Dopo appena una settimana dell’avvenuta nomina del Governo Renzi i Commissari dell’ ILVA in amministrazione straordinaria Corrado Carruba ed Enrico Laghi, senza il terzo commissario Piero Gnudi rimasto bloccato a Roma da una fastidiosa indisposizione febbrile, hanno incontrato – come annunciato dal Corriere del Giorno – il prefetto di Taranto Umberto Guidato, il sindaco Ippazio Stefàno e persino l’arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro stranamente sempre molto attento e “presente” nelle vicende dell’ ILVA.
I commissari dell’ ILVA confermando quanto già emerso nel precedente vertice sindacale a Roma di martedì hanno confermato e manifestato il proprio impegno a reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire gli stipendi per i lavoratori della aziende in appalto, garantendo gli stipendi di gennaio ai dipendenti dell’ ILVA, garantendo il proprio impegno per lo sblocco dei depositi giacenti presso la società pubblica Fintecna, come aveva dichiarato Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti in occasione della sua audizione dinnanzi alla Commissione Industria del Senato, ed auspicando il “rientro” al più presto possibile dei 1.200 milioni di euro sequestrati dalla procura della Repubblica di Milano alla famiglia Riva in conseguenza del procedimento per “frode fiscale”.
Dopo un incontro interno allo stabilimento siderurgico con i dirigenti e le prime linee di stabilimento, i Commissari hanno incontrato i custodi giudiziari dello stabilimento, ed il presidente della delegazione tarantina di Confindustria , Vincenzo Cesareo, al quale Carruba e Laghi hanno manifestato ancora una volta la speranza in un celere riallineamento delle criticità collegate alla forniture ed alle tensioni occupazionali e finanziarie presenti nell’indotto del siderurgico di Taranto.
I Commissari rifacendosi a quanto era già emerso in occasione dell’ audizione al Senato del Commissario Straordinario Gnudi, hanno ribadito che la procedura di amministrazione straordinaria nel rispetto ed attuazione della vigente normativa, tenendo conto anche delle proposte di emandamento al testo del D.L. 5 gennaio 2015 n.1, garantisce i pagamenti legati alle nuove forniture anche nella prospettiva delle risorse finanziarie che, secondo quanto previsto, potranno essere disponibili. Con riferimento alla situazione debitoria precedente con le aziende dell’indotto ed appalto ILVA, i Commissari hanno confermato ed assicurato la loro disponibilità ad identificare delle soluzioni che possano garantire la stabilità finanziaria delle imprese e lavoratori locali