ROMA – “La posizione dell’ AccelorMittal per Ilva e’ irricevibile”. Lo ha affermato il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda. “Abbiamo incontrato con il viceministro Bellanova l’azienda e abbiamo comunicato che l’apertura del tavolo in questi termini e’ irricevibile“, ha riferito Calenda ai giornalisti, “soprattutto per quanto concerne gli impegni sui livelli di stipendio e inquadramento (dei lavoratori) su cui c’era l’impegno dell’azienda a rispettare l’attuale situazione“.
“Bisogna ripartire dall’accordo di luglio, dove si garantivano i livelli retributivi. Se non si riparte da quell’accordo la trattativa non va avanti“. Oggi al Ministero dello Sviluppo Economico avrebbero dovuto parlare di questo e di altro AM InvestCo Italy (la nuova società di Arcelor Mittal e Marcegaglia), e i vertici dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm e Usb. Ma secondo quanto hanno riferito i rappresentanti dei lavoratori, Calenda ha annullato tutto e l’azienda dovrà tornare al tavolo dopo un confronto con gli azionisti. I sindacati hanno spiegato soddisfatti che il ministro si è detto “pronto a mettere in campo tutto quanto nelle prerogative del governo per il rispetto degli impegni presi”.
Fin dalla mattinata, la viceministra Bellanova aveva fatto presente che “la posizione del governo è che si parte dalla proposta che era stata fatta nel bando di gara. Si parlava di un costo di 50.000 euro medio a lavoratore e quindi rispetto alla proposta che è stata avanzata nella comunicazione alle organizzazioni sindacali, si parla di una cifra più alta“.
Soddisfazione dei sindacati. “Prima dell’inizio dell incontro il Ministro ha chiesto all’ azienda di cambiare impostazione” commenta in una nota Marco Bentivogli della Fim – AM InvestCo Italy ha chiesto tempo per verificare mandato. Pertanto il tavolo è stato annullato. L’azienda dovrà tornare al tavolo dopo confronto con azionisti. Se ciò non avvenisse Governo metterà in campo tutto quanto in sue prerogative per rispetto impegni presi. Sapevamo che il negoziato sarebbe stato durissimo, ma con queste premesse più che un intesa ravvisiamo solo la volontà di scontro da parte dell’azienda”.
“Il governo sta al fianco delle preoccupazioni dei lavoratori”, ha commentato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.