Cari Colleghi,
all’indomani delle sedute consiliari del 28 e 29 settembre, i cui lavori sono risultati del tutto infruttuosi a causa dello scioglimento di esse per intervenuta mancanza del numero legale, avverto l’esigenza di ricordarvi come questi accadimenti, soprattutto quando sono causati da azioni che traggono origini dai banchi della nostra maggioranza – dovuti in qualche caso da comportamenti e finalità meramente ispirati al perseguimento di interessi personali, piuttosto che generali e nell’interesse della collettività – non possono che danneggiare i nostri concittadini e nuocere negativamente alla nostra immagine ed al ruolo che il nostro elettorato ci ha conferito.
E se a questo dato, assolutamente incontestabile, si associano i danni che possono determinarsi per il mancato completamento di importanti procedimenti amministrativi, per i quali necessita una espressione da parte del Consiglio Comunale, il quadro complessivo che ne deriverebbe, condividerete, risulterebbe come già detto non solo dannoso per la comunità ma anche, e non secondariamente, portatore di gravi responsabilità a carico di quanti concorressero a determinare quelle condizioni di oggettiva impossibilità da parte del Consiglio Comunale a deliberare su di essi e questo in netto contrasto con il grande impegno ed attenzione che il Governo nazionale sta profondendo per la nostra Città.
L’occasione mi consente di richiamare la particolare attenzione del Presidente Bitetti, perché valuti l’introduzione di norme regolamentari che, in qualche modo, argino questi comportamenti – ad esempio l’attribuzione del gettone di presenza della seduta solo al decorso di un arco di tempo minimo di presenza sia in Consiglio che nelle varie Commissioni.
Nel merito mi riferisco a due importanti argomenti, già posti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale ed a tutt’oggi non ancora approvati ossia: quello della funzionalità dell’inceneritore in dotazione all’AMIU (il cui dibattito risulta avviato nella seduta del 28.9 u.s. – con rinvio quanto alla decisione) e la modifica dello statuto della Soc.Infrataras.
Voglio, in proposito, dopo i dovuti approfondimenti con i competenti uffici, qui sottolineare le ragioni che sottendono la necessità di un pronunciamento su detti provvedimenti, in assenza del quale si determinerebbero conseguenze oltremodo negative precisandovi, però, che l’espressione di voto, come è giusto che sia, non soggiace a vincoli di mandato; resta comunque necessario che su detti argomenti vi sia un definitivo pronunciamento, qualunque esso sia.
Lavori di revamping dell’inceneritore – modalità di esecuzione e gestione.
La mancata comunicazione, in via confermativa, all’ AMIU da parte del Consiglio Comunale, al massimo entro la metà del mese di novembre p.v., circa la procedura/modalità di affidamento dei lavori, esecuzione e gestione dell’inceneritore avrebbe come conseguenza:
- a) la perdita del finanziamento regionale di 4,00 Ml/euro e quindi la mancata sottoscrizione del disciplinare del finanziamento con la Regione, con conseguente ricarico sulla tariffa;
- b) difficoltà del reperimento da parte del Comune e/o di AMIU di tutte le somme necessarie ai lavori di revamping, per un totale stimato di circa 8,3 Ml/euro, con conseguenti ripercussioni sulla tariffa fissata a 125,75 euro/tonnellata che con ogni probabilità – secondo quanto stimato dai tecnici – arriverebbe a valori prossimi anche a 150 euro/tonnellata rendendo praticamente fuori mercato ogni attività gestionale e di esercizio dell’impianto da parte di qualunque soggetto sia esso pubblico o privato;
- c) depauperamento del valore aziendale dell’AMIU se dovesse permanere l’inattività dell’inceneritore che rappresenta, praticamente, quasi tutto il capitale sociale della società nel caso in cui dovesse essere immessa sul mercato al fine di una privatizzazione della stessa.
- d) il mancato avvio dell’impianto entro il prossimo anno 2016 (peraltro già in ritardo rispetto ai tempi fissati in occasione della ricapitalizzazione del dicembre 2013), farebbe determinare il mancato equilibrio economico-finanziario a carico dell’Azienda, così come previsto nel documento presentato dall’AMIU in sede di approvazione della deliberazione di ricapitalizzazione, con conseguente e aggravio e peggioramento della condizione economica complessiva della stessa AMIU.
Modifiche allo Statuto della Soc.Infrataras.
La non ancora intervenuta approvazione di tale atto, determina il blocco totale degli adempimenti urgenti e conseguenti sanciti dalla deliberazione del Consiglio n.180 del 31.8.2015 con la quale si è inteso razionalizzazione le Aziende e Società partecipate nel rispetto dei principi di legge in materia e, soprattutto, degli impegni assunti con la Sezione Regionale della Corte dei Conti in sede di controdeduzioni ai rilievi da essa mossi sulle società partecipate dal Comune assicurando la fusione per incorporazione della Soc. Centro Ittico nella Soc. Infrataras. In disparte Vi informo che copia della presente nota provvederò ad inoltrarla alla predetta Sezione Regionale.
Non è secondario precisarvi che con questo progetto di fusione si salvaguardano i posti di lavoro e si determinano altresì le migliori condizioni di salvaguardia dei rapporti con la Regione per quanto attiene la rendicontazione delle attività progettuali messe in atto dalla Soc.Centro Ittico, che sia al momento ma anche in prospettiva non è in grado di approntare per mancanza di quei fondi utili a definire i rapporti con i fornitori/esecutori degli interventi progettuali, cosa che mi è stato garantito dagli uffici può garantire la Soc.Infrataras.
Per tutte queste ragioni mi appello alla Vs. senso di responsabilità affinché su questi specifici argomenti ci sia una espressione di voto, qualunque essa sia, ma è essenziale che comunque vi sia.
L’attuale situazione di stallo non giova alla comunità.
Taranto, Palazzo di Città, 02.10.2015
Il Sindaco, Ippazio Stefàno