Nel corso del 2014 la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Taranto, perseguendo alle direttive ricevute dal Comando Generale del Corpo, ha svolto puntualmente la sua azione istituzionale per garantire massima efficacia nel contrasto di tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, per la tutela dell’economia legale a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.
CONTRASTO ALLE FRODI FISCALI E ALL’ECONOMIA SOMMERSA
Il contrasto alle frodi e all’economia sommersa è notoriamente l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza, che viene perseguito mediante un’azione coordinata, articolata sull’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria ed interventi ispettivi svolti autonomamente sulla base dei poteri di natura amministrativa, nel quadro di “Piani Operativi” elaborati a livello centrale e sviluppati nelle diverse aree del Paese, tenendo conto delle locali dinamiche economiche. Gli interventi eseguiti dalle Fiamme Gialle sono stati pertanto orientati a contrastare i fenomeni evasivi più pericolosi e rivolti perciò nei confronti di quei soggetti che presentano i più elevati profili di pericolosità fiscale, selezionati mediante l’analisi di rischio con le banche dati, l’attività di intelligence e l’azione di controllo economico del territorio.
Sono state 14 le indagini di polizia giudiziaria concluse finalizzate al contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali, 315 fra verifiche e controlli fiscali ai fini delle Imposte Dirette e I.V.A. 131 sono stati i reati tributari scoperti, mentre 74 sono state le persone denunziate, principalmente per aver presentato dichiarazioni fiscali fraudolente o per aver omesso di presentare le stesse, nonché per l’emissione o utilizzo di fatture “false”. Sono state scoperte 41 persone sconosciute al fisco (i cosiddetti. “evasori totali”).
La sistematica aggressione ai patrimoni degli evasori ha portato al sequestro di beni per 4 milioni e 300 mila euro, mentre a circa 10 milioni di euro ammonta il valore delle proposte di sequestro complessivamente avanzate all’Autorità Giudiziaria. Sono stati, inoltre, eseguiti 4.177 controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, con una percentuale di irregolarità del 48%. Nel quadro del contrasto all’evasione rientra anche la lotta all’economia sommersa, finalizzata ad arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che rispettano la legge, le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse dalla concorrenza sleale di chi opera nell’illegalità.
Nel corso del 2014 sono stati individuati 215 lavoratori “in nero” e 26 irregolari, impiegati da 75 datori di lavoro, i quali a loro volta sono stati sanzionati sotto il profilo amministrativo, secondo le vigente normativa.
VIGILANZA SULLA SPESA PUBBLICA
La vigilanza sulla spesa pubblica riveste un ruolo di primaria importanza, vista la difficile situazione socio-economica del Paese, che impone il massimo controllo al fine di evitare lo sperpero di risorse comunitarie, nazionali e degli enti locali. Le Fiamme Gialle tarantine, in tale ambito, hanno eseguito interventi in materia di finanziamenti a carico del bilancio nazionale e dell’Unione Europea, scoprendo indebite percezioni per circa 400 mila euro, con la denunzia di 12 persone. Sono stati altresì effettuati sequestri di beni e disponibilità finanziarie per 350 mila euro. Nel settore degli appalti pubblici sono state accertate somme per oltre 1 milione e 100 mila euro, oggetto di assegnazione irregolare, con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 12 persone.
L’azione ispettiva eseguita nei comparto delle “prestazioni sociali agevolate”, ha dato modo di smascherare 40 “falsi poveri” che hanno irregolarmente ottenuto aiuti economici e servizi sociali, erogati da Enti pubblici in ragione della loro dichiarata situazione di precarietà; nel comparto della spesa sanitaria, ha consentito di individuare un danno alle risorse pubbliche per 600 mila euro nonché di denunziare all’Autorità Giudiziaria 5 responsabili.
ATTIVITÀ ANTI-CONTRABBANDO NEL SETTORE DEI PRODOTTI ENERGETICI
Sul fronte della lotta alle frodi in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi, l’attività del Corpo ha la duplice finalità di tutelare il gettito assicurato all’Erario e di preservare la correttezza del mercato dalla concorrenza sleale. Nell’ambito del contrasto alle frodi nella distribuzione al dettaglio dei prodotti energetici, i Reparti eseguono interventi sulle arterie stradali e presso gli impianti di distribuzione finalizzati a riscontrare la regolarità degli adempimenti in materia di assolvimento delle “accise”, la qualità merceologica dei prodotti immessi in consumo, il rispetto degli obblighi in tema di corretta e trasparente informazione all’utenza sui prezzi praticati. In tale comparto sono state sottoposte a sequestro oltre 2 tonnellate di oli minerali destinati per usi agevolati, utilizzati in modo non conforme o commercializzati irregolarmente, con la denunzia a piede libero di 15 persone.
