di Federica Gagliardi
“Chiederemo di inserire oggi stesso il provvedimento sulle gelate degli ulivi in Puglia nel prossimo decreto semplificazioni“. Lo ha detto il ministro Centinaio davanti al Mipaaft sul palco allestito dalla Coldiretti. “Cercheremo di riproporlo per l’ennesima volta – ha precisato – La Puglia è stata la prima regione italiana che ho visitato da ministro, quindi nessuno può dire che il ministro non abbia attenzioni nei confronti di questa Regione”.
Sul fronte delle calamità naturali, Centinaio ha aggiunto, “lavoreremo e cercheremo di collaborare insieme ai colleghi ministri e a tutto il governo per cercare di inserire più fondi al Fondo di solidarietà nazionale. Sappiamo benissimo che le risorse sono limitate e di conseguenza l’obiettivo è dare ristoro e aiutare il più possibile“. “Per quanto riguarda il decreto Xylella, credo sia una questione di ore o di pochi giorni. Siamo in dirittura di arrivo, ci sarà una parte che entrerà nel decreto semplificazioni e stiamo lavorando per farla entrare il più velocemente possibile“.
“Cercheremo di riproporlo per l’ennesima volta – ha precisato il ministro – perché questo è un altro dei problemi che ci è stato evidenziato dal mondo pugliese. La Puglia è stata la prima regione italiana che ho visitato da ministro, quindi nessuno può dire che il ministro non abbia attenzioni nei confronti di questa Regione“.
Coldiretti ha denunciato gli errori regionali e l’assenza nella manovra approvata delle misure necessarie a garantire adeguate risorse al Fondo di Solidarietà Nazionale. Nei cartelli dei manifestanti si leggevano frasi come “Solo promesse per l’olio italiano nessun interesse”, “Produzione dimezzata, olivicoltura dimenticata”, “Chiudiamo i porti al falso olio italiano”, “Fermiamo la Xylella E’ #disastrocolposo” ma anche “Presidente Conte non dimenticare gli ulivi della tua Puglia” per ricordare le origini del premier italiano.
A colpire la produzione italiana di olio extravergine sono gli effetti più pesanti del cambiamento climatico, spiega uno studio della Coldiretti, che hanno causato lo scorso inverno la distruzione di 25 milioni di ulivi in zone strategiche per l’olivicoltura italiana. Di conseguenza è crollato il raccolto: quest’anno si aggira attorno ai 200 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici per la pianta simbolo della dieta mediterranea.
La situazione più grave in Puglia. dove si realizza la maggioranza dell’olio italiano e si contano 90mila ettari di uliveti senza produzione, un taglio di circa 2/3 del raccolto e un equivalente di 1 milione di giornate lavorative perse. Per la prima volta nella storia – evidenzia la Coldiretti – la produzione spagnola stimata quest’anno in 1,6 miliardi di chili è superiore di oltre sei volte a quella italiana, che potrebbe essere addirittura sorpassata da quella della Grecia e del Marocco.
“Sia con il Ministro che come i Sottosegretari abbiamo avuto risposte importanti per quanto riguarda la Xylella e il fondo di solidarietà. Siamo soddisfatti anche sul sistema controlli e la valorizzazione dei prodotti italiani. ” Così, Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, dopo l’incontro con il Ministro dell’Agricoltura Gianmarco Centinaio.
La mobilitazione a sostegno del piano salva olio – ha sottolineato Prandini in un comunicato – “continua con un confronto serrato con i gruppi parlamentari per sostenere i provvedimenti fino a quanto non saranno assunti ed operativi con responsabilità a livello regionale e nazionale. E’ importante la volontà di inserire il provvedimento – ha sostenuto Prandini – sulle gelate nel prossimo decreto sulle semplificazioni e di presentare il decreto sulla Xylella entro la prossima settimana in conferenza Stato regioni poiché la tempistica è essenziale, affinché le linee programmatiche entrino in vigore in funzione della ripresa vegetativa per consentire i reimpianti, gli innesti e favorire adeguamenti e programmazione delle attività dei frantoi. Inoltre – ha aggiunto Prandini – come è stato fatto per la crisi del latte abbiamo chiesto di attivare l’Ismea per bloccare le situazioni debitorie delle imprese agricole colpite dal gelo e dalla Xylella “
“Il Ministro ha accolto anche la nostra proposta di aprire un tavolo al Ministero della Giustizia per combattere i reati agroalimentari che colpiscono pesantemente la produzione nazionale che va difesa – ha precisato Prandini – anche valorizzando il panel test e aumentando i controlli fatti alla trasformazione e all’importazione e con una maggiore trasparenza dell’indicazione dell’origine in etichetta. In questo contesto ci aspettiamo anche una decisa difesa della produzione italiana in Europa nell’ambito degli interventi di politica agricola in modo che i fondi vadano alle vere imprese olivicole e nei negoziati internazionali dove l’agroalimentare italiano viene troppo spesso usato come moneta di scambio per interessi diversi” ha concluso Prandini .