di Antonello de Gennaro
Cari amici e lettori, mi vedo costretto ancora una volta a dover fare chiarezza alla campagna diffamatoria e di “bufale” pseudo-giornalistiche per smentire e confutare un giornalista-sindacalista , tale Gianni Svaldi di origini friulane trapiantato in Martina Franca, uno dei soci della “fallita” Cooperativa 19 luglio, editrice del (fu) quotidiano Corriere del Giorno di Puglia e Lucania, di cui è stato direttore dal 13 dicembre 2013 al 31 marzo 2014, cioè gli ultimi 4 mesi di vita, prima che il commissario liquidatore ordinasse la cessazione delle pubblicazioni, licenziando tutti i giornalisti, compreso lo stesso Svaldi in quanto la liquidazione coatta amministrativa che lui nasconde sotto la sigla “Lca” nei suoi messaggi ai suoi “comparielli & compagnucci” di social network (unico posto dove ormai può scrivere !) in realtà è una procedura del “diritto fallimentare” utilizzata dalle Cooperative per evitare il fallimento e quando ci sono i presupposti, anche di di sottrarsi ai rischi penali della bancarotta .
Sopratutto quando si lascia un “buco” di debiti di oltre 5 milioni di euro , come quello che i 24giornalisti-pioigrafici-soci-dipedenti la Cooperativa 19 luglio hanno lasciato in eredità….dopo 30 anni di “grasse vacche” , cioè i lauti compensi ricevuti in base alla Legge sull’ Editoria i quali, negli ultimi 10 anni precedenti alla loro chiusura, hanno incassato e dilapidato oltre 27 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUTI PUBBLICI A FONDO PERDUTO, ed alla fine sono stati costretti a chiudere in quanto incapaci di gestire l’attività editoriale e sopratutto giornalistica per la cooperativa di cui lo ricordiamo erano “soci-dipendenti”. I lettori e gli inserzionisti non scappano mai se il prodotto editoriale-giornalistico è buono… !
Quindi cari lettori, nel loro caso, non c’era un editore con delle responsabilità della chiusura, o con una scarsa liquidità finanziaria a disposizione. Il fallimento della Cooperativa 19 luglio è dipeso da chi l’ha amministrata male , e cioè dai vari amministratori, nonchè delle assemblee sociali, i cui partecipanti privi di alcuna competenza editoriale e manageriale l’hanno portata alla chiusura, ed è dipesa da quei giornalisti incapaci di realizzare un prodotto editoriale interessante per il mercato pubblicitario. Il “sindacalista” Svaldi nei giorni scorsi ha manifestato nuovamente sui socialnetwork la sua “ignoranza” in materia di Leggi sulla stampa, editoria e diritto d’ autore, ma ha anche reso evidente e pubblica (per i fortunati che non lo conoscono) la sua evidente “malafede” nel cercare di confondere le idee alla gente, ai lettori, e nelle ultime ore, sta richiedendo agli amministratori di Facebook di far rimuovere i miei commenti, per non fare conoscere all’opinione pubblica, i danni che questo signori ed i suoi “colleghi-compagnucci” hanno procurato alla storia trentennale del loro giornale, che non ha mai avuto nulla a che fare con lo storico quotidiano fondato nel 1947 da mio padre ed alcuni suoi colleghi e soci con risorse finanziarie personali e senza usufruire di soldi pubblici. Il fallimento della Cooperativa 19 luglio è “figlio” dei miliardi di lire, e successivi milioni di euro di denaro pubblico, cioè dei soldi di voi contribuenti finiti nello loro tasche auto-assegnandosi degli stipendi faraonici, con qualifiche redazionali altisonanti, che nessun editore intelligente e di esperienza avrebbe mai concesso loro.
