Lorenzo è morto a cinque anni di tumore a Taranto. E’ stato il padre ad annunciarlo su Facebook, ricevendo sulla sua bacheca centinaia di messaggi di cordoglio. Era diventato il simbolo delle famiglie che nella città jonica avvelenata dall’inquinamento si battono per la salute dei propri figli. Il papà, Mauro, due anni fa partecipò a una manifestazione mostrando la foto di Lorenzo intubato. L’uomo salì sul palco e raccontò il dramma che stava vivendo. Disse: “Certo, nessuno è in grado di dimostrare il nesso di causalità tra il tumore di Lorenzo e i fumi dell’ Ilva, ma la mia famiglia lavorava lì e i miei nonni, mia mamma sono morti di tumore. Mio suocero anche era all’ Ilva e mia moglie, durante la gravidanza, lavorava nel quartiere Tamburi. E tutti sappiamo che da quei camini non esce acqua di colonia, ma gas in grado di modificare il dna e provocare errori genetici come quello di mio figlio“. Ieri sera, l’uomo sui social ha annunciato la morte del figlio con queste parole “Cari amici volevo avvisarvi che Lorenzino ci ha fatto uno scherzetto… ha voluto diventare un angioletto…” .
Vola sereno in Paradiso, piccolo angelo. Almeno hai finito di soffrire.