A seguito di una reiterata serie di diffide e messe in mora che le Gallerie Auchan spa che vorrebbe ampliare il proprio centro commerciale per accogliere i due colossi francesi Decathlon e Leroy Merlin e la società Due Mari srl ( che vorrebbe costruire 500 abitazioni) lo scorso 5 novembre hanno notificato al Comune di Taranto, il ricorso presentato dinanzi al Tar di Lecce per accertare e dichiarare la illegittimità del silenzio-inadempimento adottato dal Comune di Taranto in relazione al procedimento relativo al Piano Particolareggiato “Cimino”. Il ricorso faceva espressa richiesta di conclusione del procedimento da parte del Comune, sollecitando nell’eventualità che l’immobilismo continuasse, addirittura la nomina di un commissario ad acta il quale avrebbe dovuto provvedere all’adozione di tutti gli atti necessari per la conclusione del procedimento amministrativo in ballo. Ma il Comune di Taranto non si è fatto impressionare replicando con chiarezza che «la redazione del Piano Particolareggiato non è stato mai avviato poiché mai è stato deliberato un atto d’indirizzo del Consiglio Comunale ex lege necessario per la sua redazione, con la conseguenza che nessuna inerzia può dirsi fondatamente sussistente».
I firmatari dell’ordine del giorno, sostengono che è volontà del sindaco, “valorizzare la conservazione del patrimonio edilizio ed ambientale esistente senza soccombere alle suggestioni di un’ulteriore, quanto dannosa, espansione urbanistica” anche e soprattutto in considerazione che il mercato immobiliare dal 2006 ad oggi ha subito un notevole decremento così come si evince anche dagli studi della Banca d’Italia, esposti nel convegno tenutosi il19 Novembre 2014 presso la ex Caserma Rossarol” e pertanto , l’ Amministrazione Comunale ha deciso di «dare priorità all’intervento nel Borgo della Città e nelle periferie, in considerazione dei numerosi edifici in stato di abbandono e nelle altrettanto numerose aree interessate dall’abusivismo edilizio per riqualificarle e superare in tal modo la carenza di infrastrutture primarie, dei servizi e degli spazi pubblici». Il Comune di Taranto ha fatto quindi sapere di aver già dato avvio «alla predisposizione di un idoneo strumento urbanistico (P.I.R.U.) procedendo, da un lato, all’individuazione delle necessarie risorse finanziarie; dall’altro, all’avvio delle procedure per l’individuazione delle professionalità esterne necessarie per la redazione dello stesso strumento urbanistico». E quindi tutto ciò premesso e considerato , «il Consiglio Comunale dà mandato al Dirigente della Direzione Urbanistica ed Edilità di non procedere alla redazione del Piano Particolareggiato in località Cimino – Sottozona n.32 della TAV 5/3 del vigente P.R.G. “