Il Consiglio dei ministri,su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha sciolto il Comune di Caserta per condizionamenti della criminalità organizzata. La stessa misura è stata presa per il comune di Aprilia, nel Lazio. Lo scioglimento secondo il sindaco di Caserta, Carlo Marino “è un atto di natura politica nonché un atto amministrativo abnorme. Faremo immediatamente una richiesta di accesso agli atti e, successivamente, impugneremo la decisione al Tar del Lazio, ricordando che si tratta di una procedura di carattere amministrativo” aggiungendo “È un atto contro la città e i cittadini casertani tutti istituzionalmente non rispettoso, che avviene con una tempistica particolare, che una città capoluogo non merita“.
È stata la relazione della Commissione d’accesso inviata la scorsa estate dal ministero dell’Interno a portare alla decisione del Governo di sciogliere per infiltrazioni camorristiche il Comune di Caserta, uno dei cinque capoluoghi di provincia della Campania, guidato dal 2016 dall’esponente del Pd Carlo Marino che è anche l’attuale presidente regionale dell’Anci.
Il Comune di Caserta verrà commissariato per i prossimi 18 mesi. Finisce in anticipo, così, il secondo mandato di Carlo Marino, sindaco del Capoluogo da quasi 9 anni. Si tratta del primo scioglimento per infiltrazioni mafiose per la città che nella sua storia ha già vissuto quello dell’azienda ospedaliera, avvenuto nel 2015.
Santonastaso (Fdi): “Macchia indelebile sulla città”
“Una macchia indelebile sulla città cagionata dalla peggiore amministrazione della storia casertana, emblema di inefficienza, incapacità ed arroganza – commenta il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Paolo Santonastaso – Un epilogo quasi scontato considerando il modus operandi di Marino & Co. Che sia l’anno zero da cui ripartire con serietà, competenza e mettendo all’angolo chi ha contribuito ad accendere questo faro di vergogna sulla nostra Caserta”.
Cerreto (FdI): “Fatto grave che colpisce tutta la comunità“
“Apprendiamo con profonda tristezza dello scioglimento dell’amministrazione comunale della nostra amata Caserta per infiltrazioni camorristiche. Un fatto gravissimo per la cittadinanza, la politica, il tessuto produttivo del nostro capoluogo. A questa ferita, indipendentemente dall’iter che dovrà appurare le dinamiche e le relative responsabilità che hanno comportato lo scioglimento per fatti così gravi come le infiltrazioni camorristiche, la politica deve avviare una profonda riflessione e il centrodestra deve lavorare sin da subito per costruire una proposta seria e credibile per il buon governo”. ha dichiarato Marco Cerreto, deputato campano e capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione agricoltura “Mi chiedo come mai, visto il punto cui siamo arrivati, quest’amministrazione a guida PD non abbia deciso di staccare la spina prima, possibile che nell’amministrazione nessuno si sia accorto di nulla? Restiamo in attesa delle evoluzioni e delle procedure del caso, fermo restando che da parte di Fratelli d’Italia vi sarà massimo supporto al Commissario che verrà nominato per gestire un periodo che si preannuncia complesso“,
Consiglieri Lega: “Casertani sono le vere vittime”
“I cittadini casertani sono le vere vittime del malgoverno di questi ultimi anni e di un triste epilogo che Caserta paga a caro prezzo. Una gestione fallimentare legata a logiche di potere e al malaffare. Ora tocca rimboccarsi le maniche e fare in modo che chi ha governato negli ultimi otto anni saluti definitivamente la politica”. scrivono in una nota congiunta i consiglieri Maurizio Del Rosso, Alessio Dello Stritto, Donato Aspromonte, Fabio Schiavo ed Elio Di Caprio del gruppo Lega .
Falco (Forza Italia): “Scioglimento è sempre sconfitta”
“Non è una vittoria di nessuno. Lo scioglimento di un comune, specie se capoluogo, è sempre una sconfitta – dichiara Paolo Falco coordinatore cittadino di Forza Italia – Certo si chiude un epoca. Noi celebreremo il nostro congresso cittadino subito proprio perché vogliamo dimostrare che siamo la vera alternativa“.