Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in una nota ha dichiarato che “le voci sulle nostre divisioni interne sono manifestamente smentite dai voti” aggiungendo “Non ho mai minimamente pensato a dimettermi. In primo luogo perché con la premier siamo in perfetta sintonia. Poi perché le critiche, soprattutto quelle espresse in modo scomposto ed eccentrico, sono uno stimolo a proseguire. Ed infine perché la mia risoluzione sulla giustizia è passata con 100 voti contro 50 al Senato, e con la stessa percentuale alla Camera, con una standing ovation anche da una parte dell’opposizione“
Arriva invece una bella gatta da pelare per la commissione verifica titoli del Csm che avrà una serie di gatte da pelare nell’ interpretazione sulla sussistenza dei requisiti che si annuncia difficoltosa a causa della posizione di alcuni membri laici appena eletti dal Parlamento che rischia di mettere in imbarazzo il Pd, per la mancanza di titoli del candidato ( propria espressione) Roberto Romboli. Infatti attuando un’ interpretazione letterale delle regole, l’allievo della toga “rossa” Alessandro Pizzorusso non è più “ordinario” ma è semplicemente un “docente esterno” come si legge sul sito dell’Università di Pisa e quindi non è in possesso dei necessari requisiti, considerato che non è neanche iscritto all’albo degli avvocati per approdare a Palazzo de’ Marescialli !
“Sarà dirimente capire chi farà parte della commissione (per legge due togati e un laico, ndr.) per vedere come andrà a finire“, dice a IL GIORNALE un ex membro togato del Csm. Se a decidere venisse chiamato un neo-consigliere togato di Area o di Magistratura Democratica (Md) probabilmente sarebbe più morbido con Romboli proveniente dalla stessa area politica. Chi scrive che per Romboli vale il precedente di Annibale Marini sbaglia dimostrando di non conoscere di cosa parla, in quanto è vero che venne eletto al Csm anche se era in pensione dall’Università, ma dimentica che rimase “ordinario” in virtù di apposita delibera del Consiglio di Facoltà e soprattutto era anche un avvocato (titolo che manca a Romboli ) . E questo complica – e non di poco – i piani degli schieramenti eletti al Csm, sulla scelta del prossimo vicepresidente