di Francesca Lauri
Nel Consiglio dei ministri iniziato questa mattina con due ore di ritardo e durato altrettanto, si sono registrate parecchie tensioni nel Governo che ha dato il via libera al provvedimento. Tensioni già emerse nel pre-consiglio di ieri, durato ben 8 ore, prima di trovare la quadra.
Questa mattina inoltre prima della riunione del Consiglio dei ministri vi erano state tensioni tra i capi delegazione delle forze di maggioranza ed il premier Giuseppe Conte, dove fonti confidenziali attendibili raccontano che la ministra Teresa Bellanova, di Italia Viva, abbia dovuto alzare la voce e non poco per far prevalere le ragioni degli autonomi. Ma anche il Movimento 5 Stelle, che a loro volta, hanno battagliato per far sentire la voce delle Partite Iva.
A far salire il livello di scontro è la newco creata ad hoc per salvare Alitalia. Una misura attesa per il salvataggio della compagnia di bandiera, ma che ha creato parecchi contrasti in seno alla maggioranza tanto da essere stata infilata nel testo al fotofinish: presente nella bozza delle 10.40 di oggi, fino a stamattina non c’era. Malumori anche sulla scuola, con una norma sugli ‘assistenti tecnici’ cancellata in corsa ma che, in extremis, dovrebbe essere state reinserita in Cdm.
Aumento di circa 1 miliardo sul Fondo sanitario e più di un miliardo per la Protezione civile. Quindi anche Cassa integrazione in deroga per tutti anche a chi ha solo un dipendente. Più di 10 miliardi a sostegno dei lavoratori con ammortizzatori sociali estesi a tutti, coprendo anche gli autonomi: per loro un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Slittamento delle scadenze fiscali di Iva e Irpef (la data era quella di oggi). E poi ancora: aiuti a famiglie e lavoratori, come la sospensione delle rata del mutuo sulla prima casa per chi non riceve lo stipendio in questi giorni.
Il maxi decreto anti-coronavirus «Cura Italia», varato oggi 16 marzo dal Consiglio dei ministri, mette in campo subito tutti i 25 miliardi di euro di cui si era parlato per fare fronte, sia dal punto di vista sanitario che economico, alle ripercussioni della pandemia del Covid-19 su imprese e famiglie. Ma a questo, si aggiunge un’immissione di “flussi per complessivi 350 miliardi” di euro all’economia reale, ha detto durante la conferenza stampa il premier Giuseppe Conte.
Il varo del provvedimento ha causato polemiche da parte delle opposizioni. Con una nota la Lega ha criticato l’intervento straordinario: “Il governo ha scelto la strada del solito provvedimento omnibus, di una manovra vecchia maniera. Un decreto confuso, forse per accontentare le molte anime della maggioranza. Riconosciamo all’esecutivo di aver ascoltato le nostre proposte, ma è poi mancata vera condivisione”.
Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha replicato dai microfoni di Radio24: “Le polemiche, in questo momento, servono a poco e fanno perdere del tempo. Dobbiamo essere concentrati a risolvere i problemi, non a descriverli o a dare la colpa agli altri” aggiungendo su Facebook: “Chi fa promesse mirabolandi non è tenuto a dire dove trovare le risorse“.