Nel febbraio del 2022, la Procura della Repubblica di Bari aveva condotto un’operazione, rinominata “Levante”, che portò all’applicazione di più di 80 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti, in ipotesi, a diverso titolo responsabili di frodi fiscali e di condotte di corruzione e riciclaggio, coinvolgendo il Generale ( all’epoca dei fatti Colonnello) della Guardia di Finanza Antonio Mancazzo, accusandolo di essersi lasciato corrompere per svelare notizie coperte da segreto che avrebbe acquisito attraverso un supposto accesso abusivo ai sistemi informatici.
Il processo penale non ha, però, mai avuto inizio con riferimento alla posizione del Generale Mancazzo il quale, sin da subito, è stato riconosciuto estraneo ai fatti. In particolare, l’Autorità Giudiziaria Romana, a cui gli atti sono stati trasmessi per competenza territoriale dai giudici di Bari, in data 14 febbraio 2023, su richiesta del Pm ha emesso un decreto di archiviazione nei confronti del Generale Mancazzo.
Lo scenario inizialmente prospettato dai pm Bruna Manganelli e Fabio Buquicchio della D.D.A. di Bari con il coordinamento del procuratore aggiunto Francesco Giannella e del procuratore Roberto Rossi si è rivelato, come riconosciuto dall’Ufficio della Procura della Repubblica e dell’Ufficio GIP di Roma, assolutamente privo di ogni fondamento. Chi come noi conosce e stima da sempre il generale Mancazzo, che ha ricevuto dalla Presidenza della Repubblica le onoreficenze di “Ufficiale e Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana” non ha mai creduto un solo attimo alle “allegre” (e vergognose, lasciatecelo dire ! ) ipotesi accusatorie nei suoi confronti, avanzate dai soliti magistrati della procura di Bari notoriamente a caccia di visibilità proprie fotografie, e citazioni sulla stampa.
Ancora una volta la Procura di Bari coinvolge personaggi eccellenti pur di esaltare il proprio operato, che troppo spesso si rivela carente, come i fatti in questo caso hanno confermato. Prima di mettere ai domiciliari un vero “servitore” dello Stato, con una prestigiosa carriere in Italia ed all’estero, sarebbero stati necessari approfondimenti e verifiche che di fatto sono mancate ! A questo punto resta da chiedersi chi della Procura di Bari risarcirà il Generale Mancazzo dei danni cagionati dal “protagonismo” di questa procura, alla sua carriera ed al suo onore ? Chissà cosa hanno da dire l’ Anm ed il Csm in questo caso ?