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22 Novembre 2024 02:33

Il comandante della Squadra Navale della Marina Militare De Carolis: “Confermo presenza navi russe nel Mediterraneo”

Il comandante in capo della Squadra Navale Aurelio De Carolis: «Attività di controllo intensificata già da mesi, in sinergia con gli alleati»

Il comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della cerimonia di avvicendamento del Comando tattico dell’operazione “Mediterraneo Sicuro” (OMS), con il contrammiraglio Riccardo Marchiò che ha ceduto l’incarico al contrammiraglio Stefano Frumento, avvenuta oggi a bordo della nave anfibia “San Giorgio“, ormeggiata presso la stazione navale Mar Grande di Taranto, ha confermato “la presenza di navi russe nel Mediterraneo. Per cui a noi il compito di sorvegliare il Mediterraneo e controllare da vicino queste navi. Un forte messaggio dal punto di vista della comunicazione strategica che l’alleanza dà

l’ ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis

“Quello che tengo a evidenziare – ha continuato l’ammiraglio De Carolisè che come Marina Militare italiana ci muoviamo in un contesto pienamente sinergico con le altre Marine alleate che operano nel Mediterraneo e con tutte le altre operazioni” aggiungendo “Quelle dell’Unione Europea come l’operazione Irini, e della Nato come la ‘Sea Guardian’, e quella ancora più importante che vede permanentemente presente nel Mediterraneo la portaerei americana Bush, a bordo della quale sono stato il 15 dicembre. La nostra nave Doria era in quel momento incaricata di curarne la protezione aerea. Questo ci fa molto piacere“.

L’impegno della Marina italiana in attività operative si è intensificata già dall’inizio del 2022, ha spiegato ancora De Carolis, sottolineando che “questo si traduce in un maggior numero di navi in mare, dunque uno sforzo più intenso per i nostri equipaggi, tant’è vero che anche in occasione di queste festività sono diverse le nostre navi in mare, alcune delle quali partite proprio qui da Taranto“. L’ultimo mezzo italiano a ripartire in missione è stato il cacciatorpediniere Andrea Doria, dispiegato il 27 dicembre nel quadro della forza permanente Nato che opera nel Mediterraneo.

“La nostra Marina Militare si muove, nel Mediterraneo, in un contesto di sinergia internazionale con le marine alleate. Oggi abbiamo operazioni nel mare nostrum con l’Unione Europea in Irini e con la Nato in Sea Guardian, si lavora anche insieme alla Portaerei Usa Bush nel Gruppo Portaerei dislocato in area“. ha affermato il Sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago. “Oggi è cambiato il Comando anche dell’Operazione Nazionale Mare Sicuro, sempre nei nostri mari – continua -. L’ Ammiraglio Marchiò ha lasciato il Comando all’ Ammiraglio Frumento che passerà con gli equipaggi delle navi impegnate nella missione questi giorni di festività in mare, svolgendo la propria missione che sarà anche quella di sorvegliare da vicino la presenza delle navi russe in Mediterraneo. Auguri a tutti i militari impegnati in attività operativa in Italia e all’estero, e alle loro famiglie lontane che li supportano, l’Italia tutta è orgogliosa di voi“.

La flotta russa non è presente solo nel Mediterraneo, scenario strategico fondamentale anche solo per tenere “impegnate” le forze Nato in Europa. Si sono infatti concluse le esercitazioni navali congiunte tra la Russia e la Cina nelle acque del Mar Cinese Orientale, altro luogo caldo nello scacchiere militare e geopolitico mondiale. In particolare, nel corso delle manovre, i marinai russi e cinesi hanno praticato il rilascio delle navi catturate, nonché la ricerca di persone in difficoltà e il loro salvataggio. Inoltre le navi dei due Paesi, con il supporto dell’aviazione antisommergibile, hanno effettuato dei test della ricerca di un sottomarino nemico e hanno lanciato attacchi con bombe di profondità. Gli equipaggi delle navi hanno anche sparato con artiglieria su bersagli di superficie. Infine, i marinai hanno lanciato dei missili antiaerei e colpi di artiglieria contro obiettivi aerei. 

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