Alberto Di Rubba, nominato lo scorso aprile nuovo amministratore federale della Lega è stato condannato dal Gup Natalia Imarisio a 2 anni e 10 mesi per peculato, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e una confisca di 38 mila euro. Di Rubba è anche ex presidente della Lombardia Film Commission ed ex direttore amministrativo del gruppo della Lega al Senato. La condanna è relativa ad una tranche dell’ indagine coordinata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi della Procura di Milano, a seguito dell’indagine sul caso Lfc, che si era già conclusa con una condanna per Di Rubba e per Andrea Manzoni, ex revisore contabile del gruppo della Lega alla Camera.
Nel nuovo filone d’indagine condotto dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano coordinato dall’aggiunto Fusco e dal pm Civardi conclusosi a marzo del 2022 bei confronti di 9 persone, a Di Rubba e Manzoni ed altri erano stati contestati, a vario titolo, reati fiscali, peculato (solo a Di Rubba) e bancarotta, anche a Manzoni, che ha scelto il rito ordinario.
Quest’ultimo, infatti, è stato rinviato a giudizio insieme agli altri imputati Elio e Alessandro Foiadelli, Pierino Maffeis e Gabriele Nicoli. La prima udienza fissata per il 23 novembre davanti alla terza sezione penale.
Al centro della nuova tranche di indagine vi era la vicenda di peculato relativa alla società Areapergolesi, contestata appunto al Di Rubba che ha scelto il rito abbreviato e mercoledì è stato condannato ed all’amministratore della stessa società Giuseppe Digrandi, che aveva patteggiato in precedenza. Manzoni e altre persone in relazione al fallimento del marzo 2021 della società New Quien, è imputato per una presunta bancarotta, mentre Luca Sostegni presunto prestanome del caso Lfc , la cui pena con il rito abbreviato è stata ridotta a 6 anni in continuazione con il patteggiamento del filone principale .
Luca Lanfranchi, altro imputato nel processo con rito abbreviato, è stato condannato a 2 anni. Manzoni e Di Rubba sono stati già condannati per il filone principale rispettivamente a 4 anni e 4 mesi e 5 anni per il caso della compravendita del capannone di Cormano, acquistato dalla Lombardia Film Commission, con la quale sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici. Il prossimo ottobre inizierà il processo d’appello. L’ ex commercialista di fiducia della Lega, Michele Scillieri, e suo cognato, Fabio Barbarossa, a loro volta davanti al gup Roberto Crepaldi, hanno chiesto di patteggiare, una pena di 4-5 mesi in continuazione con quella per peculato già patteggiata nel febbraio 2021.