Davanti al giudice fallimentare del Tribunale di Milano dr.ssa Caterina Macchi, si è tenuta con l’esame e l’ammissione delle prime domande di insinuazione al passivo da parte di 200 dipendenti la prima delle molte udienze dell’adunanza dei 17.462 mila creditori di ILVA spa, il colosso siderurgico europeo che si trova attualmente in amministrazione straordinaria.
Il procedimento, che su questa materia si sta celebrando esclusivamente per via telematica, il primo in Italia, ha esaminato da ieri fino al prossimo febbraio le 11.337 domande che sono state valutate “ammissibili” dai commissari Piero Gnudi, Corrado Carrubba (entrambi presenti in aula a Milano ) e il prof. Enrico Laghi. Il giudice Macchi a partire da dicembre ha fissato udienze – una venerdì prossimo – per tre mesi, che si svolgeranno ogni mercoledì e venerdì – nelle quali verranno trattate le posizioni almeno di 200 creditori se non di più di quelle che hanno già ricevuto il via libera. Le altre 6.000 domande residue verranno valutate dal giudice in seguito ed entro la fine di marzo.
“Udienza fondamentale” L’udienza di stamani, come ha spiegato il commissario Corrado Carrubba davanti a microfoni e taccuini , è “fondamentale” per l’individuazione dei creditori privilegiati e chirografari. Quanto alla decisione del Tribunale federale di Bellinzona che ha negato il rientro in Italia di 1,2 miliardi di euro sequestrati più di due anni fa in una delle inchieste milanesi sulla gestione dell’Ilva, il commissario ha affermato che “è un problema” anche se il gruppo di Taranto andrà avanti con la bonifica ambientale e messa in sicurezza in quanto i soldi sono stati anticipati con la legge di stabilità.
Il più grande procedimento fallimentare Il procedimento fallimentare è il più grande mai celebrato in Italia per numero di creditori . Le domande di insinuazione al passivo che sono arrivate sulla scrivania del giudice Macchi le scorse settimane sono state in tutto 17.462 ma i commissari dell’ ILVA ne hanno ritenute ammissibili solo 11.337. A ciascuno di questi creditori è stata fatta una proposta di pagamento dai commissari . Proposta che , nel caso in cui ci dovessero essere contestazioni, sarà discussa o ratificata proprio nelle udienze fissate fino al prossimo febbraio 2013. Lo scorso 30 gennaio 2015 il Tribunale fallimentare di Milano aveva dichiarato lo stato di insolvenza del gruppo di Taranto in seguito messo in amministrazione straordinaria.