LOTTA AL GIOCO ILLEGALE
Nel quadro della più ampia azione diretta al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e delle scommesse, sono stati eseguiti controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei “piani coordinati di intervento”, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. All’esito delle predette attività, sono stati sequestrati 31 apparecchi da divertimento ed intrattenimento, 40 personal computer per la raccolta abusiva di scommesse, nonché 6 mila euro di denaro contante, con la denunzia a piede libero di 52 persone.
AGGRESSIONE AGLI INTERESSI ECONOMICO-PATRIMONIALI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED AL RICICLAGGIO.
L’attività si è concretizzata attraverso l’obiettivo principale di colpire la delinquenza organizzata nel cuore dei propri interessi economici e patrimoniali, attraverso l’individuazione ed il conseguente sequestro di beni e ricchezze riconducibili a soggetti condannati o indagati di gravi reati. La strategia investigativa adottata per individuare i profitti illeciti, ricostruirne i flussi ed individuare i reali beneficiari, si sviluppa con l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, ispezioni antiriciclaggio ed il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali, al fine di sequestrare e confiscare i proventi ed i beni che derivano da attività delittuose.
In particolare, gli accertamenti patrimoniali hanno consentito di avanzare all’Autorità Giudiziaria proposte di sequestro per circa 2 milioni e mezzo di euro e di sottrarre alla criminalità, nel corso del 2014, beni per circa 1 milione e 800 mila euro. All’esito delle investigazioni condotte a tutela del mercato dei capitali, sono state arrestate 25 persone per usura, denunziate 8 persone per riciclaggio e 14 persone per reati fallimentari, bancari e finanziari, con l’arresto di 4 persone ed il sequestro di oltre 250 mila euro. Nello specifico settore dell’usura si segnalano le operazioni: “TIME WASTER”, condotta nel mese di febbraio con l’arresto di 21 persone; e “RAGNATELA” e “PITBULL”, eseguite rispettivamente nei mesi di luglio ed agosto, con l’arresto di 4
l’operazione “TIME WASTER” ha portato all’arresto di persone coinvolte in un vasto giro di usura posto in essere a Taranto sin dal 2008. L’esame delle documentazioni bancarie contabili ed extracontabili acquisite ha consentito di ricostruire flussi di ingenti somme di denaro, quantificati in circa 3 milioni e 500 mila euro. E’ stato altresì accertato che gli interessi di natura usuraria applicati variavano da un tasso del 70% al 270% annuo;
l’operazione “RAGNATELA” ha portato all’arresto di due imprenditori martinesi, padre e figlio, dediti ad attività usuraria con l’applicazione di tassi di interessi annui fino al 470%, nonchè al sequestro preventivo di beni e disponibilità per un totale di 131 mila euro, parametrato ai profitti del reato di usura.
Successivamente sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali che hanno interessato le predette persone ed i relativi nuclei familiari, all’esito dei quali l’Autorità Giudiziaria, nel corrente anno, ha disposto il sequestro di beni finalizzato alla confisca per 5 milioni e 200 mila euro.
TUTELA DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ E DEI CONSUMATORI
Particolarmente rilevante è stata l’attività svolta a contrasto della contraffazione e agli altri illeciti che danneggiano i diritti di proprietà. L’impegno del Corpo, attraverso il controllo del territorio esercitato da pattuglie su strada, negli spazi doganali, per intercettare i traffici illeciti di merci contraffatte e pericolose di provenienza extra-comunitaria, nonché per mezzo di attività investigative, finalizzate alla ricostruzione di tutta la “filiera del falso”, ha consentito di ottenere lusinghieri e rilevanti risultati di servizio. Il contrasto al particolare fenomeno della contraffazione è stato supportato anche dal SIAC il Sistema Informativo Anti Contraffazione della Guardia di Finanza , una piattaforma informatica plurifunzionale, per il supporto delle attività operative dei Reparti del Corpo ed anche di altre Forze di Polizia.