I giornalisti e poligrafici amministrativi della Cooperativa 19 luglio (in tutto 24, fra cui figli, fratelli, sorelle e nipoti dei vari soci) sono stati LICENZIATI dal commissario a fine dicembre e continuato a lavoarare con l’esercizio provvisorio definitivamente cessato il 31 marzo 2014 . E quindi non si capisce di quale “tutela” parli l’incompetente sindacalista, ilo quale poverino, non ha ancora trovato qualcuno che gli spieghi che in realtà lui ed i suoi “compagnucci” d’avventura non hanno alcuna tutela oggettiva o soggettiva di natura socitaria, ma solo e soltanto l’ obbligo di rispettare la Legge. Per sua informazione… , gli ricordiamo che recentemente (come molti sanno in Tribunale a Taranto) il commissario liquidatore ha depositato presso la Cancelleria della Sezione FALLIMENTARE del Tribunale tarantino la massa fallimentare per un debito accertato di oltre 5 milioni di euro, dopo aver spedito lettere raccomandate a fornitori, consulenti, collaboratori, creditori della “FALLITA” Cooperativa 19 Luglio (di cui lo Svaldi è stato socio) per la loro insinuazione nella massa passiva fallimentare, e quindi di fatto legalmente e tecnicamente è come se la Cooperativa 19 luglio non esistesse più !
Svaldi scrive sulla sua triste paginetta Facebook : ” la testata “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania” è una testa (in realtà è una “testata“ n.d.r. ) iscritta nel registro della stampa del tribunale di Taranto e la cooperativa 19 luglio in Lca, editrice del Corriere del Giorno di Puglia e Lucania è iscritta al Roc. E quindi ha gli obblighi e le tutele previste dalla legge 47/48″. Ma l’ignorante in materia, cioè lo Svaldi, dimostra anche di essere uno smemorato…( o forse ama dire le bugie dalle gambe corte ? Decidete voi !) . Infatti il “poverino”… dimentica che Corriere del Giorno di Puglia e Lucania ha CESSATO le pubblicazioni in data 30 marzo 2014 e non “sospeso” come vorrebbe far credere lui per sentirsi ancora “direttore” del nulla (!!!) a seguito della decisione del commissario liquidatore Damiani il quale è stato nominato nel suo incarico, su indicazione della Lega Coop, comunicata alla competente Direzione Generale del Ministero dello Sviluppo Economico,
Questi “FALLITI”giornalisti-imprenditori-editori di se stessi in quanto soci della fallita Cooperativa 19 luglio, vivono da DUE anni ( con ulteriori altri DUE ) senza dover lavorare a spese della collettività, del contribuente, grazie agli ammortizzatori sociali. E come abbiamo più volte scoperto e documentato, molti di loro “arrotondano” facendo gli addetti stampa per enti pubblici, associazioni, politicanti vari.
Una delle tante “falsità” e dichiarazioni truffaldine è quella che il FALLITO e CHIUSO quotidiano “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania” sarebbe erede in qualche modo (ah la fantasia dei “contafrottole” !) dello storico quotidiano “CORRIERE DEL GIORNO fondato nel 1947“ , ma purtroppo per loro i documenti ufficiali ed i Registri della Stampa del Tribunale di Taranto li smentiscono senza alcun dubbio, così come potrete vedere voi stessi con i vostri occhi grazie ai documenti originali che pubblichiamo. Inoltre come è certificato dall’ Ufficio Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, questi signori fanno finta di non sapere (la Legge non ammette ignoranza…) che il marchio CORRIERE DEL GIORNO fondato nel 1947 © è a tutti gli effetti di Legge di mia unica proprietà, così come lo è la stessa omonima testata giornalistica. Presto, molto presto, e mentre vi scriviamo abbiamo già nelle nostre mani il numero “zero” (cioè una prova di stampa) ritroverete in edicola il vero CORRIERE DEL GIORNO fondato nel 1947, con qualche sorpresa…che non vi sveliamo.
Il “sindacalista” Svaldi , da mie recenti informazioni risulterebbe iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma, a seguito della mia denuncia depositata ad agosto del 2014, quanto questo giornale online, che è una testata giornalistica regolarmente registrata presso il Tribunale competente, al contrario dell’edizione digitale del “Corriere del Giorno di Puglia e Lucania” che non è mai stata una testata giornalistica !
