicato anche nel modulo, l’utente dovrà specificare la tipologia di dispositivo utilizzato e dare prova che tale device è tra quelli registrati per la fruizione del servizio Dazn». Affinché la richiesta venga lavorata, specifica ancora l’azienda, «sarà ritenuto valido solamente lo screenshot o la fotografia del dato risultante dal dispositivo effettivamente utilizzato per la fruizione dell’evento in questione; qualsivoglia evidenza grafica differente rispetto allo screenshot/fotografia così come sopra riportato non sarà considerata ammissibile, pena la mancata evasione della Richiesta; verranno presi in considerazione unicamente gli screenshot/fotografie (nei termini sopra descritti) che risulteranno perfettamente leggibili e indicanti tutti i dati sopra citati».

È importante prestare attenzione anche all’indirizzo email che si usa per fare domanda: deve essere esattamente lo stesso con cui è stato siglato l’abbonamento a Dazn, altrimenti la piattaforma non prenderà in considerazione la richiesta se proveniente da un indirizzo diverso rispetto a quello indicato dall’utente al momento della sottoscrizione. Non solo, non verrà data attenzione neanche alle richiesta che presentano il modulo in versioni diverse o allegato in maniera errata rispetto a quanto indicato nella sezione “Help” del sito.

Incredibilmente il materiale si prova richiesto da DAZN non finisce qui. Servono anche gli screenshot della «cronologia dei pagamenti», reperibile nella sezione “Il mio account” sul sito di Dazn, dell’”evidenza fotografica (in formato Jpeg or Png) del malfunzionamento sulla base della tabella riportata nel modulo”, del “device utilizzato per visualizzare l’evento durante il quale si è verificato il malfunzionamento alla base della richiesta” e dell’ “device utilizzato per visualizzare l’evento durante il quale si è verificato il malfunzionamento alla base della richiesta“.

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