Sul fronte della tutela della legalità dei mercati dall’invasione di prodotti falsi, di provenienza incerta o non sicuri per i consumatori, sono stati effettuati 242 interventi, che hanno portato alla denuncia di 186 responsabili ed al sequestro di circa 500 mila prodotti contraffatti o insicuri, di cui oltre 220 mila presso il porto di Taranto.
Nel particolare settore, si evidenzia l’operazione “MASANIELLO”, portata a termine nel mese di febbraio, con l’arresto di 24 persone appartenenti ad un sodalizio criminale che adottava particolari metodologie fraudolenti, quali l’utilizzo della rete internet come strumento per la pubblicizzazione di merce contraffatta nei settori dell’abbigliamento e delle calzature; la distribuzione agli acquirenti mediante spedizioni tramite corrieri espressi privati; l’utilizzo di metodi di pagamento per i quali i soggetti destinatari sono risultati essere dei meri prestanome; l’utilizzo di utenze telefoniche intestate a persone straniere o a nomi di fantasia.
Nel corso delle operazioni, oltre a circa 12 mila fra capi di abbigliamento e paia di scarpe, sono stati sequestrati 2 opifici ubicati nelle provincie di Napoli e Caserta, all’interno dei quali vi erano macchinari ed attrezzature utilizzate per l’illecita attività.
CONTRASTO AL TRAFFICO ED ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI
In relazione all’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, nell’ambito della provincia di Taranto, appare opportuno evidenziare che alcuni quartieri del capoluogo jonico (Paolo VI, Tamburi, Salinella, Porta Napoli di Città Vecchia,ecc.) hanno assunto le connotazioni di vere e proprie “piazze di spaccio”, caratterizzate dalla presenza di un significativo numero di soggetti coinvolti, a vario titolo, nella specifica attività delittuosa, spesso legati anche da vincoli di parentela. In tale contesto, le attività di contrasto poste in essere testimoniano che numerosi assuntori di sostanze stupefacenti (anche giovanissimi) provenienti dalle limitrofe province di Brindisi, Matera e Bari, giungono appositamente in tali quartieri di Taranto per acquistare le sostanze. I servizi antidroga hanno portato al sequestro di complessivi 50 Kg. di sostanze stupefacenti, con la denuncia di 71 responsabili, 34 dei quali tratti in arresto. Inoltre, sono state segnalate all’Autorità prefettizia 299 persone consumatrici di droghe.
CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITA’ 117
Le primarie funzioni della Guardia di Finanza a tutela della finanza pubblica e dell’economia, oltre che di contrasto ai traffici illeciti e di concorso alla pubblica sicurezza, trovano un’importante manifestazione nel “Controllo Economico del Territorio”. La capillare presenza territoriale e la trasversalità delle azioni di servizio rivolte a contrastare tutti i profili d’illegalità dei fenomeni scoperti, permettono alla Guardia di Finanza di assicurare un costante presidio rispetto ad una vasta gamma di illeciti economico-finanziari, che possono manifestarsi nelle diverse aree (lavoro nero e immigrazione clandestina, contrabbando e gioco illegale, vendita di prodotti contraffatti e pericolosi, truffe, ecc.), attraverso interventi rapidi ed integrati. Il controllo economico del territorio è garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”.
Tale servizio trova le sue premesse nella necessità di corrispondere alle istanze di sicurezza economico-finanziaria manifestate con sempre maggiore diffusione dalla collettività. Al tal fine è stata anche potenziata la specifica sezione “117” presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale è possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste, di semplice compilazione. Nel corso del 2014 sono state soltanto 412 le chiamate pervenute alla Sala Operativa del Comando Provinciale di Taranto.
CONCORSO ALLA SICUREZZA E ALL’ORDINE PUBBLICO
La Guardia di Finanza ha garantito un efficace presidio della legalità economico finanziaria anche grazie all’impiego della componente specialistica, costituita dai militari A.T.P.I. (Anti Terrorismo e Pronto Impiego) che operano sul territorio nei contesti più a rischio, con elevata flessibilità e prontezza. Sono i “Baschi Verdi”, che si contraddistinguono all’interno del Corpo per un peculiare dinamismo operativo, e collaborano con le altre Forze di polizia per garantire un ottimale svolgimento di servizi di ordine pubblico e misure di protezione personale, rispettando il quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza.