ROMA – Con una comunicazione al segretario generale del Comune di Taranto, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha dimostrato di non avere alcuna dignità politica e rispetto per il voto, ritirando le dimissioni, dopo aver ri-acquistato il voto del consigliere comunale Gina Lupo un’esperta… di fiducia e sfiducia a fasi alterne, con cambi di casa, pressochè in tutta la sua attività pseudo-politica.
Un rientro in carica privo di dignità seguito da una comunicazione altrettanto ridicola e squallida in quanto Melucci non tiene minimamente conto del fallimento personale e politico di una maggioranza che sembra più un'”Armata Brancaleone”, guidata da un Sindaco, che abbandonando la propria poltrona di fatto sarebbe diventato un “disoccupato”, essendo privo di alcuna attività societaria, commerciale, come risulta dai registi delle Camere di commercio italiane.
Così scrive Melucci: “Nei colloqui degli ultimi giorni ho potuto appurare con soddisfazione che, intorno ad una aggiornata piattaforma programmatica e post ideologica, torna a vivere una maggioranza coesa che al di là della forma ora si arricchisce di contributi che superano le mere sottoscrizioni e raccontano più dei freddi numeri.
Abbiamo tutti il dovere di ricercare una maggiore stabilità amministrativa, di ampliare la partecipazione alle scelte strategiche di questa epoca, di assicurare un ordinato sviluppo alla città, di continuare a rinvigorire l’immagine di Taranto, contenendo le pressioni esterne a questo territorio. E in questa direzione proseguirà il mio lavoro.
Riparto con la convinzione che, anche con il supporto di quei consiglieri con i quali in questa fase si è avviato un proficuo e responsabile dialogo, senza filtri e senza secondi fini, finalizzeremo presto i tanti progetti per la città e ci faremo apprezzare sempre di più dai tarantini. Ritiro oggi le mie dimissioni“
Sarà divertente vedere nel prossimo consiglio comunale per chi voterà il consigliere comunale Ciraci, la cui moglie ambisce a diventare vigile urbano partecipando all’ultimo concorso (per il quale ha fatto anche ricorso contro la commissione !) , avendo sviluppato pressochè tutta la sua vita politica nel movimento AT6 di Giancarlo Cito, e paracadutatosi alle ultime elezioni nelle file di Forza Italia. Il Pd dovrà spiegare che differenza c’è fra i fratelli Cito e Ciraci, anche se questi signori pur di mantenere una poltrona ed un indennità-stipendio di consigliere comunale, farebbero patti anche con il diavolo. Non è politica. E’ monnezza a cielo aperto
L’editoriale del nostro Direttore trasmesso ieri in diretta sui nostri canali socialmedia:
Melucci in un comunicato scrive: “Ritiro oggi le mie dimissioni, dimissioni che non avevano alcunché di tattico, perciò credo abbiano fatto interrogare a dovere le istituzioni locali ed i gruppi politici. Anche perché, dinnanzi ad un nuovo venir meno della lealtà e del rispetto di ciò che i cittadini hanno stabilito nelle urne del giugno 2017, non ci sarebbe una seconda opportunità. Ringrazio i cittadini tutti per avermi testimoniato tanto calore in queste ultime settimane, è per loro e solo per loro che riprendo il timone“.
Questi i commenti più significativi apparsi sui socialmedia sulle dimissioni ritirate da Melucci: