Crescono di giorno in giorno le condizioni per un pronto rimpatrio in Italia del marò barese Salvatore Girone, il fuciliere della Marina Militare italiana “bloccato” a Nuova Delhi dal marzo 2013 da un’ordine di carcerazione della giustizia indiana. Il portavoce del governo locale , Vikas Swarup,ha reso noto dall’India due elementi di novità per delineare l’interminabile querelle internazionale: “sono in corso contatti” tra l’esecutivo Modì e Palazzo Chigi per definire ulteriormente le modalità di rientro del sergente barese disposto dal Tribunale arbitrale, nel frattempo essendo chiusa per ferie estive la Corte Suprema indiana, in via eccezionale sarà possibile far valutare dai magistrati che hanno il compito di esaminare le pratiche urgenti l’istanza italiana per la libertà di Girone.
Nell’ordinamento giudiziario indiano, in questi periodi resta attivo un ufficio giudiziario costituito ad hoc, per deliberare sui casi di emergenza, tecnicamente definitito “vacation bench“. Non c’è stata al momento una comunicazione ufficiale della presentazione da parte dell’Italia dell’istanza giudiziaria per il ritorno a casa di Girone, ma secondo le informazioni fornite dal portavoce governativo vi è spazio per una possibile calendarizzazione di una udienza apposita, con il conseguente ritorno a Bari di Salvatore Girone entro il mese di giugno.
La decisione disposta della Corte arbitrale de l’Aja, ha fornito precise modalità al riguardo, per il rimpatrio sulla falsariga del provvedimento disposto per l’altro marò, Massimiliano Latorre, stabilendo che “Italia e India devono cooperare, anche davanti alla Corte Suprema indiana, per ottenere un allentamento delle condizioni cautelari del sergente Girone così che possa, in base a considerazioni di umanità, tornare in Italia“.
Il Ministero degli Esteri ha reso noto noto che l’Italia oggi ha presentato alla sezione feriale della Corte Suprema indiana la richiesta di attuazione urgente della decisione del Tribunale arbitrale de l’Aja del 29 aprile scorso, per consentire il rapido rientro in patria del marò Salvatore Girone. La data dell’udienza della Corte Suprema indiana fissata per l’esame della questione è giovedì 26 maggio. Secondo il Tribunale arbitrale, infatti, – spiega in una nota la Farnesina – Italia e India sono chiamate a cooperare per definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza nel nostro Paese di Girone, in pendenza della procedura arbitrale che dovrà decidere sulla controversia giurisdizionale nel caso della Enrica Lexie. La richiesta italiana alla Corte Suprema – riferisce l’agenzia di stampa Ians – è stata sostenuta anche dal rappresentante del Governo indiano. Un ottimo segnale che conferma l’ottimo lavoro svolto dalla diplomazia italiana.