ROMA – Ancora una volta ci tocca fare chiarezza per confutare le ideologie “sinistrorse” di qualche magistrato affidate ad uno dei soliti giornalisti “ventriloqui” che fanno la fila dietro la sua porta nel corridoio della Procura tarantina.
E per farla vi pubblichiamo in esclusiva il documento integrale trasmesso dalla Procura di Taranto alla Commissione Industria e Lavoro del Senato. Probabilmente chi scriveva altre cose sotto la consueta “dettatura” non ha capito neanche cosa scriveva.
Il procuratore capo Capristo, contrariamente a quanto qualcuno vorrebbe far credere, ha chiarito la posizione della procura tarantina: “Le condotte poste in essere in attuazione del Piano di cui al periodo precedente non possono dare luogo a responsabilità penale o amministrativa del Commissario Straordinario, dell’affittuario o acquirente e dei soggetti da questi funzionalmente delegati, in quanto costituiscono adempimento delle migliori regole preventive in materia ambientale, di tutela della salute e dell’incolumità pubblica e di sicurezza sul lavoro”.
Procura Taranto_ILVABasta saper leggere il documento e soffermarsi su alcuni capoversi della lettera che il procuratore capo Capristo (e non il suo aggiunto Carbone) ha inviato al Senato: “Sicuramente corretta appare la modifica di cui al primo periodo del comma 6 ...”, “Consequenziale ed appropriata risulta poi l’introduzione al secondo periodo…..“, “Con riferimento alle modifiche introdotte nel terzo periodo è certamente utile, in armonia con quanto indicato nel secondo periodo, la specificazione chiara delle condotte coperte da esonero da responsabilità…. “, “Utile appare poi la disposizione che delimita temporalmente l’operatività dell’esonero da responsabilità per l’affittuario o acquirente….“, “In ultimo, decisamente da condividere risulta l’aggiunta del periodo “In ogni caso, resta ferma la responsabilità in sede penale, civile e amministrativa derivante dalla violazione delle norme poste a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori….”
Il procuratore Capristo conclude il suo parere scrivendo ” In conclusione seppure risultano apprezzabili ed efficaci gli sforzi tesi a delimitare meglio l’ambito di operatività dell’esonero da responsabilità penale e amministrativa per i gestori dello stabilimento e loro delegati, desta qualche dubbio l’eliminazione di un termine breve per l’operatività della scriminante a favore di plurimi termini abbastanza ampi, e con un termine finale del 23.08.2023 assolutamente eccessivo” che dimostra il rispetto della Procura per la salute dei tarantini, e sopratutto per il rispetto della Legge da parte di Arcelor Mittal.
L’informazione cari lettori per quanto ci riguarda è fatta di verifiche, di documenti, che spetta al lettore leggere ed interpretare non ai soliti ventriloqui e pennivendoli, pronti solo a soddisfare manie di protagonismo di qualcuno, o aiutare il proprio giornale a vendere qualche copia in più.