Dove sono finiti i propositi di Svaldi. pubblicati sul sito Cronache Martinesi che il 31 marzo 2014 così scriveva:
“Cari lettori e inserzionisti, martedì prossimo non troverete in edicola il Corriere del Giorno. Il commissario liquidatore, nell’impossibilità di far quadrare i conti dell’esercizio provvisorio, ha deciso di anticipare di circa due mesi la scadenza fissata per giugno». Così il direttore Gianni Svaldi, nell’editoriale di ieri, ha annunciato lo stop alle pubblicazioni dello storico quotidiano di Taranto. Ma non tutto è perduto e si sta lavorando per un ritorno. Sotto quale forma, si vedrà.
E moh?
“Moh, ci sono due strade. La prima è costituire una nuova cooperativa da parte degli stessi soci che hanno lavorato nel giornale. Questa eventuale cooperativa potrebbe ripartire chiedendo in affitto la testata. L’altra ipotesi è che ci sia un editore che riparta comprando il ramo aziendale oppure soltanto la testata”.
Cosa c’è in concreto?
“Entrambe le ipotesi sono concrete perché nei giorni scorsi vi è stato un avvicinamento su entrambi i fronti. Un gruppo di colleghi del giornale sta lavorando al progetto comune d’una cooperativa dalla quale ripartire. C’è poi un secondo gruppo del quale non ho notizie. Infine, alcuni potenziali editori si sono avvicinati al liquidatore per sondare il terreno”
Intanto il giornale è da ritenersi chiuso?
“Da oggi il Corriere del Giorno (ha dimenticato “di Puglia e Lucania“, ndr) non esce in edizione cartacea. Per quanto riguarda le pubblicazioni on-line, la trattativa con l’attuale editore, il Ministero dello Sviluppo economico, si era incardinata benissimo. Adesso è stata rallentata da alcuni problemi che però spero si possano superare in breve tempo perché l’edizione on-line assicura la continuità e la presenza nelle case dei nostri lettori per una eventuale ripartenza anche su carta. In ogni caso, chiarisco che il giornale non è chiuso, anche perché restano un editore e un direttore. Sono state interrotte le pubblicazione e non è da escludere che in qualche giorno si riesca a trovare una soluzione per ritornare nella maniera che ho detto, oppure ancora in esercizio provvisorio. Quello che mi conforta in questo momento sono le tante forze in campo che cercano di far ripartire il Corriere del Giorno. Mi riferisco in particolare alle forze sociali: le cooperative, i sindacati. Sono loro che tirano la carretta insieme a noi. Non ho invece ancora visto la politica».
Chiaramente quelle del “giornalista-sindacalista” sono solo e soltanto frottole, parole al vento affidate al giornale online di un “sodale ” pubblicista martinese che peraltro, forse per solidarietà a Svaldi ha chiuso anche lui ! Ma le “frottole” raccontate da Svaldi si sono sciolte come la neve sotto al sole ! Quello che ora aspetta questo signore, a carico del quale ci risulterebbe una sua bella iscrizione nel registro degli indagati per il comunicato stampa redatto e pubblicato (senza alcune effetto concreto e legale) sul sito del famigerato inutile sindacato giornalistico pugliese, è una nuova querela-denuncia questa volta insieme ai suoi “compagnucci” di merenda che hanno partecipato alla realizzazione del “foglietto” che hanno fatto uscire venerdì scorso, allegandolo ad un settimanale gratuito realizzato a Martina Franca , oltre ad una bella causa civile . Il “vero” CORRIERE GIORNO, fondato nel 1947, testata giornalista da me diretta, ed edito online senza contributi pubblici, vi terrà informati. Preparatevi a ridere, ed a lungo.
Una cosa è certa cari amici: questo CORRIERE DEL GIORNO fondato nel 1947 da me diretto, non sarà mai un mezzo per vivere alle spalle dello Stato come hanno fatto i soci della fallita Cooperativa 19 luglio ma sarà di proprietà di una Fondazione no-profit a cui potranno partecipare i lettori tarantini e pugliesi che amano ancora la libertà di stampa.