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22 Luglio 2024 18:01
22 Luglio 2024 18:01

Il silenzio imbarazzante della sinistra, sindacati compresi, sulle tangenti del Qatar

L’arresto di Panzeri, ex eurodeputato di Pd e Articolo Uno mette in crisi i partiti della sinistra. L’affondo della Lega: “Siete ipocriti” , chiede una commissione d'inchiesta all'Europarlamento . Durissimo il commento del vicepremier Matteo Salvini: "Sul Pd accuse sconvolgenti. Si convochi subito il Copasir".

L’arresto di Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato di Pd e Articolo 1 per tre mandati consecutivi e ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali quello di presidente della sottocommissione dei Diritti umani, oggi accusato di corruzione, riciclaggio e associazione per delinquere, scuote il partito di Roberto Speranza. A fine giornata, il silenzio di Articolo Uno è imbarazzante, come quello del suo segretario che tace, esattamente come fanno anche Pier Luigi Bersani e Sergio Cofferati che parlano sempre di tutto e di tutti. L’ex ministra Federica Mogherini si dimette dalla Ong di Panzeri, la Fight Impunity, seguita dall’intero board. Eppure anche prima degli arresti, di ombre sulla Ong per il suo appoggio al governo del Qatar ne erano emerse. Ma ora Panzeri viene ufficialmente accusato di avere utilizzato “metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi”.  Tutti zitti ed allineati a sinistra, ad eccezione di Arturo Scotto, che parla chiaro: “Il Qatar è un Paese dove i diritti umani non sono rispettati. Prima ancora che sul piano giudiziario – dice il coordinatore di Articolo Uno – il punto è politico. Noi siamo con i lavoratori, non con gli emiri miliardari“.

Antonio Panzeri, l’ex eurodeputato di Pd e Articolo 1

Panzeri viene definito da Luca Fazzo oggi sul quotidiano Il Giornale, “Una specie di Soumahoro in giacca e cravatta, un alfiere dei diritti dei poveri che garantiva a sé e alla famiglia un invidiabile tenore di vita. Nelle carte delle indagini della magistratura belga su Antonio Panzeri, ex leader della Cgil milanese e già eurodeputato del Pd, emergono col passare delle ore dettagli sempre più sconcertanti. Se i meccanismi attraverso i quali Panzeri conquistava adesioni a Bruxelles agli interessi del regime del Qatar e – si scopre ieri – anche del Marocco rimangono ancora un po’ indefiniti, a emergere con chiarezza disarmante sono i benefit che l’esponente piddino ritagliava per sé dall’attività di Fight Impunity, la Ong con sede nel centro della capitale belga, protagonista di nobili battaglie – dal caso Regeni ai morti sul lavoro – ma anche sponsor prezzolata degli interessi del regime di Doha, a partire dai Mondiali di calcio

Accuse simili a quelle mosse alla Ong Fight Community vengono contestate anche a un’altra Ong , la No Peace without Justice fondata da Emma Bonino, e gestita da un italiano ma operante da Bruxelles, con sede allo stesso indirizzo (i casi della vita…) della Figh Impunity e stesso programma di lotta alle ingiustizia su scala globale. Il suo segretario generale Niccolò Figà Talamanca, secondo alcune agenzie, sarebbe stato arrestato.

l’ ex ministro del lavoro Andrea Orlando

Nel Pd latita la voglia di commentare. Sbotta Andrea Orlando su Twitter: “Diciamola tutta, garantismo a parte, se fosse vera anche la metà dell’affaire Qatar-Europarlamento, saremmo già allo schifo assoluto. Scambiare i diritti fondamentali dei lavoratori con soldi e regali dei signori feudali del Qatar è tradimento totale dei valori democratici“. L’ex-ministro della giustizia prima e del lavoro poi Andrea Orlando dimentica però di essere stato firmatario, nel 2016, della convenzione che affida proprio agli imam dell’Ucoii il compito di prevenire la penetrazione nelle carceri dell’Islam radicale. Una mossa che equivale a mettere la volpe nel pollaio.

Un ex collega di Panzeri all’Europarlamento, parla di lui r lo descrive come un uomo potente: “Tra i 10-15 deputati che contavano davvero. Aveva rapporti fortissimi con l’Africa, stava più lì che a Bruxelles. Soprattutto il Maghreb: in Marocco e Tunisia era di casa. Le pareti del suo ufficio erano piene di foto con re e principi”. Chi ha condiviso gli anni di Bruxelles con Panzeri ne parla dietro anonimato come di “un parlamentare potente, non uno sprovveduto“. Un politico mai sopra le righe: “Un taccagno esagerato, non buttava soldi, né per vestiti né per locali”.

Lo ricordano amico di Gianni Pittella e Andrea Cozzolino (per il quale lavora adesso il suo ex-assistente arrestato Francesco Giorgi) . Parlano di un rapporto che si è molto affievolito negli anni con Massimo D’Alema anche perche “Antonio non ha bisogno di una casacca per girare, ha la sua. Non è “dalemiano”, è sempre stato un “panzeriano“.

