Dopo l’approvazione del decreto per Taranto del Governo Renzi, controfirmato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la conseguente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale sono partite le operazioni per il salvataggio dell’ ILVA in quanto è necessario chiarire e definire alcuni punti non indifferenti. Innanzitutto il Governo deve reperire i soldi per consentire alla nuova gestione commissariale di poter pagare gli stipendi agli oltre undicimila lavoratori tarantini alle dipendenze dell’ex- gruppo ILVA. L’attuale liquidità di cassa è già destinata a servirà a pagare i fornitori . Operazioni queste che dovranno essere completate a breve in quanto nella settimana tra il 15 e il 20 gennaio dovrebbe partire l’amministrazione straordinaria del gruppo siderurgico tarantino.
La prima applicazione della nuova rivisitazione della Legge Marzano realizzata per applicarla”ad hoc” l’azienda leader dell’acciaio made in italy, costituisce infatti una nuova procedura e parte dell’indotto e per debitori hanno timore di venire tagliati, e quindi è necessario mettere tutto in ordine in pochi giorni. Queste le principali ragioni per cui ieri dopo la pausa delle festività di fine anno, nella Capitale si sono tenute riunioni ad oltranza. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi affiancato dal fido sottosegretario Graziano Delrio insieme allo lo staff di consulenti di cui fanno parte Andrea Guerra ex-amministratore delegato di Luxottica e dall’economista Marco Simoni stanno ragionando su tutte queste problematiche che affiancano lo staff composto dal ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, dal commissario Piero Gnudi e dal loro gruppo di esperti. Agli incontri dei giorni scorsi hanno partecipato anche il top management della Cassa Depositi e Prestiti e del controllato Fondo Strategico Italiano, rappresentati da Giovanni Gorno Tempini e da Maurizio Tamagnini. Il pool di esperti dello staff commissariale sta lavorando alle prime attività che bisognerà svolgere per adeguare lo stabilimento siderurgico tarantino al piano ambientale e all’ AIA, l’ autorizzazione integrata ambientale.
I nomi che girano per lo staff dei nuovi commissari che dovranno sostituire le precedenti nomine, come anticipato dal Corriere del Giorno, trova sempre più conferma nel Governo la riconferma dell’attuale commissario Piero Gnudi ed il suo vice, il subcommissario Corrado Carrubba che ha compiti prevalentemente ambientali . La terza nomina contestuale con il provvedimento che decreterà la partenza ufficiale dell’amministrazione straordinaria, dovrebbe essere quello dell’attuale amministratore delegato Roberto Renon che dovrà gestire le operazioni durante le quali avverrà l’ingresso (o meglio il ritorno) ufficiale dello Stato nella gestione dello stabilimento tarantino dell’ ILVA