ROMA – Continuano gli “affarucci” a trattativa privata del Comune di Taranto, che con la Determina Dirigenziale n.322/2017 del Dir. Affari Generali ed Istituzionali – Gabinetto del Sindaco. , ha affidato a trattativa “privata” e senza aver consultato alcun concorrente, come risulta dalla documentazione che il CORRIERE DEL GIORNO vi offre in esclusiva, la gestione della rassegna stampa ad un’agenzia di comunicazione la SANDEI s.r.l. di S. Vito dei Normanni (Brindisi) società che guarda caso si occupa della gestione del sito della Regione Puglia.
Determina-con-dati-pubblicazione-16434Il Comune di Taranto così facendo rischia a questo punto di finire nei guai, ignorando di aver calpestato una sentenza del Tribunale di Roma del gennaio scorso sulla rassegne stampa collettive, intrapresa dalla FIEG, la Federazione Italiana Editori Giornali. . Infatti l’unica rassegna stampa liberamente consentita “è quella indirizzata al singolo cliente, non riproducibile né suscettibile di distribuzione”. Con questa decisione, il Tribunale ha concluso il primo grado del giudizio che vede contrapposti da oltre tre anni gli editori di giornali e le due principali agenzie di rassegne stampa, Eco della stampa e Data Stampa.
Emblematico il commento della FIEG: “Accogliamo la sentenza con soddisfazione” ha dichiarato dopo la sentenza “In essa vediamo riconosciuto il principio che la rassegna stampa può essere liberamente realizzata solo se finalizzata al soddisfacimento di uno specifico bisogno individuale, di natura personale, limitata all’argomento o specifico tema che interessa il singolo cliente, comunicata esclusivamente ad esso, non riprodotta, né diffusa o distribuita in concorrenza con gli editori di giornali, titolari esclusivi dei relativi diritti di utilizzazione economica.” Infatti tutte le diverse, e molteplici, forme di rassegna stampa, ancora oggi poste in essere, non sono lecite laddove non autorizzate dagli editori.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Taranto, Giampaolo Vietri, con una nota stampa, ha criticato la la delibera con trattativa diretta, per la redazione della rassegna stampa del sito del Comune di Taranto. “Il Comune di Taranto ha affidato la redazione della rassegna stampa mattutina ad un’agenzia di comunicazione della provincia di Brindisi, che già lavora con la Regione Puglia – scrive Vietri -. A Taranto, dunque, da un lato si esprime solidarietà al mondo dell’informazione per la grave crisi che attraversa, dall’altro per un’attività che tarantini esperti della comunicazione riuscirebbero a garantire, l’ente civico va a Brindisi per ingaggiare l’agenzia che lavora anche con la Regione Puglia».
“Il costo di tale servizio ammonta a oltre undicimila euro l’anno, che saranno pagati dai contribuenti tarantini – ricorda Vietri – e che andranno nelle tasche di una società forestiera. Un affidamento discutibile che però non ci stupisce – precisa il consigliere comunale di Forza Italia – visto che Melucci ha già assunto a chiamata diretta come staffista una collaboratrice ( Doriana Imbimbo n.d.r.) della campagna elettorale di Emiliano; che intende assumere un dirigente della Regione Puglia di Emiliano e che ha nominato in giunta a Taranto ex assessori del comune di Bari all’epoca dell’amministrazione Emiliano“.
“Ribadendo che Taranto conta, tra i suoi duecentomila cittadini, – conclude Vietri – non poche competenze di livello che, invece, si continuano a mortificare per ricercare professionalità solo altrove o all’interno di correnti politiche , condanniamo duramente tale modo di fare politica“.
Sarebbe interessante vedere cosa potrebbe succedere se la Corte di Conti di Puglia dovesse attivare la Guardia di Finanza per verificare tutte le trattative private negli enti pubblici pugliesi guidati da aderenti a Fronte Democratico, la “corrente” politica-levantina che fa capo a Michele Emiliano
Quello che il magistrato Michele Emiliano, sotto inchiesta della Sezione Disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, attuale governatore della Regione Puglia ed il suo “adepto” Rinaldo Melucci Sindaco di Taranto ignorano, è che in Italia soltanto la società Promopress , società di servizi della FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali può agire in rappresentanza degli editori che le hanno conferito il mandato per la tutela dei diritti di utilizzazione economica degli articoli di giornale.