Dopo essersi reso protagonista di una inchiesta giudiziaria a seguito di una denuncia alla Procura di Taranto con cui millantava un fantomatico (ed inesistente) “ricatto sessuale” per il quale l’ex procuratore aggiunto facente funzione Maurizio Carbone insieme ai suoi colleghi Antonio Natale e Marco Colascilla Narducci scatenarono indagini, perquisizioni (persino nelle stazioni dei Carabinieri della Forestale) ed accertamenti affidati alla Squadra Mobile di Taranto, guidata all’epoca dei fatti dal vicequestore Fulvio Manco, che però non hanno trovato alcuna conferma e prova dei fatti denunciati dall’ ex-sindaco di Castellaneta (TA) archiviando le gravi accuse , Giovanni Gugliotti pur di non tornare a lavorare nel suo ufficio di dipendente dell’ INPS, a sua volta ha commesso più di qualche reato, sul quale sembrerebbe (documentalmente) che la Procura di Taranto non voglia interessarsi, mentre altri Organi ed Autorità dello Stato si sono già attivati.
Il distacco di Giovanni Gugliotti al MIT
Lo scorso 13 settembre 2023 secondo nostre fonti confidenziali interne alla Lega, su sollecitazione del sen. Roberto Marti al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, la direzione generale del personale del ministero a guida leghista ha inoltrato all’ INPS una “richiesta di attivazione di comando obbligatorio” per Gugliotti, nella quale si legge che “il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per assicurare l’esercizio delle funzioni, delle azioni e delle attività del Comitato Speciale…..ha necessità di avvalersi della collaborazione, in posizione di comando (cioè in parole più semplici il distacco con trasferimento n.d.r.) del dott. Giovanni Gugliotti“.
La richiesta del Ministero però chiariva anche che “si chiede di voler comunicare alla scrivente il profilo professionale e la fascia retributiva del dipendente, che il rapporto di lavoro sia a tempo pieno e indeterminato, nonchè l’eventuale esistenza di procedimenti disciplinari e/o penali in corso o definiti. a suo carico in quanto elemento ostativo all’attivazione del comando in argomento“. Peraltro la eventuale mancata comunicazione all’ INPS da parte del “dipendente” Gugliotti del procedimento penale a suo carico, infrange il Regolamento di Disciplina dei Dipendenti INPS.
Le pendenze penali di Giovanni Gugliotti
Giovanni Gugliotti risulta essere imputato nel procedimento penale n. 4469/19 RGNR – n. 5187/19 R.G. GIP (Gip dr.ssa Gianna Martino) a seguito del quale, ai sensi della nuova riforma di Legge “Cartabia” ha richiesto ed ottenuto la messa in prova per 6 mesi, “presso la Parrocchia Maria ss.ma del Monte Carmelo sita in Taranto alla via Giovinazzi n. 38″ come si legge nel provvedimento che il Corriere del Giorno è in grado di pubblicare di seguito. La circostanza risibile è che un “traditore-confesso” come Gugliotti che ammette nelle sue denunce di aver avuto un amante, nonostante sia sposato e con figli possa andare a fare volontariato in chiesa ! Papa Francesco recentemente ha affermato che : “l’ adulterio è peccato grave e non problema da risolvere” aggiungendo “Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato“. Ma evidentemente in questa parrocchia tarantina il pensiero di Papa Francesco Bergoglio non deve essere arrivato ! E qualcuno il senso del peccato sembra non averlo mai avuto…
Sono molteplici le segnalazioni e fotografie ricevute che vedono Giovanni Gugliotti perennemente in circolazione nei comuni di Castellaneta e Taranto, dove secondo voci circolanti starebbe lavorando alla sua candidatura per la Lega alle prossime elezioni regionali. Nel frattempo lo Stato gli paga lo stipendio senza che Gugliotti lavori, giusto per fare contento qualche parlamentare “leghista”, e consentirgli di non tornare a lavorare nell’ufficio provinciale INPS di Taranto del quale è dipendente. Ma sino a quando ?
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