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Il giudice con il suo provvedimento ha così di fatto impedito a tempo indeterminato, lo svolgimento dell’assemblea prevista per il 27 dicembre che avrebbe dovuto deliberare la trasformazione in società per azioni, in quanto l’eventuale trasformazione societaria fatta in base a delle norme incostituzionali di fatto costituirebbe una “possibile, imminente e grave lesione dei diritti patrimoniali dei soci” e conseguentemente, anche della stessa banca. Il socio verrebbe di fatto “espropriato senza indennizzo” perdendo la possibilità del voto capitario in quanto nelle assemblee delle cooperative “uno vale uno”, e vi sarebbe sarebbe anche “una sostanziale trasformazione delle modalità di partecipazione alla società”.
La Banca Popolare di Bari il 23 dicembre aveva deciso sulla base anche della precedente pronuncia del Consiglio di Stato, la revoca dell’assemblea straordinaria a seguito “dei recenti pronunciamenti giurisprudenziali sul tema” ed “in considerazione degli attesi sviluppi normativi e giudiziali che possono concretamente incidere sui tempi e sui modi della trasformazione“.