Il risarcimento di 1,3 miliardi della famiglia Riva potrà essere “utilizzato per ambientalizzare l’Ilva e migliorare la situazione ambientale di Taranto. E quando parliamo di ambiente parliamo di salute. Come Governo abbiamo messo in campo 1,6 miliardi che vanno sia all’ambientalizzazione dell’Ilva che al risanamento ambientale e alla sanità di Taranto“.
Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti al forum ANSA. “Il 12 dicembre – aggiunge – abbiamo l’appuntamento a Taranto del tavolo istituzionale con il coordinamento delle misure e quella sarà la sede in cui vedremo se e dove dovremo mettere in campo altri strumenti di rafforzamento della sanità di Taranto”, oltre alle risorse “per 1,6 miliardi totali” finora stanziate dal Governo per il risanamento ambientale e per la sanità. “Non c’è nessun problema da quel punto di vista, quello che dovrà essere messo, andrà messo“. (ANSA)
Sulla vicenda ha parlato anche Emiliano secondo quanto descrive l’Ansa, che ha definito la vicenda “un patteggiamento sulla responsabilità penale dell’impresa Fire, quindi una cosa che dovrebbe riguardare la Procura della Repubblica e i Riva. Siccome escludo che la procura della Repubblica possa aver dato informazioni riservate al presidente del consiglio, mi chiedo da chi abbia saputo di un accordo che peraltro non mi risulta essere stato ancora stipulato” mentre invece stanno arrivando le conferme proprio dai legali dei Riva che di fatto smentiscono le “supposizioni” faziose del governatore pugliese MicheleEmiliano . “Voglio precisare ovviamente – ha aggiunto – che quelle risorse non sono disponibili né per la sanità, né per altri usi. Sono semplicemente un inevitabile risarcimento da parte della holding dei Riva per il processo in corso. Quindi il Governo non ha nessun ruolo in quella vicenda”.
Emiliano ha poi aggiunto che “gli altri 800 milioni, quelli che sono andati alla fabbrica e che anche il suo Governo in parte ha stanziato, non si sa neanche come sono stati utilizzati. Quindi io al posto del Presidente del Consiglio, piuttosto che gonfiarmi il petto nel dire che sono stati mandati alla fabbrica, cercherei di dire a me, che sono il presidente della Regione, e ai tarantini che cosa hanno fatto in fabbrica con quei soldi. Perché sono soldi pubblici che i commissari dovevano impiegare per la riambientalizzazione che, come è noto, non è stata compiuta, al punto che il governo Renzi ha dovuto, col decimo decreto Ilva, dare la proroga per l’adempimento di quegli obblighi”. “Quindi, – ha concluso Emiliano –come si dice il silenzio sarebbe stato d’oro”. Ma forse la conclusione di Emiliano era rivolta a sè stesso.
Lo “smemorato” Emiliano infatti dimentica le due tranche di finanziamento all’ ILVA concesso dalle banche su garanzia dello Stato con cui sono stati sinora garantiti gli stipendi ai circa 18.000 dipendenti (diretti più indotto) dello stabilimento siderurgico dell’ ILVA di Taranto. Così come Emiliano dimentica il processo di risanamento ambientale dello stabilimento in corso, fra cui i due altiforni risanati e cioè l’ AFO1 e l’ AFO4 ripartito e tornato in funzione dopo tre anni di lavori di ristrutturazione. Se facciamo un calcolo di quanto versano i dipendenti diretti e indiretti ILVA ( irpef regionale) alla Regione Puglia, probabilmente si superano i 7 milioni di euro che la Regione Puglia ha stanziato per l’ ILVA.
Ma forse Emiliano mentre è ancora avvelenato dal rifiuto espresso dall’ ILVA di farlo presenziare alla visita-ispezione del Parlamento Europeo, avvenuta mesi fa all’interno dello stabilimento siderurgico, si impegna molto e continua a fare l’anti-renziano di Puglia, che ormai è diventato il suo unico impegno. Ma la cosa più bella è che Emiliano esclude “che la Procura della Repubblica (di Milano n.d.r.) possa aver dato informazioni riservate al presidente del consiglio” dimenticando di spiegare lui queste informazioni da chi le ha avute. Ma questo è un difetto che capita spesso agli ex-magistrati che entrano in politica. Quando si levano (per fortuna) la toga, credono di poterla ancora utilizzare parlando da magistrato.
Ma forse al Consiglio Superiore della Magistratura non la pensavano così quando misero sotto accusa Emiliano. Che probabilmente ha “dimenticato”…. anche questo. Ma non è una novità ! Un Presidente della Regione dovrebbe agire a 360 gradi e non continuare ogni giorno la sua battaglia personale contro il governo. Sconfina nel ridicolo !