Il video postato sui social dal vicepremier Matteo Salvini raffigurante la giudice Iolanda Apostolico in prima linea ad una manifestazione al molo di Catania il 25 agosto del 2018 per chiedere lo sbarco dei migranti bloccati sulla nave “Diciotti” è stato girato autonomamente con il proprio cellulare da un carabiniere che ora rischia di finire iscritto nel registro degli indagati.
Sarebbe stato lo stesso militare a riferire spontaneamente ai suoi superiori che cinque anni prima aveva girato quelle immagini con il cellulare senza alcuna finalità., in quanto quel video che non è mai stato allegato ad atti interni o a informative all’autorità giudiziaria e che sarebbe stato condiviso con una ristretta cerchia di persone soltanto qualche giorni fa. Il video, ha raccontato il carabiniere, sarebbe stato condiviso con una ristretta cerchia di persone, quindi è girato di telefono in telefono e da lì a qualcuno che poi lo ha fatto avere a Salvini. La gerarchia dell’ Arma ha già informato il tutto all’autorità giudiziaria di Catania.
Arriva quindi un elemento di chiarezza sul controverso filmato che ha scatenato la polemica politica. Non è stato quindi un poliziotto a girarlo, come ha confermato la Questura di Catania al termine di un esame del materiale filmato quel giorno da due operatori della Digos. Le riprese sono invece state fatte da un carabiniere, presente al molo in borghese, a quanto sembra.
E’ stato proprio l’ attuale deputato leghista Anastasio Carrà, carabiniere in congedo che aveva svolto servizio al Palazzo di giustizia catanese, a riconoscere ed identificare in quel video la giudice che non ha convalidato il trattenimento di 4 richiedenti asilo tunisini nel centro di Pozzallo, disapplicando il decreto Cutro. L’ on. Carrà precisa inoltre di “non aver visto il video prima che Matteo Salvini lo pubblicasse sui social. Non ne sono mai stato in possesso”.
Ieri è uscito fuori anche un secondo video di quella serata. Girato questa volta da un operatore di LaPresse, Stefano Bertolino , che ritrae alcune persone, tra cui la giudice Iolanda Apostolico, che mentre altri manifestanti urlano “Infame! Avete pestato quattro ragazzi!”, e svariati insulti ai poliziotti. , si scaglia contro gli agenti del Reparto Mobile, urlando anche lei qualcosa di incomprensibile, senza colpire nessuno, sia chiaro, ma con atteggiamento minaccioso insieme alla folla che li insultava.
Immagini che servono alla Lega per reiterare la richiesta di dimissioni della giudice. Il video secondo il partito guidato da Salvini “è sconvolgente e spazza via le ridicole difese d’ufficio e i comici tentativi di spostare l’attenzione da un fatto evidente e gravissimo: un giudice in piazza contro le forze dell’ordine. Nelle nuove immagini, la dottoressa Apostolico non difende donne e uomini in divisa insultati, alza la voce e il braccio, tace davanti a grida e parole irriferibili. Ci chiediamo cosa debba succedere ancora affinché tutte le istituzioni, unanimemente e rapidamente, intervengano di fronte a questa pagina oscena della nostra democrazia. Dimissioni, immediate“.
Dopo quello pubblicato da Matteo Salvini ed il secondo girato dall’agenzia Lapresse è uscito un terzo video con le immagini della giudice del Tribunale di Catania, che insieme al marito, Massimo Mingrino, funzionario della stessa struttura siciliana, partecipa alla protesta sul mancato sbarco degli immigrati a bordo della nave Diciotti. A pubblicare le riprese sono gli account social della Lega, che correda quanto si vede con un messaggio chiaro: “Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l’estrema sinistra davanti alla polizia”. Nel video è possibile notare la presenza di Apostolico mentre viene scandito varie volte lo slogan “Siamo tutti anti-fascisti” davanti alle forze dell’ordine.
In questa vicenda c’è anche il compagno della giudice, Massimo Mingrino, (sopra indicato nella foto) funzionario del Tribunale di Catania, ed attivista di Rifondazione Comunista e Potere al Popolo il quale è corso ai ripari e, proprio come la Apostolico, oscurando il suo profilo social. Peccato che fino a poco prima fosse visibili a tutti. E tra i contenuti ecco che nel maggio 2021 il signor Mingrino condivideva un post di Potere al Popolo tutto contro Israele.
“Vergognatevi! Questa è una immagine della manifestazione pro-Israele a Roma. Fa venire mal di pancia. Nell’ordine sono intervenuti Matteo Salvini, Enrico letta, e Antonio Tajani, Francesco Lollobrigida, Carlo Calenda, Maria Elena Boschi, Giovanni Toti, sciorinando la loro solidarietà a Israele, contro “il terrorismo”. Lega, Pd, Forza Italia e Fratelli d’Italia, Azione, Italia Viva, tutti uniti quando si tratta di sostenere una potenza coloniale, Israele, che utilizza le stesse tecniche di apartheid del Sudafrica razzista contro i palestinesi“, scriveva Potere al Popolo.
Parole queste condivise e rilanciate come potete vedere dal marito della Apostolico. E ancora, contro Israele: “Capovolgono la realtà. Israele è l’aggressore. Israele colonizza, uccide, bombarda, opprime. Mentre scriviamo sono 56 i palestinesi uccisi. Noi stiamo con il popolo palestinese”. Parole vergognose ed inascoltabili, nel giorno dell’attacco di Hamas. Parole che il marito della giudice Apostolico aveva provato a occultare senza riuscirci.
La vera questione è il comportamento della giudice, che nessuno al Tribunale di Catania sembra intenzionato a trasferire dal “Gruppo specializzato per i diritti della persona e della immigrazione”. resta da chiedersi: quello della Apostolico è un comportamento compatibile con la sua funzione di magistrato? Secondo le solite “toghe sinistrorse” di Magistratura Democratica è tutto lecito e giusto. Il Consiglio nazionale di MD, riunitosi ieri, ha approvato infatti un documento nel quale “sente di dover esprimere solidarietà e sostegno a Iolanda Apostolico, vittima di un uso spericolato di ingerenze nella sua vita privata”.
Quanto alla sua militanza testimoniata dalle immagini, la corrente di sinistra delle toghe scrive che “l’appassionata partecipazione alla conoscenza e alla critica del mondo, l’impegno civile nella vita del Paese non rendono il magistrato meno imparziale: semmai, lo rendono meno misero”. Per loro, gli “intoccabili” nessun problema, manca solo una medaglia al valor civile alla loro “compagna” Apostolico.
Anche Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile dell’organizzazione del partito, attacca la giudice Apostolico. “È indifendibile. Adesso con il secondo video non ci sono scuse. Chi la difende è in malafede. Tutelare la magistratura vuol dire anche ribellarsi a singole persone ideologizzate che fanno militanza politica“. “Il video fuga ogni dubbio, chi ha parlato di dossieraggio abbia la dignità di prendere le distanze. Il giudice farebbe bene a chiedere scusa e la magistratura tutta a prendere le distanze” scrive il capogruppo Fdi alla Camera, Tommaso Foti. Quanto è accaduto secondo il ministro Raffaele Fitto “è gigantesco”, mentre per il vicepremier Antonio Tajani (Forza Italia) “non è etico che un magistrato partecipi ad una manifestazione dove si inveisce alle forze dell’ordine e poi decida su argomenti che sono attinenti a quella manifestazione“.