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24 Novembre 2024 11:10

Il presidente dell’ Ucraina Zelensky accolto dal premier Meloni a Palazzo Chigi

Un caloroso abbraccio e una stretta di mano tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al suo arrivo a palazzo Chigi. IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

Nel cortile di Palazzo Chigi il picchetto d’onore ha accolto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il che è stato accolto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ricevendo gli onori militari dalla brigata Granatieri di Sardegna e dai Lancieri di Montebello. Lui in felpa nera e pantaloni verde militare, lei con un rigoroso tailleur nero pantalone e capelli legati in una coda di cavallo. Non sono stati eseguiti gli inni nazionali, in quanto già suonati all’arrivo di Zelensky al Quirinale.

Un caloroso abbraccio e una stretta di mano tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al suo arrivo a palazzo Chigi. A breve comincerà il pranzo di lavoro, a seguire le dichiarazioni alla stampa.

Sul portone della sede della Presidenza del Consiglio, secondo il protocollo, sventolano la bandiera dell’Unione europea, al centro il tricolore italiano e poi quella dell’Ucraina. Da quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sarà l’occasione per ribadire il fermo sostegno dell’Italia all’Ucraina a 360 gradi, alla sua integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza di Kiev e la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino impegnato a difendere i valori condivisi di libertà e di democrazia messi a repentaglio dalla guerra di invasione russa.

“L’Italia sin dall’inizio è stata in prima linea per l’attribuzione all’Ucraina dello status di candidato all’Unione Europea, e continuerà ad assicurare il suo appoggio per facilitare la progressiva integrazione di Kiev che sta combattendo per la difesa dei valori europei di libertà e di democrazia ed è un avamposto della sicurezza del Continente europe”. Lo ha assicurato, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante il loro incontro a Palazzo Chigi.

“L’Italia è dalla parte giusta in questa guerra

“A Roma ho incontrato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Sono grato per la posizione coerente sul sostegno all’Ucraina. Apprezziamo l’assistenza importante militare che dà al nostro Paese la capacità di resistere all’aggressione russa. La chiave del nostro successo sul campo di battaglia è la ricezione tempestiva dell’assistenza necessaria. L’Italia era e è dalla parte giusta, dalla parte della verità in questa guerra. Ci stiamo muovendo nella direzione della vittoria. La vittoria è significa la pace per il nostro Stato”. Così Volodymyr Zelensky in un messaggio su Telegram in ucraino e in italiano.

Il presidente del Consiglio Meloni e il presidente ucraino Zelensky nel corso dell’incontro a palazzo Chigi hanno avuto – da quanto si apprende – uno scambio anche sulle gravi conseguenze sulla scena globale delle già critiche prospettive di sicurezza alimentare causate dalla guerra. L’Italia – ribadirà la premier Meloni – sostiene pienamente le iniziative internazionali volte a facilitare l’esportazione di grano e di prodotti agricoli, come il rinnovo dell’Accordo sul grano del Mar Nero che essenziale venga rispettato e rinnovato oltre il 18 maggio.

Zelensky alle due del pomeriggio è a colloquio con la premier Meloni che si svolge in inglese, a cui ha fatto seguito la colazione di lavoro con le rispettive delegazioni. Quella italiana composta dal ministro degli esteri Antonio Tajani , del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari l’ambasciatore e consigliere diplomatico della prendere Francesco Taló e l’ambasciatore italiano a Kiev Francesco Zazo. Al termine, nella sala dei Galeoni, le dichiarazioni congiunte dei due presidenti, al momento (per scelta degli staff) senza domande dei giornalisti.

“In questa guerra l’Italia è stata e rimane dalla parte giusta, dalla parte della verità. Stiamo andando verso la vittoria. Perché vittoria significa anche pace per il nostro Paese. Sono certo che la società italiana condivide pienamente il nostro atteggiamento, la nostra giusta lotta contro la guerra non provocata della Russia”. ha dichiarato con una nota il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante la sua visita a Roma.

Al termine della colazione di lavoro, e prima di raggiungere il Vaticano il premier Zelensky, accanto alla nostra premier Giorgia Meloni, ha incontrato i giornalisti. “Mosca fermi le sue truppe“, è l’appello della nostra premier. L’Italia continuerà a fornire sostegno, anche militare, perché l’Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida. Questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna posizione di resa». Il nostro Paese, ha sottolineato, “ha dimostrato con i fatti il suo sostegno all’integrità dell’Ucraina, vittima di una brutale e ingiusta aggressione della Federazione Russa, e così vuole continuare a fare“. “Alla pace – ha aggiunto GIorgia Meloni si arriverà solo se e quando la Russia cesserà le ostilità. Siamo favorevoli a una soluzione diplomatica del conflitto, sosteniamo la formula in 10 punti del presidente Zelensky, e riconosciamo le legittime aspirazione europee dell’Ucraina, avamposto della sicurezza dell’intero continente europeo“.

“Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di essere in questo bellissimo Stato con una grande storia, sono qui per stringerle la mano e ringraziare per aver dato rifugio ai cittadini ucraini, non lo dimenticherò mai”. ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni. Il presidente Ucraino ha ringraziato anche “per la bandiera ucraina che ho visto per le strade oggi a Roma attraversando la città“, ha ricordato che proprio in queste ultime ore “in appena 7 ore dalla mezzanotte abbiamo abbattuto 17 droni iraniani che usano per distruggere le nostre infrastrutture”, che “200 mila bambini sono stati portati via dall’Ucraina», e «ci aspettiamo molto dal vertice Nato di luglio“.

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