di Antonello de Gennaro
In questa vita si perdona tutto, tranne dire la verità. Ecco perchè il nostro giornale viene osteggiato da un piccolo sindaco neofita eletto per opera e virtù dello spirito santo. Una maggioranza composta da scambisti e politicanti allo sbaraglio, che vive di quei quattro soldi dei compensi comunali , non avendo molti di loro dei redditi ed un lavoro certo.
Un Comune che compra i ben noti “pennivendoli” (chiamarli giornalisti è un’offesa alla nostra professione) con mancette e markette pubblicitarie, potendo contare sulla disperazione editoriale che attanaglia una città che negli ultimi 6 anni ha visto chiudere due quotidiani (Taranto Oggi, ed il “Corrierino” di Puglia e Lucania), una tv (BlustarTv) , ed anche fallire la tv storica Studio 100, ed il quotidiano regionale (La Gazzetta del Mezzogiorno).
Nei giorni scorsi nelle mie dirette abbiamo avviato un’inchiesta sugli “affari” e conflitti d’interesse che coinvolgono sindaco Rinaldo Melucci ed il suo nuovo socio-assessore Ubaldo Occhinegro, che viene celebrato dai soliti quattro affaristi e dirigenti a libro paga del Comune di Taranto come se fosse un’ “archi- star”…. mentre invece è signor “nessuno“, come certificato dal Ministero dell’ Università e Ricerca (noto anche come MIUR) ! Basta leggere i commenti della commissione per rendersi conto in che mano sta la città !
CdG-Occhinegro_MIURPer non parlare di un sindaco “last minute” come Rinaldo Melucci indicato dal Pd jonico come la sua 4a scelta, il quale prima di candidarsi era un anonimo agente di servizi portuali dalle gesta imprenditoriali sfortunate come i bilanci della sua ex-società Melucci Shipping s.r.l (ora trasformata in Meridian Shipping srl) sempre in passivo, i suoi soci equivoci (in particolare uno, noto evasore fiscale ligure) di cui ci siamo già occupati in passato. Una volta eletto Melucci cedette le sue quote della Melucci Shipping, salvo poi aprire una nuova ditta individuale con cui ha continuato ad operare gestendo il transito e la sosta di alcune navi da crociera della Tui da Taranto, mettendo a disposizione dei crocieristi mezzi pubblici di trasporto dell’ AMAT (società del Comune di Taranto) per passare il loro tempo libero della sosta nel capoluogo jonico.
Ma il “sosia” del sergente Garcia (come ormai Melucci viene chiamato a Taranto ) non si è accontentato di vendere servizi portuali ed allora ha costituito una società operante, Bottega Aurea s.r.l. nel settore della progettazione urbanistica, ma questa volta con sede legale a Milano, e sede secondaria nello studio tarantino dell’ architetto-assessore Occhinegro.
Guarda caso tutti i soci, consulenti e collaboratori dello Studio Mua, la società dell’architetto Micaela Pignatelli, sono confluiti nella Bottega Aurea di Melucci & Occhinegro, iniziando a prendere consulenze su consulenze profumatamente pagate dal Comune di Taranto, e tutto ciò nel silenzio stridente del Consiglio Comunale di Taranto, ed imbarazzante della Procura di Taranto che sembra essere tornata “dormiente” ancor più di prima, convivendo nel conflitto d’interesse di alcuni magistrati che hanno i rispettivi coniugi coinvolti nella attività societarie di società partecipate dal Comune di Taranto, una vicenda questa di cui si occuperà molto presto il Consiglio Superiore della Magistratura !
Nel 2016 l’ architetto Occhinegro con il raggruppamento di professionisti “Cellini” ha partecipato (nel team era puntualmente presente anche l’ architetto Stigliano) al concorso di idee “open Taranto” per la riqualificazione della città vecchia nell’ambito del CIS. Il progetto non risulta tra i vincitori, ma si concretizza un altro conflitto di interessi in quanto adesso l’architetto-assessore Occhinegro da assessore si troverà a gestire la fase operativa della progettualità Cis per la riqualificazione urbana della città vecchia, quanto meno per gli studi di fattibilità tecnica !
Da una nostra ricerca abbiamo scoperto anche l’esistenza anche di un incarico del Comune di Taranto all’architetto Fiorella Occhinegro che secondo fonti locali sarebbe la cugina dell” architetto-assessore, con un incarico di “Redazione del progetto definitivo/esecutivo per la realizzazione di playground nella Città di Taranto Progetto “quartieri in Gioco”” per l’importo di 20.500,00 euro.
Avremmo voluto fare delle verifiche anagrafiche sulla apparente parentela fra l’assessore-architetto e la signora Occhinegro, ma purtroppo all’ Ufficio Anagrafe del Comune di Taranto non è possibile accedere “causa Covid-19“, così violando la Legge ed interrompendo un pubblico servizio.
Determina_privacy_con_dati_pubblicazione_42333-2Nel curriculum vitae pubblico dell’ architetto Marco Stigliano risulta dichiarato di aver ricoperto incarico nel 2019 ad Urban center – Comune di Taranto, nonchè componente del “Team di progetto” della società Bottega Aurea (di Melucci & Occhinegro) insieme al prof. Fallacara anch’egli destinatario di svariati incarichi ricevuti dal Comune di Taranto, con il quale é socio della NFRG (di cui è socio anche Occhinegro – n.d.a. ) , figura come consulente dello Studio Mua (architetto-assessore Occhinegro e consorte).
Abbiamo trovato nell’Albo Pretorio del Comune di Taranto una determina di liquidazione incarico in favore di Stigliano per l’ Urban Center. Totale incarico euro 9.979,00. L’architetto è peraltro destinatario anche di svariati altri incarichi ed altre consulenze ricevuti dal Comune di Taranto.
L’architetto Giuseppe Fallacara risulta a sua volta incaricato come “Presidente di commissione” per la gara relativa ai progetti del waterfont del Mar Piccolo, ma il suo incarico stranamente… non compare sull’ Albo Pretorio del Comune di Taranto ma l’abbiamo trovato sul sito della Gazzetta Amministrativa.
Un altro bel conflitto d’interessi. O forse per i faccendieri del Comune jonico, sono solo “fortuite coincidenze” ? Una cosa è certa : una Procura della repubblica seria, scrupolosa ed attenta alla luce di quanto abbiamo scoperto farebbe delle dovute indagini. Ma forse al posto della Procura di Taranto, potrebbe occuparsene Potenza per indagare a questo punto anche sulla mancate indagini tarantine…e sui conflitti d’interesse che collegano alcuni magistrati degli uffici giudiziari di Taranto all’ Amministrazione Comunale di Taranto.