ROMA – Mentre impazzano le voci, le manovre dietro le quinte di consiglieri comunali della maggioranza ed assessori della Giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Rinaldo Melucci (PD) dimissionario a seguito della clamorosa sconfitta elettorale alle Elezioni Provinciali di Taranto, che hanno portato alla presidenza Giovanni Gugliotti, esponente del centrodestra sostenuto trasversalmente da un “Patto dei Sindaci” e dalla maggioranza consiliare al Comune di Taranto, il CORRIERE DEL GIORNO ha lanciato oggi un proprio sondaggio attraverso l’apposita piattaforma offerta dal socialnetwork Facebook.
Precedentemente alle elezioni provinciali, quando ancora non era noto il nome del candidato contrapposto a Melucci, un campione rappresentativo degli oltre nostri 50mila amici-contatti (pagina personale, pagina pubblica, e gruppi) si era già espresso con un 90% in favore di chiunque si candidasse contro Melucci, e questo spiega come mai Gugliotti abbia distanziato di oltre 20mila voti ponderati il Sindaco di Taranto, che si è visto votare contro nel segreto dell’urna da 3 consiglieri (per un totale di 3.000 voti ponderati) della sua traballante ed ondivaga maggioranza in Consiglio Comunale.
I consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra, del Consiglio Comunale di Taranto, molti dei quali eletti con una misera manciata di voi, sentendosi il fiato delle elezioni anticipate sul collo, stanno cercando di convincere Rinaldo Melucci a ritirare le sue dimissioni, cercando di coinvolgere e convincere i consiglieri “indipendenti”, senza alcun risultato. Al momento. Anche perchè per molti consiglieri considerati “fedelissimi” del sindaco , e per più di qualche assessore, di fatto significherebbe restare disoccupati e senza un posto di lavoro, essendo l’indennità di consigliere comunale o di assessore l’unica propria fonte di reddito garantita nella loro vita.
Per aiutare il lettore a comprendere meglio la situazione attuale , ripubblichiamo il risultato elettorale finale delle Elezioni Comunali 2017 che portarono sulla poltrona di sindaco Rinaldo Melucci, per appena 958 voti di preferenza, grazie anche ad un affluenza alle urna elettorali che, rispetto al 1° turno si dimezzò letteralmente.
Ma per capire ancora meglio il peso elettorale di ciascun candidato, eccovi i risultati lista per lista, voto per voto. Queste le preferenze al 1° turno dei candidati al Consiglio comunale nelle liste a sostegno di Rinaldo MELUCCI (centrosinistra)
Queste le preferenze dei candidati al Consiglio comunale nelle liste a sostegno di Piero Bitetti (centrosinistra, poi confluito al 2° turno con MELUCCI) ex iscritto nel PD. noto prevalentemente per i torbidi giri di faccendieri ed affaristi che circolano nel suo entourage, e per una sua specialità: cercare di far pagare ai contribuenti lo stipendio a sua moglie, alla sua ex fidanzata ed a qualche “amichetta” del cuore” !
Queste le preferenze dei candidati al Consiglio comunale nelle liste a sostegno di Stefania BALDASSARI (centrodestra)
Queste le preferenze dei candidati al Consiglio comunale nelle liste a sostegno di Stefania Baldassari
Nelle ultime ore è stato reso noto un appello al sindaco Melucci affinché ritiri le dimissioni, arrivato anche dai “miracolati & lottizzati “, cioè da quelle persone nominate dal sindaco Melucci a presidente delle società partecipate comunali. Di seguito il testo integrale.
“AMIU, AMAT e INFRATARAS, aziende partecipate del Comune di Taranto, guardano al profondo rinnovamento avviato in questi ultimi 18 mesi dal sindaco Rinaldo Melucci come a un percorso che non deve essere arrestato. La necessaria riforma della governance delle società, infatti, ha trovato nuova ispirazione e concreto supporto nel primo cittadino che è riuscito a dettare i principali obiettivi da raggiungere nel breve/medio termine. Il rischio che questa rivoluzione gestionale possa subire una battuta d’arresto è da scongiurare, guardando con ottimismo alle principali sfide cui le aziende sono chiamate.
