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22 Novembre 2024 06:55

Il Sindaco Stefàno replica al TG1. Dove lavora anche un tarantino….

Secondo fonti statistiche riferite dal Dipartimento dell’ASL di Taranto i livelli di inquinamento da PM10 a Roma, come nelle Regioni dell’Emilia-Romagna e Lombardia erano nettamente superiori a quelli di Taranto; eppure…i mezzi di informazione non né hanno “parlato”.

Schermata 2015-12-07 alle 13.10.38Il Sindaco Ippazio Stefano ha inviato al Direttore del TG1 una lettera di rettifica al servizio “tele-pilotato” dai soliti ambientalisti tarantini, che ancora una volta gettano fango sulla città di Taranto . Qualcuno ci segnala che proprio al TG1 lavora un giornalista tarantino, Luigi Monfredi, più noto per la sua attività sindacale giornalistica  che per la sua carriera professionale, il quale evidentemente era troppo impegnato a preparare un articolo (a proposito, si è fatto autorizzare dal suo direttore ?) su un nuovo sito locale, per poter contribuire alla realizzazione di un servizio televisivo più serio e corretto.

Schermata 2015-12-07 alle 12.57.28Così ha scritto oggi il Sindaco di Taranto al Direttore del TG1:

“Si è davvero spiacenti di dover sottolineare l’infondatezza delle notizie diffuse dal servizio televisivo messo in onda da codesta redazione, nell’edizione serale delle 20,00 di ieri circa i livelli di inquinamento da PM10 a Taranto. I valori degli inquinanti, in questo periodo, come accertati dall’ARPA, e divulgati da Legambiente, sono al di sotto della soglia di allerta e che, quindi, il decalogo dei suggerimenti alla cittadinanza elaborato da ARPA Puglia e dal Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, da osservare in caso di superamento dei limiti, non andava applicato essendo di tipo precauzionale. In proposito è sufficiente consultare il portale regionale della salute di ASL Taranto – news, per verificare la bontà dei valori registrati, che proprio nel corso della scorsa settimana hanno fatto rilevare percentuali di molto al di sotto dei limiti previsti dalla legge.

Quindi va smentito questo clima di allarmismo lanciato dal Vs. servizio televisivo, chiarendo a caratteri cubitali che questo codice di comportamento rivolto ai cittadini, affetti da particolari patologie, contiene misure cautelative in occasione di possibili criticità dello stato di qualità dell’aria a Taranto. La questione ambientale a Taranto è un fatto serio e, come tale, viene affrontato quotidianamente da quanti sono preposti per ruolo istituzionale ed ai quali sono rimesse le valutazioni scientifiche ed alle conseguenti misure precauzionali, ed è seguito costantemente dalle Istituzioni.

Schermata 2015-12-07 alle 12.51.53Non possono essere tenute in considerazione altre fonti che non abbiano un ruolo accademico. E’ stato, quindi, fortemente fuorviante il contenuto del Vs. servizio che se da un lato ha penalizzato, come danno di immagine il territorio jonico, ha di fatto vanificato gli sforzi che il Governo nazionale sta profondendo per il miglioramento della qualità dell’ambiente a Taranto attraverso l’azione di compatibilità ambientale dello Stabilimento siderurgico dell’ILVAUn ultimo dato: secondo fonti statistiche riferite dal Dipartimento dell’ASL di Taranto i livelli di inquinamento da PM10 a Roma, come nelle regione dell’Emilia-Romagna e Lombardia erano nettamente superiori a quelli di Taranto; eppure…i mezzi di informazione non né hanno “parlato”.

Abbiamo subito, dunque, malvolentieri questo Vs servizio – di cattiva informazione – che seppure della durata di pochi minuti ha avuto la forza di vanificare il tanto lavoro che si sta facendo da molto tempo per coniugare il diritto alla salute con il lavoro. Non ci resta che sperare che possiate ovviare con altre iniziative in grado di farci recuperare, almeno in parte, credibilità ed immagine nel Paese”

Quello che il Sindaco Stefàno purtroppo non sa, e che è proprio nei giorni festivi, quando nelle redazioni vi è minor controllo, ed anche i flussi di informazione utili alla realizzazione dei telegiornali scarseggiano, passano notizie spesso incontrollate o “suggerite” dai furbetti di turno. Purtroppo accade anche al TG1 ( vedi alcuni esempi: QUI  – QUI QUI ) su cui non poche volte Striscia la Notizia ed i giornali nazionali hanno documentato la limitata professionalità nel confezionare certi servizi che di giornalismo non hanno proprio nulla ! E dove spesso si diventa giornalisti con vertenze di lavoro, raccomandazioni politiche o per vie sindacali…

E’ la stampa “monnezza”….

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