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16 Luglio 2024 04:43
16 Luglio 2024 04:43

Il Servizio Segreto Usa finisce sulla graticola

L'attentatore si trovava a 150 metri di distanza dal suo bersaglio. Le falle nel sistema di protezione di Donald Trump analizzate da esperti

L’interrogativo è nella testa e sulla bocca di tutti ed in tutto il mondo: com’è potuto succedere? E se lo stanno chiedendo anche nelle stanze di Washington i responsabili – a vari livelli – della sicurezza delle più alte personalità americane, a cominciare dal presidente in carica e dai suoi predecessori.

Se lo chiedono soprattutto negli uffici del Lincoln Memorial i vertici del Servizio Segreto, responsabili della sicurezza degli inquilini presenti e passati (persino futuri, visto che vegliano anche sui candidati) della Casa Bianca. Gli interrogativi si concentrano sull’ampiezza del perimetro stabilito dai servizi di sicurezza. L’agenzia, prima diffusa in varie sedi a Washington, si concentra nel quartier generale del Secret Service Memorial ma un ufficio si trova nel World Trade Center di New York e nell’attentato dell’11 settembre 2001 muore l’agente speciale Craig J.Miller. Nel 2003 il passaggio al dipartimento della Sicurezza Interna e gli agenti cominciano a specializzarsi anche nel contrasto ai crimini elettronici. Nel 2013 l’agenzia viene affidata alla direzione di una donna, Julia A. Pierson. Anche adesso c’è una donna al comando, Kimberly Cheatle che dispone di oltre 7800 agenti speciali.

U.S. Secret Service – La scorta ai presidenti USA

Mentre il mondo dei “servizi” studia attentamente i dettagli degli eventi di ieri, è stato stabilito che l’uomo armato si trovava sul tetto di un edificio vicino, a circa 150 metri da Donald Trump. “Questa è la cosa più sorprendente per me: che un ragazzo sia riuscito a salire su un tetto e sparare a un ex presidente“, ha dichiarato Richard Goldinger, procuratore distrettuale della contea di Butler, nello Stato della Pennsylvania, “Avevamo forze dell’ordine in quell’edificio, il che rende ancora più sorprendente il fatto che sia riuscito ad arrivare lassù”, ha detto a Msnbc.

Richard Painter, funzionario della Casa Bianca sotto George W. Bush e ora professore di diritto presso l’Università del Minnesota, ha chiesto “un’indagine dettagliata su questo grave fallimento della sicurezza“. “Se c’è un tetto a portata di tiro di un presidente o di un candidato alla presidenza, sono i servizi segreti a dover essere su quel tetto. Hanno mai sentito parlare del Texas Book Depository?” ha aggiunto, in riferimento all’edificio da dove Lee Harvey Oswald sparò a John F. Kennedy nel 1963 “Ci hanno detto che l’assassino era fuori dal perimetro dei servizi segreti. Che razza di perimetro è quello? Sappiamo che qualsiasi pazzo può facilmente comprare un fucile ad alta potenza negli Stati Uniti. Il perimetro deve essere a perdita d’occhio“.

Il presidente della Camera repubblicana Mike Johnson ha detto di aver chiamato il segretario per la sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas per “fargli alcune domande mirate” sull’attentato. “La prima è: sono stati utilizzati droni nelle vicinanze? Voglio dire, sarebbe ovvio. Potresti individuare qualcuno su un tetto”, ha detto a NBC News.

In un video diffuso venerdì, i servizi segreti si vantavano delle loro capacità tecnologiche, sottolineando che al recente vertice Nato a Washington hanno “presentato con orgoglio il nuovo membro della sua squadra di sicurezza, un cane robot all’avanguardia chiamato ASTRO”. Le critiche, tuttavia, sono concentrate sui potenziali errori umani.

Testimoni hanno raccontato ai media di aver riferito ai servizi di sicurezza di aver visto un uomo armato sul tetto, ma di non aver essere stati ascoltati. Un ex agente dei servizi segreti, Paul Eckloff, ha difeso la squadra di sicurezza, insistendo sul delicato equilibrio necessario tra le esigenze di protezione dei personaggi pubblici e di consentire che la campagna elettorale si svolga senza ostacoli.

È importante che le persone capiscano che finché non si rivela una minaccia, per un tiratore scelto un uomo su un tetto a 200 metri di distanza non è altro che un uomo su un tetto“, ha detto Eckloff a ABC News, “Se avesse eliminato un civile innocente che stava cercando di ottenere un punto di osservazione migliore su Trump, in questo momento avremmo una conversazione molto diversa“.

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