di Francesca Lauri
Nel tardo pomeriggio odierno, Rocco Casalino – portavoce e uomo ombra del premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi , ha problemi in ‘famiglia’ e cerca di precisare i fatti riportati dal quotidiano La Verità a proposito della segnalazione all’antiriciclaggio del suo compagno Jose Carlos Alvarez, (30 anni), di nazionalità cubana. Di professione cameriere, il 30enne cubano era tuttavia in grado di investire anche fino a 2 mila euro al giorno, ottenendo importanti plusvalenze.
“Jose Carlos Alvarez è vittima del trading online”. Secondo Casalino, si tratterebbe di un’attività sconfinata in un meccanismo simile alla “ludopatia“, che avrebbe spinto il suo compagno a perdere in due mesi 18 mila euro e che a suo dire “non ha comunque portato a investire in titoli italiani collegati all’attività di governo”. E quindi secondo lui non si può configurare una forma di conflitto d’interessi.
Secondo il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, a giugno la filiale Unicredit in Largo di Torre Argentina a Roma, ove ha il conto Jose Carlos Alvarez, compagno nella vita di Rocco Casalino, ha trasmesso una segnalazione all’Ufficio Antiriciclaggio della Banca d’Italia.
L’anomalia emerge dall’utilizzo della sua carta-conto prepagata, sulla quale è stata movimentata una cifra pari a 150 mila euro, alimentato da una indennità Naspi di disoccupazione, – come scrive La Verità – da modesti bonifici senza causale provenienti dal compagno e da un bonifico di un conto tedesco della società finanziaria internazionale Plus500, che fornisce servizi di trading online. Si tratta di una società mediante la quale è possibile comprare e vendere azioni in borsa. Ma oltre alla piattaforma Plus500, però José Carlos Alvarez Aguila avrebbe giocato in borsa anche tramite la Fortissio, società greca.
Casalino difende il suo compagno sostenendo che è vittima del trading online. “Durante il periodo del lockdown – scrive il portavoce di Giuseppe Conte – Alvarez è stato attirato da un sito di trading on line. Il call center di una società ricollegabile al sito lo chiamava più volte al giorno fornendogli suggerimenti su dove e come investire, con la prospettiva di un guadagno facile e sicuro. La situazione è degenerata fino a sconfinare in un meccanismo simile a quello del gioco d’azzardo e della ludopatia, condizione che spiega il continuo passaggio in modo compulsivo di soldi dal suo conto alla carta prepagata con cui faceva transazioni sul sito (da qui, presumibilmente, la segnalazione alla Banca d’Italia)“.
“Alvarez è arrivato a perdere in solo 2 mesi 18mila euro dei suoi risparmi – sostiene ancora Casalino – Preciso che Alvarez non ha mai acquistato titoli italiani o collegati all’attività di governo. In alcun modo la mia persona è ricollegabile a questa sua attività. Infatti, non ero al corrente di quanto stesse accadendo né ho mai condiviso con lui informazioni riservate. L’unica informazione che avevo era che stesse seguendo un corso di trading online, che era diventata una sua passione, non che stesse consumando i suoi risparmi“.
Secondo la versione fornita dal portavoce del premier, “Alvarez disponeva di 25 mila euro sul conto, chiesti alla banca come prestito per poter aprire un suo piccolo sushi bar. A questo progetto del sushi bar ero intenzionato a partecipare io stesso con un piccolo investimento. Opportunità, questa, accantonata a causa del lockdown e ora del tutto sfumata con le perdite avute con il trading on line“. Casalino sostiene però che “i trasferimenti di denaro dal mio conto al suo non hanno nulla a che vedere con il trading. Si tratta di piccole somme: parliamo di cifre pari a 20-30-40 euro, e rappresentavano il normale e quotidiano contributo alle spese di gestione della casa (spese alimentari, per la casa o per la cura del cane); o contribuivo per aiutare sua mamma con massimo 100 euro diverse volte in un mese che lui girava tramite l’altra prepagata alla madre che vive a Cuba con soli 20 dollari mensili dati dal governo. Sono in possesso inoltre di tutta la documentazione che attesta quanto sopra“.
Un giornalista de “La Verità” ha intervistato Aguila sulla questione, il quale ha dichiarato di essere il proprietario della carta-conto prepagata e di giocare in Borsa. Il 30enne cubano, dipendente dell’enoteca “Antico forno Argentina“, risulta aver percepito durante tutto il periodo di lockdown il Fis (Fondo di integrazione salariale) . Successivamente non sarebbe tornato a lavoro, nonostante la riapertura del locale : e questo viene dichiarato da un altro dipendente suo collega . Ma Aguila smentisce.
I fatti emersi portano a delle conseguenti logiche domande: come avrebbe potuto il giovane puntare anche 2 mila euro in un giorno con solo uno stipendio da cameriere? È questa la domanda che a questo si pone l’antiriciclaggio di Bankitalia. Il cubano inoltre vive in Italia, risiedendo nell’appartamento di Roma grazie a dei permessi di soggiorno che vengono puntualmente rinnovati, , mentre l’ex-gieffino diventato portavoce prima del M5S e poi del premier Conte, che vive con lui, seppure risiede legalmente a Ceglie Messapico in provincia di Brindisi.
Lo scorso 13 novembre 2019 Casalino e d il suo compagno Aguila hanno fondato la società di ristorazione “Riomaki“, capitale sociale 10mila euro, con quote equamente divise al 50% del valore di 5 mila euro ognuna. E questo il business del portavoce di Conte quando gli toccherà lasciare Palazzo Chigi, L’ex concorrente del Gf spiega anche la questione connessa all’attività di ristorazione menzionata da “La Verità”. “Alvarez disponeva di 25 mila euro sul conto, chiesti alla banca come prestito per poter aprire un suo piccolo sushi bar. A questo progetto del sushi bar ero intenzionato a partecipare io stesso con un piccolo investimento. Opportunità, questa, accantonata a causa del lockdown e ora del tutto sfumata con le perdite avute con il trading on line“. Una spiegazione peraltro che non giustifica in ogni caso l’operato anche fiscale del suo compagno che a dire di Casalino avrebbe utilizzato dei soldi erogati dalla banca Unicredit alla loro società.
L’importo lascia presagire qualcosa che se fosse vero, sarebbe ancor di più imbarazzante. Chi è mai quella banca che eroga 25 mila euro ad una società neonata, partecipata al 50% da un cameriere che come garanzia potrebbe offrire solo il 5° del suo stipendio? E se quei soldi fossero arrivati, grazie al decreto legge del Governo per aiutare la crisi delle imprese durante l’emergenza del Covid19, e quindi con la fidejusione garantita dallo Stato ?
“Anche alla luce della difficile fase della mia relazione con Alvarez – conclude Casalino – chiedo che venga rispettata la mia privacy“. A cui risponde fra il piccato ed il divertito Maurizio Belpietro direttore de “La Verità” .
“Noi rispettiamo la privacy di Casalino, peccato che ci sia una segnalazione della Banca d’Italia. Tutti sono soggetti alle segnalazioni della Banca d’Italia se ci sono operazioni poco trasparenti. Se il portavoce del premier Conte vuole, noi siamo qua…”, replica Belpietro.