Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi, è intervenuto ieri a Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, alla conferenza internazionale sul tema: “Attività progettuale del Comitato per la Lotta contro le Frodi nei confronti dell’Unione Europea” – “Cooperation Project in the Anti-Fraud Sector”, convegno al quale, tra gli altri, hanno preso parte i Vice-presidenti dello stesso Parlamento Europeo, onorevole Antonio Tajani ed onorevole David Sassoli, nonché l’onorevole Sandro Gozi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Molto delicate quanto importanti le tematiche trattate che sono state oggetto di dibattito analizzando le possibili soluzioni e proposte volte al potenziamento delle forme di cooperazione di natura amministrativa nel settore dei fondi strutturali, vale a dire gli strumenti con i quali l’Unione europea finanzia le politiche di sostegno e di sviluppo nei comparti ritenuti prioritari per rispondere alle esigenze dell’economia reale e così favorire la creazione di posti di lavoro e una crescita sostenibile. I fondi strutturali non sono infatti immuni dal rischio di frodi, che talvolta possono anche assumere carattere transnazionale per la “collaborazione” fraudolenta che intercorre tra imprese che operano in diversi Stati comunitari.
Tra i temi fondamentali del convegno vi è stata la proposta d’introduzione di uno strumento di “mutua assistenza amministrativa” gli tra Stati membri proprio per il settore dei fondi strutturali. Su questo punto si è soffermato, nel corso del suo intervento, il Generale Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza che ha sottolineato: “In virtù della propria esperienza operativa, la Guardia di Finanza è fortemente convinta dell’importanza di introdurre uno strumento che regoli la cooperazione amministrativa diretta in ambito europeo nel settore dei fondi strutturali” aggiungendo con riferimento alla nuova dotazione normativa che dovrebbe essere adottata, che “Si tratta di una misura importante per contrastare più efficacemente le frodi, considerata anche la consistenza delle risorse movimentate attraverso questi strumenti finanziari e i conseguenti rischi di indebita appropriazione da parte della criminalità”. Proprio la Guardia di Finanza del resto, per mezzo del Nucleo Antifrode presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Politiche Europee, ha promosso specifiche iniziative a livello comunitario volte a sensibilizzare i Paesi membri sul delicato tema della “cooperazione investigativa”.
Il Comandante Generale della Guardia di Finanza nel ringraziare le Autorità europee per l’invito a partecipare al congresso, ha voluto pure ricordare quale sia stato il contributo che il Corpo ha fornito nella salvaguardia dei bilanci dell’Unione, evidenziando come, soltanto tra il gennaio 2015 ed i primi 9 mesi del 2016, la Guardia di Finanza abbia eseguito 6.000 interventi nel settore delle uscite del bilancio dell’Unine Europea., con la scoperta di truffe e frodi varie dovute a indebite richieste e percezioni di contributi comunitari per oltre 700 milioni di euro, dei quali oltre 400 milioni relativi ai fondi strutturali e alle spese dirette ed oltre 300 milioni per risorse della politica agricola comune e per la politica comune della pesca.
A margine del congresso si sono anche tenuti incontri bilaterali con il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schultz e con la Rappresentanza di Parlamentari italiani della “Cabina di regia allargata”, nel corso dei quali il Generale Toschi ha illustrato la progettualità di cooperazione in materia di fondi strutturali e le principali attività nei settori di interesse della Guardia di Finanza, con particolare riguardo al contrasto del finanziamento del terrorismo e dell’immigrazione clandestina.
Discorso ComGen GdF Toschi_Parlamento Europeo (PDF scaricabile)