Gli uomini della security sono in tre, la cui presenza seppure discreta è piuttosto visibile e riconoscibile. Lavorano al piano terra del Policlinico Gemelli e presidiano il corridoio del ‘Comprehensive Cancer Center’ da cui si accede alle scale e all’ascensore che portano al decimo piano nel settore ‘Solventi 1′ dove dallo scorso 14 febbraio è ricoverato Papa Francesco Bergoglio. Un lavoro da svolgere con professionalità e discrezione per evitare che il quotidiano passaggio di pazienti possa subire interruzioni o problemi di qualsiasi genere. E finora tutto è andato bene, nonostante gli squallidi personaggi definiti “complottisti”.

Dopo 26 giorni di ricovero, nessuna immagine né messaggio (ad eccezione di un sofferente vocale in spagnolo dedicato ai fedeli) da parte del Santo Padre più mediatico di sempre ha scatenato i cultori delle teorie del complotto di casa nostra: “Non ve lo dicono, ma Papa Francesco è morto da giorni. Stanno aspettando che tutto si calmi per darci la notizia della sua morte”.
Questi squallidi individui non sono soltanto persone disturbate e megalomani, ma anche stalker (qualcuno di loro è stato anche denunciato) e furbastri che sopravvivono con i proventi delle pubblicità automatiche del web, legate ai click e alle interazioni. Utilizzano nomi bizzarri e di fantasia ed alimentano con i loro video e i loro post sui social e sul web una parte del sottomondo che trova terreno fertile in una situazione delicata come quella che sta attraversando il Pontefice. Due giorni fa sono venuti al Gemelli per comprovare le loro teorie farneticanti, ma hanno sbagliato reparto filmandosi e fotografandosi laddove il Papa non è mai stato.

“Non c’è nessuna scorta, nessuna sicurezza. Non sarei mai riuscito ad accedere fino a qua qualora ci fosse stato Papa Francesco. Sarebbe stato pieno di sorveglianza”, hanno raccontato ai loro follower, ignari del fatto che in realtà avevano sbagliato luogo. Infatti non sono mai stati nel reparto o nel corridoio giusto, limitandosi a realizzare videomessaggi da altri luoghi del Policlinico Gemelli. In realtà delle squallide “fake news”.
La security ha spiegato che questi squallidi individui in realtà non hanno dato fastidio, anche se hanno fatto parlare di loro per i filmati e post complottisti. “Sono un po’ ‘flashati‘ – raccontano gli addetti alla sicurezza – ma si sono limitati a fare i loro video e le foto altrove. Noi certo non possiamo impedirgli di dire quello che vogliono. Noi ci limitiamo a controllare che non ci siano problemi al Santo Padre, pronti eventualmente a intervenire con la massima fermezza”.

La security assicura che tutto è sotto controllo, nessun youtuber è mai arrivato al decimo piano . “Non ci sono stati mai problemi neppure con questi personaggi. In realtà non li abbiamo mai visti da queste parti”, spiegano e confermano che i “complottisti” a caccia di protagonismo hanno completamente sbagliato luogo. Come qualcuno, in realtà, aveva già fatto notare a chi aveva pubblicato un video in cui raccontava ai propri follwer: “Sono al decimo piano, voglio sapere se il Papa è morto o vivo. Ma il Papa dove sta?”. La risposta in realtà era molto facile: in un altro reparto.