Il Consiglio Superiore Beni Culturali e Paesaggistici del MiBACT con una nota ha espresso “sconcerto per il violento e ingiustificato attacco sferrato dal giornale ‘Libero’, che nell’edizione del 15 luglio pubblica un articolo direttore Mario Giordano dal titolo ‘Tutta colpa degli archeologi. La tragedia del treno causata da tre ciotole’. Distorcendo la realtà, si attribuisce agli archeologi addirittura la responsabilità della drammatica tragedia ferroviaria in Puglia, sulle cui responsabilità sta indagando la Magistratura, alla quale si esprime totale fiducia“.
“È necessario precisare, – spiega la nota – per mero amore della realtà e contro ogni tentativo di speculazione, che la VIArch-Valutazione di Impatto Archeologico è uno degli atti preliminari alla progettazione di ogni opera pubblica e che le procedure dell’archeologia preventiva, nelle quali sono impegnate attivamente le Soprintendenze e centinaia di archeologi professionisti, sono finalizzate a facilitare la realizzazione delle opere pubbliche e non certo a bloccarle, mediante appunto un’azione conoscitiva preventiva, invece del blocco dei lavori in corso d’opera. Nello specifico, i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria della Ferrotranviaria SPA, nel tratto Corato-Barletta, non erano ancora stati appaltati, per cui è del tutto improprio attribuire la responsabilità alla segnalazione di un sito archeologico”.
Il Consiglio Superiore, nel condannare questo “esempio di cattivo giornalismo che specula sul dolore delle famiglie e di tutti gli Italiani e nel respingere questo attacco violento e vergognoso contro una categoria di funzionari e di lavoratori che opera al servizio della società e delle comunità locali, nell’attività di conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, esprime piena solidarietà agli archeologi delle Soprintendenze della Puglia e esprime profonda partecipazione al dolore dell’intera comunità italiana”.