Il Consiglio Regionale di Puglia ha approvato all’unanimità la mozione sul trattato TTIP, promossa dal consigliere regionale Cosimo Borracino assieme a Guglielmo Minervini lo scorso mese di aprile ed integrata in aula con una simile presentata dai consiglieri Marmo e Damascelli, con cui s’impegna il Governo nazionale ad intervenire con le Istituzioni nazionali ed europee, affinché l’accordo non riguardi settori strategici quali il servizio idrico integrato, i servizi pubblici locali, le materie sociosanitarie, ma soprattutto per mantenere i preesistenti livelli europei relativi agli standard di legge per la sicurezza dei prodotti alimentari, nonché per la tutela dei consumatori, dei lavoratori, della salute e dell’ambiente.
In questo momento le trattative per l’approvazione dell’accordo vivono una fase di stallo, in virtù anche delle proteste e delle perplessità che sono state sollevate in diversi dei paesi aderenti, motivo per cui il tutto è stato rimandato a dopo le elezioni USA. È la riprova che quest’accordo è fortemente penalizzante per le economie e soprattutto per i lavoratori del Paesi europei e dell’Italia. Perché, se da un lato è auspicabile ogni misura che favorisca l’export dei Paesi dell’Unione Europea e il conseguente aumento dell’occupazione, è necessario tenere presente che tali iniziative possono comportare una serie di conseguenze impattanti sulla società, sull’ambiente e sul sistema produttivo anche della nostra regione.
Abbattere le cosiddette “barriere non tariffarie”, ovvero le puntuali verifiche burocratiche sul rispetto di determinati standard in diversi ambiti, che tendono a limitare lo scambio commerciale tra USA e UE, comporterebbe l’obbligo di rivedere norme nazionali e comunitarie, con il rischio concreto che vada compromesso il “principio di precauzione”, uno dei pilastri fondamentali della legislazione europea al fine di garantire la sicurezza alimentare dei cittadini, il loro diritto alla salute, la difesa dei diritti dei lavoratori, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dei diritti dei consumatori. La realizzazione dell’area di libero scambio tra UE e USA consentirebbe, tra l’altro, l’apertura ai colossi americani nelle gare d’appalto pubbliche in settori strategici come quelli delle infrastrutture, dei trasporti, del welfare o dell’energia.
Allo stesso modo ci potrebbero essere rischi per il nostro settore agricolo a seguito dell’armonizzazione delle disposizioni fitosanitarie tra USA e UE, con grande beneficio per le aziende statunitensi interessate ad aumentare l’esportazione dei loro prodotti agricoli di base quali granturco e soia, a discapito delle nostre realtà locali con gravissime ripercussioni per migliaia di lavoratori. Per questo è un bene che anche il Consiglio regionale pugliese abbia preso posizione affinché il Governo nazionale s’impegni ed ogni possibile accordo non diventi una misura così invasiva e pericolosa per i nostri lavoratori, per la nostra economia.