ROMA – “Am Investco Italy investirà circa 1,1 miliardi per realizzare il Piano ambientale previsto dal suo Piano Industriale“. Lo ha ha reso noto ieri Enrico Laghi commissario straordinario dell’ILVA nel corso dell’ audizione dinnanzi alla Commissione Industria alla Camera dei Deputati. A questa somma si aggiungerà un altro “miliardo e 83 milioni di euro” provenienti dall’accordo intervenuto con i Riva. Quest’ultima cifra sarà utilizzata per bonificare e decontaminare le zone esterne a quelle trasferite a Am Investco, ha spiegato.
“In totale per risanare Taranto riportandola a una situazione precedente ai danni ambientali causati dalla precedente gestione dell’ ILVA – ha aggiunto Laghi – saranno investiti piu’ di 2 miliardi di euro provenienti da privati“. I fondi confiscati ai Riva saranno usati per bonificare tutte le aree di Taranto estranee al sito acquisito. Dei fondi provenienti dal patteggiamento Riva, 1,083 mld “sono attualmente – ha detto Laghi – sul conto corrente di Tesoreria“. Mentre altri 150 milioni sono sui conti dell’Amministrazione Straordinaria.
E’ previsto fra i lavori, di competenza dell’Amministrazione Straordinaria lo smantellamento dell’Altoforno 3. Mentre il miliardo e 100 milioni a fronte di un investimento complessivo di 2,4 miliardi di euro previsto dal Piano Industriale di Am Investco Italy , verrà utilizzato per la decontaminazione del sito siderurgico (prevista una spesa di 288 milioni), e il resto, per il risanamento previsto dal nuovo piano ambientale che Am Investco ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 5 luglio.
Al momento il nuovo piano industriale viene esaminato da un comitato di esperti che hanno 60 giorni per pronunciarsi. Il termine di questa fase, nella quale è possibile siano richieste modifiche, è previsto per il 3 settembre. “Successivamente – ha spiegato Laghi – il Ministero ha ulteriori 15 giorni per ratificare il parere degli esperti e formalizzare la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)” che deve arrivare entro il 30 settembre. Una parte del miliardo e 100 milioni di euro, verrà utilizzata per far ripartire Afo 5, che è l’Altoforno siderurgico più grande d’Europa.
Attualmente i commissari straordinari dell’Ilva non hanno ancora reso noto se i lavori di bonifica e ambientalizzazione dell’ ILVA di Taranto di competenza dell’Amministrazione Straordinaria, verranno realizzati direttamente dall’Amministrazione Straordinaria o attraverso un General Contractor. Laghi ha spiegato che in ogni caso, per questi lavori saranno impiegati i dipendenti dell’ Ilva che Am Investco non assumerà al momento del passaggio degli asset industriali.
Sui 4.100 esuberi attualmente in cassa integrazione Laghi ha ribadito che Am Investco firmando il contratto di acquisizione a fine giugno si è impegnata “ad assorbire almeno 10.000 lavoratori dell’Ilva. Questo è il livello minimo – ha spiegato Laghi – ma il numero potrebbe anche salire, dipende dalla trattativa che sarà fatta con i sindacati”
Trattativa che si apre il 20 luglio al Mise. Intanto – sempre secondo quanto ha riferito Laghi – Am Investco ha avviato le necessarie interlocuzioni con Antitrust Europeo per ottenere il via libera all’operazione.