Un governo cittadino solido, con un’interlocuzione schietta e costruttiva e una linea diretta costantemente vigile assicurate da Palazzo di Città in questi mesi, resta il presupposto irrinunciabile per sostenere l’efficientamento delle performance societarie. Basterebbero tre esempi per rendere l’importanza di questa affermazione: AMIU, senza un’amministrazione attiva e capace, come quella guidata da Melucci, di rivendicare risorse e attenzioni nei confronti degli enti di livello superiore, avrebbe difficoltà a imboccare la strada della rifunzionalizzazione del suo parco impianti; AMAT, venendo meno la pianificazione e la programmazione che l’ente ha espresso in questi ultimi mesi, si troverebbe orfana ad affrontare la scommessa della mobilità sostenibile che rappresenterà lo standard del trasporto pubblico locale negli anni a venire, al fine di garantire un servizio efficiente per l’utenza, e orfana del più importante interlocutore locale per dialogare con la Regione Puglia che ha avviato un processo di rideterminazione del fabbisogno chilometrico per Taranto e del corrispettivo riconosciuto; INFRATARAS, priva del riferimento più importante del socio unico, non potrebbe completare il percorso di rafforzamento delle risorse umane e di acquisizione di nuove commesse.
Obiettivi raggiungibili anche perché le aziende, dietro l’impulso del sindaco Melucci, hanno già ottenuto dei risultati notevoli che definiscono inequivocabilmente un’inversione di tendenza che bisogna continuare a sostenere. AMIU, per esempio, ha maturato una performance finanziaria ed economica tale da rimetterla nelle condizioni di tornare a fare investimenti e trasformarsi in un’azienda moderna e virtuosa, mentre AMAT lo ha dimostrato egregiamente con particolare riguardo alle idrovie, potenziate per poter sostenere la crescente domanda turistica della città. Senza dimenticare il progetto “Verde Amico”, di notevole profilo sociale, tramite il quale INFRATARAS ha dato lavoro a oltre 140 operatori consentendo a loro e alle relative famiglie di avere un reddito certo per più di un anno.
Le dinamiche politiche che sottendono a determinate decisioni sono un fatto assolutamente rilevante, ma l’efficacia della gestione di AMIU, AMAT e INFRATARAS che ogni giorno forniscono servizi direttamente ai cittadini e possono vantare i successi prima citati, deve poter contare su elementi certi. Una condizione che le stesse stavano sperimentando con grande profitto, vedendo finalmente l’orizzonte di un reale ammodernamento, e che oggi non può essere annullata.
Per questo, l’appello è che il sindaco Rinaldo Melucci continui con il suo buon governo a garantire l’intero sistema amministrativo dell’ente, partecipate comprese. Serve quella continuità indispensabile per compiere la riforma della governance, ormai avviata: è una decisione di buon senso che il primo cittadino saprà prendere e nella quale chi è stato chiamato alla guida delle partecipate spera profondamente“.
Prof. Carloalberto Giusti (Presidente CdA AMIU), Avv. Giorgia Gira (Presidente CdA AMAT), Prof. Umberto Salinas (Amministratore Unico INFRATARAS)
Il lettore ci perdonerà, ma dobbiamo prendere in prestito una espressione poco elegante ma molto chiara e concreta, espressa dall’ex-vicepresidente della Camera dei Deputati on. Roberto Giacchetti in occasione dell’ Assemblea Nazionale del PD: “avete la faccia come il culo !” per rivolgerci alle persone firmatarie dell’ appello che di fatto dovrebbero fare i “tecnici” ma che invece hanno dimostrato di essere solo e soltanto dei “lottizzati”.
E’ da giovedì scorso, cioè da quando Melucci ha annunciato le sue dimissioni, che senza dignità non contengono la specifica “irrevocabili” che i suoi “adepti”, Azzaro, Motolese e Bitetti si stanno agitando pur di convincere gli “indipendenti” (Stellato, Lupo, ecc.) a rientrare nella maggioranza, garantendo i numeri necessari in consiglio comunale.
Imbarazzante persino il tentativo dell’ ex-assessore Motolese ( figlio della consigliera comunale Galluzzo ) di convincere un consigliere comunale via “whatsapp”, scrivendo: “i 16 hanno dato OK, se va bene inviamo entro le 11 per Taranto Sera” (cioè Taranto Buona Sera n.d.r.) senza però ricevere alcuna risposta, e rendersi conto di non avere i numeri garantiti per una solida “maggioranza” in consiglio comunale, e non dover cercare soccorso al voto del consigliere comunale (ex gruppo Cito) Ciraci, a cui sarebbe stato promessa e garantita l’assunzione di sua moglie nel corpo di Polizia Locale.
Pur di mantenere il loro “posto” ( e stipendio) al Comune di Taranto questa gente ha ormai perso ogni dignità e rispetto verso gli elettori. Se mai l’hanno avuto….