di Antonello de Gennaro
Dopo aver azzerato l’ennesima giunta da lui nominata pochi mesi fa dopo l’ultimo rimpasto il sindaco di Taranto Ippazio Stefano ha convocato ieri mattina una conferenza stampa a Palazzo di Città per illustrare ai giornalisti la propria posizione politica e resettare l’ ipotesi di dimissioni apparsa sui soliti giornali disinformati. “Voglio ristabilire la verità precisando che non mi dimetterò. I consiglieri comunali mi chiedono di continuare il mio operato e restare qui, al servizio della città. Le votazioni sono ancora lontane (in realtà mancano soli 5 mesi n.d.r. ) e lavoreremo fino all’ultimo giorno”.
Puntuali le critiche del movimento Liberdem, ispirato dall’ex-segretario provinciale del Pd di Taranto Walter Musillo ( a destra nella foto) il quale con una nota non lesina critiche al sindaco: ” La barzelletta dell’azzeramento della giunta è vecchia, consumata, ripetuta troppe volte. Non è più possibile fare finta di ridere per compiacere il “mattacchione”. L’ultima farsa poi davvero oltrepassa ogni limite: il tentativo malizioso di apparire trasparente rispetto alla designazione degli scrutatori è patetico per diverse ragioni. In primo luogo – continua la nota di Liberdem – il Sindaco dovrebbe spiegare ai tarantini e agli iscritti all’albo come mai in dieci anni non ha mai posto il problema al consiglio comunale, assecondando un metodo torbido dove ognuno, nessuno escluso, si assicurava l’indicazione dei propri favoriti per la quota che gli spettava. Ovviamente tutti coperti da una norma che lascia assoluta autonomia di scelta alla commissione elettorale. In secondo luogo, il rigurgito di trasparenza da parte del Sindaco avviene proprio in concomitanza con il termine ultimo per la nomina degli scrutatori. Forse, se seriamente intenzionato e sinceramente pentito di tale andazzo decennale, avrebbe dovuto sollevare la questione qualche settimana prima.
Il Sindaco ha dichiarato inoltre che il Comune di Taranto (a suo dire) è uscito fuori dal dissesto “manca solo la risposta del Governo”, peccato però che al momento sulla sua gestione esiste una relazione negativa sugli ispettori del Ministero dell’ Economia e Finanze e che il Ministero dell’ Interno non abbia ad oggi mai formalizzato, dopo circa 10 anni, quanto sostiene Stefàno, il quale ha promesso di continuare a lavorare “per il bene dei miei cittadini. E non lo faccio per mettere stellette e medaglie al petto” annunciando in esclusiva al Corriere del Giorno la sua nuova ed ultima decisione irremovibile : “alle prossime amministrative non mi ripresenterò, voglio tornare a fare il medico a tempo pieno“.
Uno Stefàno “scoppiettante” ha rivolto un appello alla minoranza consiliare alla collaborazione , annunciando che “faremo una riunione di maggioranza in Giunta dovranno rimanere persone capaci ed efficaci e che siano in grado di dimostrare giorno dopo giorno quello che danno alla città”, con una nota polemica rivolta al principale alleato di maggioranza e cioè il Partito Democratico che solo 24 ore prima aveva criticato il modus operandi del sindaco. “Al segretario del Pd dico che venisse a seguire le riunioni del Consiglio Comunale.” sostenendo di aver ricevuto lettere di fiducia da parte dei partiti della maggioranza (che in realtà tutto sono fuorchè partiti, ma noti “volta bandiera” ) dimenticando che in realtà nell’aggregazione di maggioranza del centrosinistra il Partito Democratico è stato il primo partito per voti ricevuti dagli elettori.
Ma Liberdem non ci sta e continua le sue critiche al Sindaco, rallargate proprio a quei politicanti-voltagabbana: “Riteniamo davvero indegno l’atteggiamento dei consiglieri comunali, che ancora una volta perdono l’occasione di dimostrare la giusta sensibilità nei confronti dei disoccupati, dei giovani, o di chi un santo in paradiso proprio non ce l’ha. Anche peggiore è l’uscita goffa del Sindaco che finge la crisi della maggioranza, su un argomento che davvero in questi anni ha dimostrato di non considerare come un valore per questa amministrazione, ovvero la trasparenza“.
Stefàno ha reso noto che nei prossimi giorni verrà varata la nuova giunta comunale, che dovrebbe essere l’ultima , in dirittura d’arrivo alle prossime elezioni amministrative. “Non tutti hanno lavorato alla stessa maniera per cui, dopo una seria verifica, rimarranno solo le persone capaci che hanno dimostrato giorno per giorno di produrre qualcosa di buono per questa città. E sia chiaro sulla giunta nessuno partito avrà il diritto di metterci il cappello.
