di Silvia Signore
“Il pluralismo alimenta democrazia e libertà, ed è compito della Repubblica sostenere le iniziative editoriali”. E’ quanto ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato all’Uspi – l’Unione Stampa Periodica Italiana ( a cui aderisce il nostro giornale online) che compie 70 anni.
“Il 70° anniversario della costituzione dell’Unione Stampa Periodica Italiana rappresenta un traguardo importante per una associazione alla quale aderiscono oltre mille testate edite da medie e piccole imprese e da enti e realtà no-profit, espressione di una dimensione che vede nei media locali e specializzati una risorsa vitale e un presidio irrinunciabile del sistema dell’informazione”, si legge nel testo inviato al segretario generale dell’ USPI, Francesco Saverio Vetere.
“Il pluralismo che alimenta la vita democratica e le libertà degli italiani, garantito dalla Carta Costituzionale è arricchito dalla presenza di un numero significativo di voci indipendenti che offrono ai cittadini la possibilità di soddisfare il diritto fondamentale di essere informati”, ha proseguito Mattarella: “è certamente compito della Repubblica sostenere le iniziative editoriali che si caratterizzano in questo senso, a partire dalla garanzia di parità delle condizioni di impresa e accesso al mercato”.
“Ai giornalisti, – aggiunge il Capo dello Stato – , testimoni e certificatori della corrispondenza tra i fatti e la loro rappresentazione, agli editori e ai soggetti chiamati a dare il massimo impegno nel dispiegamento dei principi sanciti nel nostro Patto fondativo, viene affidata una grande responsabilità, tanto più in una stagione di rilevanti trasformazioni che mutano radicalmente il panorama delle fonti e pongono in discussione la loro affidabilità, questione opportunamente affrontata anche in sede di Unione Europea”.
Mattarella ha anche affermato che “nel mondo libero, l’esercizio della democrazia si basa anzitutto sulla responsabilità di ogni protagonista dell’informazione nel saper distinguere i fatti dalle opinioni, nella libertà di accesso a un sistema di diffusione sempre più articolato. Si tratta di un tema di particolare delicatezza che non trova limite, criterio e misura nella semplice moltitudine ed eterogeneità dei contenuti propalati dalle piattaforme. La autenticità dell’informazione è affidata, dalle leggi, alla professionalità e deontologia di ciascun giornalista”.
“Sarebbe fuorviante e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali, ha ammonito, immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi”, ha concluso il Capo dello Stato.