di Alessandra Monti
I dati sono contenuti nel dossier del Viminale, pubblicato ogni anno in occasione della tradizionale riunione del 15 agosto del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi in Prefettura a Palermo, presieduto dal ministro dell’ Interno Luciana Lamorgese. Continua il calo dei reati che diminuiscono del 7% Nello scenario dell’emergenza covid-19 . Un trend in discesa fin dallo scorso anno. Ma se sono soprattutto omicidi, furti e rapine, e anche i femminicidi a far registrare una diminuzione, aumentano le truffe e i reati informatici.
Nell’ultimo anno in particolare, grazie anche alla creazione dei Nosc, nuclei specializzati nella lotta al cybercrime, sono stati rilevati un numero di attacchi informatici dieci volte superiore a quello registrato nell’anno precedente. Aumentano anche le minacce ai giornalisti e agli amministratori locali. Sul fronte immigrazione crescono gli sbarchi, soprattutto quelli autonomi.
I numeri dei reati
Nell’ultimo anno i reati calano del 7,1% passano dai 2.019.277 registrati tra il 1 agosto 2019 e il 31 luglio 2020 ai 1.875.038 rilevati dal 1 agosto 2020 al 31 luglio 2021. Diminuiscono del 6,4% gli omicidi, che passano da 295 (1 agosto 2019-31 luglio 2020) a 276 (1 agosto 2020-31 luglio 2021), i furti (-12,8%) e le rapine (-3,8%) ma aumentano le truffe (+16,2%) e i delitti informatici (+27,3%). Sono 13 gli omicidi attribuibili alla criminalità organizzata (-40,9%) e 144 quelli maturati in ambito familiare/affettivo. In particolare delle 155.242 truffe messe a segno sono 98.791 le frodi informatiche (+10,7%) e 22.354 quelle che hanno come vittime gli over 65 (+15,7%). I delitti informatici, che hanno fatto registrare un’impennata nell’ultimo anno, sono 202.183 contro i 58.832 rilevati nell’anno precedente.
Impennata del cybercrime
Decuplicati gli attacchi informatici rilevati nell’ultimo anno: sono 4.938 contro i 460 registrati tra il 1 agosto 2019 e 31 luglio 2020. Un dato non confrontabile con quello dell’anno precedente, spiega il Viminale, perché la rilevazione (1 agosto 2020–31 luglio 2021) è comprensiva degli attacchi registrati dalle articolazioni territoriali della Polizia Postale e delle Comunicazioni grazie alla progressiva attivazione dei Nuclei Operativi di Sicurezza Cibernetica (Nosc) ma che comunque fotografa un fenomeno in ascesa. Sempre in tema di sicurezza informatica sono aumentano del 21,2% gli alert diramati che sono stati 102.517 contro gli 84.606 dell’anno precedente. Nell’attività di prevenzione antiterrorismo sono stati 61.033 i contenuti web monitorati, il 54% in più rispetto ai 39.626 dell’anno precedente. I contenuti web oscurati sono invece l’88,7% in meno. Quanto alla pedopornografia on-line sono 2.490 i siti presenti in black list, il 3,7% in più rispetto all’anno precedente. Aumentano del 107,1% le perquisizioni, del 234,9% gli arrestati e dell’86,1% i denunciati.
I dati su omicidi, femminicidi, scomparse, minacce
Sono 105 le donne uccise dal 1agosto 2020 al 31 luglio 2021, il 13,9% in meno dell’anno precedente: 88 omicidi sono maturati in ambito familiare o affettivo e 62 donne sono state uccise dal partner o all’ex partner. I femminicidi sono il 38% del totale degli omicidi volontari commessi nell’ultimo anno. Aumentano dello 0,2% le denunce per stalking che sono 15.989 nell’ultimo anno. Nell’ambito dei provvedimenti assunti sono 2.480 gli ammonimenti del questore (+5,5%) e 403 gli allontanamenti (-1%).
Sono 110 i giornalisti minacciati nel primo semestre 2021, di cui 55 tramite web, il 11,1% in più rispetto al primo semestre del 2020. La maggior parte degli atti intimidatori a giornalisti è stata rilevata nel Lazio (23,6 %), seguito dalla Sicilia (14,5%), dalla Lombardia (11,8%), dalla Campania (9,1%) e dalla Calabria (6,4%). 369 gli amministratori locali minacciati nel primo semestre 2021, di questi 189 sono sindaci. Gli atti intimidatori sono il 15,3% in più rispetto al primo semestre del 2020. Il maggior numero di intimidazioni ad amministratori locali, il 14,1%, è stato registrato in Lombardia. Seguono la Campania (11,1 %), la Sicilia (10,3%), la Puglia (9,5%) e la Calabria (8,1%).
Mafia, ancora sequestri e confische
Tra l’1 agosto 2020 e il 31 luglio scorso alla criminalità organizzata sono stati sequestrati beni per 1.905 milioni di euro (+31,7% rispetto ai dodici mesi precedenti) e confiscati beni per 1.731 milioni (+366,6%). Dal capitolo dedicato alle mafie del dossier diffuso dal Viminale emerge che sempre tra agosto 2020 e luglio 2021 sono stati arrestati 45 latitanti di rilievo (erano stati 80 l’anno prima), di cui due di massima pericolosità, mentre le operazioni di polizia giudiziaria sono state 179 (+33,6%). Sessantuno le gestioni commissariali per infiltrazioni della criminalità organizzata (+3,4%), 15 gli accessi ispettivi antimafia nei Comuni (+66,7%), 2.263 le interdittive adottate (+21,3%). Sempre negli ultimi dodici mesi, sono stati 1.747 (-17%) i beni destinati dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati: 1.154 immobili, 264 aziende e 329 beni mobili.
I dati su migranti e stranieri soggiornanti in Italia
Sono 49.280 i migranti arrivati sulle coste italiane nell’ultimo anno che fanno registrare un aumento del 128%: di questi l’82,6% sono sbarcati autonomamente su imbarcazioni di fortuna, l’8,6% sono stati soccorsi dalle Ong e il 17,4% sono stati invece soccorsi in Area Sar. Del totale dei migranti arrivati 7.843 sono minori stranieri non accompagnati (+155,2%). Aumentano anche gli scafisti arrestati che sono stati 147, il 25,6% in più rispetto all’anno precedente. Libia (45,3%) e Tunisia (35,9%) si confermano anche quest’anno i due principali paesi di partenza dei migranti.
Controlli e sanzioni sotto pandemia
Dall’inizio della pandemia al 31 luglio scorso, le forze di polizia impegnate nelle verifiche delle misure di contenimento del Covid19 hanno controllato 49.590.468 persone, sanzionandone amministrativamente 720.918; i denunciati per false attestazioni sono stati 5.684, i denunciati per aver violato la quarantena 5.833. Nello stesso periodo, gli esercizi commerciali controllati sono stati 11.072.647, con 26.374 titolari sanzionati e 7.480 provvedimenti di chiusura. Il maggior numero di verifiche si è concentrato nel periodo 11 marzo-31 dicembre 2020, con 30.638.620 persone e 8.637.738 esercizi commerciali controllati.
Terrorismo, stabili le espulsioni
Sono state 71 le espulsioni tra l’1 agosto 2020 e il 31 luglio scorso, per motivi di sicurezza dello Stato (lo stesso numero dei dodici mesi precedenti) e 144 i foreign fighter monitorati (-1,4%). Sul fronte del terrorismo interno, sempre tra agosto 2020 e luglio 2021 sono stati arrestati 7 estremisti di area anarchica (-53,3%) e 18 di area destra eversiva (+350%).