Nel primo trimestre dell’attuale nuova consiliatura il CSM sotto la guida dell’ avv. Fabio Pinelli, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura ha definito 5771 pratiche. Nel primo trimestre della precedente consiliatura il CSM aveva definito 4428. L’incremento è stato dunque del 30,3%. Da notare inoltre che solo raffrontando la definizione delle pratiche nel mese di marzo 2022 con quelle del mese di marzo 2023, si passa da 1471 pratiche a 3660 pratiche, con un incremento percentuale del 150%.
Il mese di marzo 2023 è stato il primo e allo stato unico mese interamente operativo con il nuovo assetto organizzativo dei lavori consiliari, senza soluzione di continuità. “Un ringraziamento personale – ha osservato il vice presidente del Csm – a tutti i consiglieri, magistrati segretari, personale amministrativo e a tutti coloro che partecipano a vario titolo all’impegnativo compito di recupero dell’arretrato e al ripristino di un’efficienza effettiva del Consiglio Superiore della Magistratura”.
Questa mattina in apertura del plenum è stata data lettura di una lettera inviata al Csm del Presidente della Repubblica: “Desidero esprime apprezzamento per l’incremento dell’attività del Consiglio superiore nel corso dell’ultimo periodo, realizzato grazie anche al nuovo assetto organizzativo dei lavori consiliari, svolti senza alcuna soluzione di continuità.. È stata una scelta necessaria per far fronte a una notevole mole di lavoro accumulatasi nel tempo, considerato che la trattazione delle pratiche richiede sollecitudine ma anche attenzione verso le questioni che presentano oggettivi elementi di criticità.
“Sono consapevole dei gravosi compiti che il Consiglio superiore è chiamato a svolgere; al contempo, ho ben presente l’alta qualificazione dei suoi componenti nonché la professionalità dei magistrati addetti alla Segreteria e all’Ufficio studi, tutti a vario titolo impegnati nelle complesse attività d’istituto. Sono certo che lo sforzo di ciascuno consentirà il raggiungimento del comune obiettivo di assicurare il tempestivo ed efficace assolvimento dei compiti che la Costituzione assegna al Consiglio”.