ROMA– Il tribunale del Riesame della Capitale ha respinto il ricorso di 23 persone, tra appartenenti e affiliati al clan Rom, arrestate lo scorso 17 luglio nella maxi retata effettuata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dal procuratore aggiunto della Dda di Roma , Michele Prestipino e dal pm Giovanni Musarò. Resta quindi in carcere il boss Giuseppe Casamonica, diventato “famoso” perché raffigurato in un servizio del settimanale l’Espresso, come uno dei “Quattro Re di Roma” .
Il clan dei Casamonica è “un’associazione mafiosa”. Ma non solo. A rimanere in carcere anche il pugile, ex campione del mondo, Domenico Spada, noto come “Vulcano“. Gli arresti domiciliari sono stati concessi dai giudici del Riesame a Celeste, Cristina, e Gentilina Spada ed a Vito Nicola Zaccaro. Per i giudici i Casamonica sono “una consorteria mafiosa dall’estrema pericolosità“.
In alcune pagine dell’ordinanza dello scorso luglio emergeva tutta la forza intimidatrice del “clan” che controlla i quartieri romani di Appio e Tuscolano. Nell’ordinanza firmata dal gip Gaspare Sturzo, si legge che i Casamonica controllano il territorio facendo forza sulla “paura che tale cognome genera nella popolazione romana”. Un controllo del territorio, aggiunge ancora il gip “realizzato anche attraverso accordi con organizzazioni criminose omologhe, sopprimendo i soggetti che a quel controllo si contrappongono“.