ROMA – Il nostro collega Paolo Tripaldi, figlio d’arte del nostro amico Peppino Tripaldi, giornalista dello “storico” quotidiano CORRIERE DEL GIORNO fondato nel 1947 (cioè quello vero) da Franco de Gennaro, Egidio Stagno, Giovanni Acquaviva e Franco Ferraiolo.
Paolo Tripaldi dopo essere stato un’ottimo cronista di giudiziaria per 16 anni all’agenzia Agi-Agenzia Giornalistica Italia, successivamente ha lavorato come addetto stampa al Consiglio Superiore della Magistratura, ed adesso presta servizio alla Camera dei Deputati, è stato recentemente eletto segretario del direttivo nazionale del Sindacato Cronisti Romani, con un ottimo risultato personale.
L’Associazione fondata nel 1909, venne sciolta nel periodo fascista come tutte le organizzazioni dei giornalisti, é stata ricostituita nel 1945. Da questa seconda fondazione ha operato ininterrottamente per rafforzare e sviluppare il rapporto tra Amministrazione pubblica, giornalisti e cittadini: con attività di carattere sociale, culturale e promozionale che hanno anche lo scopo di valorizzare l’immagine della Capitale in Italia e all’estero, poiché nelle iniziative sono sempre coinvolti anche i corrispondenti delle testate nazionali e l’Associazione della Stampa estera in Italia.
Al Sindacato Cronisti Romani sono iscritti oltre 150 giornalisti professionisti che lavorano in tutte le aziende di informazione cittadina (carta stampata, emittenti radiotelevisive nazionali e locali). Il Sindacato Cronisti Romani costituisce un’articolazione ufficiale dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, cui aderiscono più di 1000 giornalisti.
Questi i nomi degli eletti. Consiglieri del Direttivo ;Romano Bartoloni, Franco Bucarelli, Giacomo Carioti, Cristiana Cimmino, Carlo Felice Corsetti, Marco De Risi, Daniele Flavi, Fabio Morabito, Roberto Mostarda Fabrizio Peronaci, Paolo Tripaldi, Fabrizio Venturini. Revisori dei Conti:
Roberto Ambrogi, Giosetta Ciuffa, Vittoriano Vancini.
A Paolo Tripaldi vanno i più sinceri complimenti della nostra Fondazione, direzione e redazione che ha sempre trovato in lui un interlocutore serio, puntuale e corretto.