Per chiarezza ed informazione dei lettori ecco il voto a Taranto nelle ultime elezioni amministrative del maggio 2012:
Voti Validi | 95.259 | 100,0 |
Totale Voti | 95.259 |
Alcuni dei consiglieri comunali eletti , sopratutto nelle varie liste civiche, si sono contraddistinti in questi anni nelle varie “capriole” politiche pur di ottenere qualche incarico, qualche gettone in più per aumentare il proprio stipendio senza del quale probabilmente andrebbero ad aumentare il numero dei disoccupati di Taranto.
Nella conferenza stampa qualcuno dello staff del Sindaco, il capo di gabinetto del Sindaco Giuseppe Licciardello (al centro nella foto) attualmente imputato nell’ambito del processo sul Parco Cimino, per il quale il procuratore aggiunto Pietro Argentino lo scorso 21 settembre ha chiesto in aula ai giudici del Tribunale (presidente Paola Morelli, a latere Filippo Di Todaro e Rossana De Cristofaro) la sua condanna a tre anni, ha cercato di impedirci urlandoci e mettendo in dubbio la nostra legittimità ad essere presenti lì per poter fare le nostre legittime domande al Sindaco (che ci ha ringraziato pubblicamente di tali domande, smentendo il suo collaboratore) su degli appalti “allegri” e sospetti di questa Giunta comunale sugli impianti sportivi che sono attualmente al vaglio della Procura Distrettuale Antimafia di Lecce . Non a caso Il procuratore di Lecce, dr. Cataldo Motta, nell’ottobre 2014 nel commentare ed illustrare i dettagli dell’inchiesta Alias, aveva sin d’allora censurato anche il comportamento del Comune di Taranto che aveva consentito la gestione del circolo sportivo Magna Grecia alla cooperativa presieduta da Fabrizio Pomes, (attualmente oggetto di provvedimenti cautelari della magistratura dopo la confisca di tutti i suoi ben) piena di componenti di famiglie mafiose tarantine, non procedendo ai dovuti accertamenti e nonostante “episodi di morosità”.
Uscendo dalla conferenza stampa sono stato aggredito e scalciato dall’assessore Francesco Cosa, assessore uscente allo sport del Comune di Taranto, e contemporaneamente poliziotto in servizio (e quindi retribuito) presso il Commissariato P.S. di Martina Franca, il quale alla presenza dei suoi colleghi del 113 intervenuti sul posto su mia richiesta telefonica, mi ha offeso dicendomi “Vatti a curare da un centro d’igiene mentale” alla presenza di altre persone presenti, affermazioni e comportamenti per i quali oltre a presentare una querela-denuncia nei suoi confronti, nei prossimi giorni presenterò un esposto-dossier al Prefetto ed al Capo della Polizia ritenendo incivili e vergognosi tali comportamenti che sono sicuramente tutto fuorchè istituzionali.
Ma probabilmente l’assessore Cosa ha qualche tensione nell’aver appreso che la Procura Distrettuale Antimafia di Lecce sta indagando anche sul suo operato di assessore, mentre la Corte dei Conti a seguito di un esposto del segretario amministrativo dell’ UDC di Taranto Nicola Melucci, a sua volta, sta accertando su eventuali responsabilità dell’ “assessore-poliziotto” su alcune agevolazioni tariffarie concesse all’ex-presidente del Taranto Calcio Domenico Campitiello, che sarebbe legato sentimentalmente alla sorella dell’ assessore, Maria Cosa più volte avvistata e fotografata al suo fianco in Tribuna a Cava dei Tirreni dove il “salumaio di Pagani” è diventato il Presidente della squadra di calcio della Cavese.
Successivamente un vigile urbano in borghese distaccato presso la segreteria del Sindaco (il primo da sinistra nella foto) mi ha spintonato contro una porta per impedirmi di parlare con il Sindaco, e quindi abbiamo denunciato questo comportamento poco “urbano” che riflette l’arroganza di certa gente che non merita di venire pagato con i soldi pubblici. Uno dei tanti vigili “imboscati” negli uffici del Comune di Taranto. Pensate che su gli oltre 160 agenti della Polizia Locale di Taranto, in servizio sono di fatto solo una trentina. Gli altri infatti tutti imboscati nelle segreterie degli assessori a fare i portaborse, gli autisti, uscieri ed i passacarte. Ed il sindaco esulta per il concorso a 2 posti per poliziotti locali recentemente indetto dal Comune di Taranto. Incredibile ma vero. Altro che “Scherzi a parte“….