“Vi chiedo aiuto urgente. Il mio Labrador si è tuffato davanti agli Alberoni lato Pellestrina zona peocere causa corrente e vento lo abbiamo perso di vista per favore chi lo vede chiami il numero…”. Con queste parole Iniziava il drammatico appello che Marco Ceccon ha pubblicato sul gruppo Facebook “Pescatori veneziani” di cui fa parte.
Il dramma emotivo per Marco Ceccon e la sua compagna Marinella Giaretta, come il comitato territoriale “Lido Oro Benon” racconta sul suo sito, ha avuto inizio sabato scorso mentre la coppia stava facendo il bagno nell’acqua limpida insieme al loro labrador cane Ziggy. All’improvviso è arrivata una corrente di forte intensità che ha diviso i due dal loro amato Labrador di otto anni che è sparito in un attimo, mentre i due riuscivano con tanta fatica e difficoltà a risalire in barca.
“Erano circa le 12.30, in barca eravamo in sette compresi alcuni bambini più Ziggy – racconta Marco Ceccon – Il cane si è tuffato, ma non avremmo mai immaginato, nonostante conoscessimo bene tutta questa zona, che le correnti fossero così forti. Nonostante i miei tentativi, con tutte le mie forze, di non allontanarmi dal cane, le correnti sono state più forti, hanno avuto la meglio e il nostro labrador è sparito alla nostra vista”.
Sul gruppo social iniziano a muoversi in tanti, tutti vogliono contribuire a scrivere una pagina di lieto fine a questa storia. Per cinque lunghe ore, però, il labrador Ziggy sembra scomparso nel nulla. Poi è arrivato il tanto auspicato messaggio: “Il cane è arrivato a San Pietro al pennello 3”. Lo aveva trovato Ksenia una turista padovana, che vedendolo arrivare da solo a nuoto, stanco, si è presa cura del labrador: lo ha asciugato, gli ha dato cibo e acqua e lo ha portato nella sua camera d’albergo per farlo riposare. Poi, grazie al “tam tam” dei social, ha capito che il cane era Ziggy che era riuscito a salvarsi nuotando in uno spazio temporale di cinque ore per circa sei miglia .
E’ evidente che a determinare il lieto fine sia stato soprattutto il Dna di Ziggy. Come tutti gli appartenenti al gruppo dei retriever, infatti, i labrador sono noti per essere eccellenti (e instancabili) nuotatori. Non a caso, anche in Italia vengono spesso impiegati in qualità di preziosissimi cani bagnino.
E’ stata la fine di un incubo per Marco e Marinella che hanno ringraziato tutti per l’aiuto ricevuto e ha assicurato che Ziggy stava bene sia fisicamente che emotivamente: “Per fortuna non è rimasto spaventato dalla disavventura. Anzi lunedì, portandolo a fare una passeggiata qui vicino a casa a Vicenza voleva tuffarsi di nuovo. Grazie davvero a tutti”.
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