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22 Novembre 2024 15:13

Il premier Meloni porta il saluto dell’Italia ai nostri militari all’estero: “L’Iraq è un Paese amico”.

Quella del premier è solo una delle missioni che sono state organizzate in questi giorni, che oltre a lei vedono impegnati anche diversi altri ministri , partiti per omaggiare i soldati lontani da casa

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata in Iraq per portare il saluto delle istituzioni e della presidenza del Consiglio ai militari impegnati nelle missioni all’estero anche sotto Natale, e questa mattina subito dopo l’alba e si è immediatamente recata a far visita, portando saluti di Natale all’ ambasciatore Maurizio Greganti , al personale dell’Ambasciata d’Italia ed ai militari del 1° reggimento Tuscania e del 13° reggimento Friuli Venezia Giulia dell’Arma dei Carabinieri.

Successivamente, il presidente del Consiglio ha incontrato il personale del contingente militare italiano presente nella Base militare Union 3, dove hanno sede i comandi della missione Nato in Iraq (Nmi) e della Coalizione internazionale anti-Daesh (Oir). Ad accoglierla è stato il generale Giovanni Maria Iannucci, comandante della missione.

Quella del premier è solo una delle missioni che sono state organizzate in questi giorni, che oltre a lei vedono impegnati anche diversi altri ministri , partiti per omaggiare i soldati lontani da casa. “Sono davvero molto lieta di essere oggi qui in Iraq in quello che rappresenta la mia prima missione bilaterale fuori dall’Europa. L’Iraq è un Paese amico che ha dimostrato ancora una volta di credere nella democrazia con la recente formazione del governo“, ha detto il premier al suo arrivo.

Al suo arrivo, il presidente del Consiglio è stato accolto dal premier Mohammed Shia Al Sudani. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa irachena “Shafaq News“, i temi al centro dell’incontro tra Meloni e Al Sudani sono stati la cooperazione tra Italia e Iraq nei settori dell’agricoltura, sanità e l’aumento degli scambi economici e commerciali.

“Un Iraq forte è una condizione per la prosperità in Medio Oriente”, ha affermato Giorgia Meloni durante il colloquio con il premier iracheno a Baghdad, facendo notare come, “il fatto che il governo iracheno consideri il 25 dicembre come una festa ufficiale è un segno di rispetto per la comunità cristiana. Lo considero un importante segnale di grande rispetto della libertà religiosa e di rispetto per i Cristiani presenti nel paese. Ringrazio sentitamente il Primo Ministro della Repubblica dell’Iraq, Mohammed Shia al-Sudani per questa scelta”, ha sottolineato il premier.

Da parte sua il premier iracheno Mohammed Shia Al Sudani ha espresso il suo apprezzamento per il ruolo italiano all’interno della Coalizione internazionale per la lotta contro lo Stato islamico, sottolineando l’aspirazione dell’Iraq ad attivare percorsi di partnership e investimento con l’Italia e tutti i Paesi dell’Unione europea. “L’Iraq è una Nazione che ha compiuto importanti passi avanti sul piano della sicurezza e della stabilità politica e che dal nostro punto di vista può guardare con ottimismo alla ricostruzione” ha detto Meloni ad al-Sudani, “L’Italia è da sempre in prima linea nel sostenere l’Iraq a 360 gradi. Lo facciamo anche nel quadro della Coalizione Anti Daesh: perche’ non vi può essere stabilità e prosperità in Medio Oriente senza un Iraq forte. L’Italia è stata sempre al fianco dell’Iraq nella sua rinascita”.

“Le nostre relazioni bilaterali sono intense e hanno radici profonde. Collaboriamo dal punto di vista energetico, industriale e culturale. Dobbiamo ora fare di più e rafforzare il nostro partenariato. Il 2023 deve rappresentare l’anno della svolta delle nostre relazioni bilaterali”, ha notato il premier italiano, “Sono davvero molto lieta di essere oggi qui in Iraq in quello che rappresenta la mia prima missione bilaterale fuori dall’Europa. L’Iraq è un Paese amico che ha dimostrato ancora una volta di credere nella democrazia con la recente formazione del Governo“.

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