L’idillio ideologico-finanziario che lega il Pd italiano e la sinistra europea all’Islam della Fratellanza Musulmana sovvenzionato dal “grande fratello” del Qatar dura da oltre un decennio. E l’Italia ne rappresenta, grazie ai governi Pd, una delle culle più accoglienti. Per scoprirlo basta sostituire al nome di Fratellanza Musulmana e Qatar la sigla del loro referente nostrano ovvero quell’Ucoii, Unione delle comunità islamiche in Italia, che – pur rappresentando un’ala minoritaria e non proprio moderata dell’Islam italiano – ne è diventato grazie a governi e amministratori del Pd la voce più ascoltata e autorevole.

Il Qatar da sempre accoglie e protegge la diaspora della Fratellanza Musulmana, un movimento integralista giudicato sovversivo e pericoloso da molti paesi arabi e islamici. Un giudizio non proprio campato in aria visto che tra le fila della Fratellanza sono cresciuti i leader di Hamas prima e di Al Qaida poi. A Doha, invece, è vissuto in esilio, fino alla morte sopraggiunta lo scorso settembre, Yusouf Al Qaradawi, il predicatore simbolo della Fratellanza Musulmana autore di una fatwa in cui pronosticava “la riconquista di Roma attraverso la predicazione e le idee“. Predicazione e idee destinate a far assai poca strada senza i soldi riversati in Italia ed Europa da Doha e dai suoi prestanome.

Sumaya Abdel Qader, consigliera comunale del Pd a Milano

In Italia grazie alle “disattenzioni” (soltanto ?) dei governi Pd sono arrivati dopo il 2013, circa 25 milioni di euro della «Qatar Charity» con cui l’Ucoii conta di realizzare 45 progetti per la costruzione di moschee, luoghi di preghiera e centri culturali islamici. Il tutto mentre Al Qaradawi suggerisce di destinare qualche piccolo contributo anche al Caim, il Coordinamento Associazioni Islamiche di Milano, Monza e Brianza. Un’intuizione a dir poco lungimirante visto che subito dopo il sindaco di Milano Giuseppe Sala fa eleggere nelle liste Pd e accoglie in Consiglio comunale la militante islamica Sumaya Abdel Qader.  Una militante orgogliosamente velata formatasi, guarda caso, tra le fila del Forum Europeo delle Donne Musulmane, braccio operativo della Fratellanza Musulmana a Bruxelles. Una mossa che alla luce delle attuali cronache la dice lunga sui rapporti intessuti dal Pd con l’Ucoii e i suoi referenti internazionali.

Gli imam dell’Ucoii sono i principali propagatori del verbo integralista propugnato dalla Fratellanza Musulmana. Ma il “pollaio” italiano è ben più ampio del ristretto universo carcerario. E lo dimostra la Firma del «Patto nazionale sull’Islam» con cui l’Ucoii è diventato nel 2017 un interlocutore ufficiale dei nostri governi. Mentre l’accusa di «islamofobia» diventa l’anatema con cui tacitare qualsiasi critica al diffondersi di un islam radicale garantito dal denaro distribuito all’Ucoii e agli spregiudicati esponenti di un pensiero progressista modellato sul verbo di Doha.

Il destino vuole che l’arresto di Panzeri coincida incredibilmente con le attività che Massimo D’Alema in questi giorni sta portando avanti come consulente privato . L’ex premier, uno dei leader della sinistra italiana, sarebbe l’intermediario tra il governo italiano e un gruppo di investitori del Qatar pronti a rilevare la raffineria della russa Lukoil a Priolo. Una coincidenza che porta Giuseppe Provenzano , vicesegretario del Pd, a fare una pubblica critica amara: “A proposito di Qatar, una nota a margine. Non c’entra con la vicenda a dir poco orribile dell’Europarlamento, ma vedere ex leader della sinistra fare i lobbisti in grandi affari internazionali non è solo triste, dice molto sul perché le persone non si fidano, non ci credono più“.

Tutti a sinistra corrono a disconoscere Panzeri. Articolo Uno lo ha sospeso ed in una nota esprimesconcerto per quanto sta emergendo» in «una vicenda del tutto incompatibile con la sua storia e il suo impegno politico“. Arturo Scotto sostiene che l’ex eurodeputato “da tempo non ricopre ruoli operativi” e che quella di sospenderlo è “una decisione a tutela della nostra organizzazione politica“. L’ufficio dell’eurodeputato socialista belga (di origini italiane) Marc Tarabella è stato sigillato: nel 2014 aveva dato a Salvini del “fannullone“. Adesso il centrodestra, chiaramente, attacca, e la Lega per voce di Susanna Ceccardi parla di “vergognosa ipocrisia della sinistra” e chiede una commissione d’inchiesta all’Europarlamento . Durissimo il commento del vicepremier Matteo Salvini: “Sul Pd accuse sconvolgenti. Si convochi subito il Copasir”

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