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22 Novembre 2024 06:29

Il ciclista Mario Cipollini condannato a 3 anni per maltrattamenti e lesioni all’ex moglie Sabrina Landucci

Condanna penale per la leggenda del ciclismo italiano Mario Cipollini. Il Tribunale di Lucca ha condannato a 3 anni di carcere l'ex campione del mondo nel processo che lo ha visto imputato dei reati di lesioni e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci.

Una sentenza severa quella pronunciata dal giudice del tribunale di Lucca Felicia Barbieri, più pesante addirittura della pena richiesta dal pm Letizia Cai (che chiedeva 2 anni e 6 mesi). Tre anni di condanna per l’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini in un processo che lo ha visto imputato dei reati di lesioni, maltrattamenti e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci, sorella dell’ allenatore in seconda della Juventus Marco Landucci.

Cipollini è stato condannato anche per le minacce nei confronti del compagno di lei, l’ ex calciatore professionista Silvio Giusti. Il giudice ha anche deciso la condanna al pagamento di 80mila euro alla ex moglie e 5 mila euro al suo compagno. La difesa di Cipollini hanno annunciato come prevedibile ricorso in Appello. “È un punto di partenza, una volta che avremo letto le motivazioni impugneremo la sentenza del tribunale di primo grado”. Così Giuseppe Napoleone, legale di Mario Cipollini, all’uscita del tribunale dopo la lettura della sentenza di condanna nei confronti dell’ex campione di ciclismo per maltrattamenti contro Sabrina Landucci.

I fatti che hanno portato alla condanna di Cipollini risalgono a sei anni fa. L’episodio più grave è quello del 6 gennaio del 2017. “Stavo lavorando come ogni giorno nel centro sportivo quando Mario mi ha aggredito davanti a colleghi e clienti — scriveva l’ex moglie nella sua querela-denuncia —. Mi ha afferrata per il collo e poi mi ha sbattuto la testa contro il muro. Avevo lesioni, dolore sono dovuta andare al pronto soccorso (7 giorni di prognosi, ndr). Ma più che le ferite a farmi male è stato quel gesto così violento. Ancora oggi sono sconvolta“. In altre occasioni Cipollini aveva minacciato l’ex moglie di strapparle il cervello con le mani e gli atti di stalking, secondo i magistrati, si sarebbero concretizzati anche con l’imposizione alla signora Landuccidi controlli sulle frequentazioni e sull’abbigliamento, nel danneggiare suppellettili, telefoni, biciclette, nonché la sua autovettura“, offendendola e entrando “nell’abitazione della donna senza il suo permesso“.

“Anni difficili e di paura. Avevo l’assoluta volontà di portare avanti il matrimonio. Ero innamorata di quest’uomo e, sbagliando, sopportavo tradimenti, soprusi e violenze. Mi chiedeva scusa, mi giurava che era cambiato. E io volevo crederci ad ogni costo. Non ero una donna libera”. ha commentato Sabrina Landucci, ex moglie dell’ ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini, dopo la condanna a 3 anni di reclusione. La Landucci ha spiegato anche come avesse cercato di tenere il più possibile lontane le figlie dai contrasti col marito. “Ed è stato per questo che per anni non ho denunciato. Non volevo provocare loro dolore. Sbagliavo: quando nella famiglia entra la violenza bisogna interrompere ogni rapporto e denunciare”.

Sabrina Landucci, che ha seguito in aula l’udienza conclusiva, ha sciolto la propria tensione abbracciando in lacrime l’avvocato Susanna Donatella Campione che l’ha assistita. “È difficile commentare – ha dichiarato – ma sono contenta anche se è stato un percorso difficilissimo ed oggi è stata una giornata molto difficile. È stata veramente dura ascoltare perché la parte della difesa mi ha fatto molto, molto male, mi sono sentita veramente offesa e soprattutto la cosa che mi ha offeso di più è stato aver tracciato questa mia immagine di madre inadeguata mentre è la cosa contro cui ho lottato tutta la vita. Spero che questa mia vicenda serva a tante persone che per anni non sono riuscite a fare questo passo“.

l’ abbraccio fra Sabrina Landucci ed il suo avvocato

“È una vittoria processuale straordinaria perché i maltrattamenti sono un reato difficile da provare in giudizio — ha spiegato subito dopo la sentenza l’avvocato Campione —, ma la cosa che mi ha emozionata di più è stato il coraggio della signora Landucci, che sarà d’esempio a tante altre donne vittime della violenza dei propri compagni“.

Alcuni giorni fa Mario Cipollini era stato premiato a Pontedera per le sue virtù sportive. Il riconoscimento sportivo era intitolato al pugile Sandro Mazzinghi. Un premio che aveva suscitato polemiche, proprio a causa del procedimento penale in corso e che si è concluso con una pesante condanna

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