ROMA – Il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha convocato per lunedì prossimo alle 10, presso il Mise, il tavolo interistituzionale per presentare la proposta di miglioramento fatta da Arcelor Mittal. Al tavolo sono invitati i presidenti delle Regioni e dei Comuni coinvolti, i sindacati, le organizzazioni datoriali, i consumatori e le organizzazioni ambientaliste. La lettera di convocazione è lunga tre pagine,
Destinatari della convocazione oltre ai vertici di Arcelor Mittal e Am Investco Italy , i commissari straordinari, i sindacati e la Confindustria, sono i rappresentanti degli enti locali, a partire dai presidenti della Regione Puglia Michele Emiliano, della Regione Liguria Giovanni Toti, della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e della Regione Lombardia Attilio Fontana. Saranno presenti anche il capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente e i dirigenti del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economi, e numerosi sindaci e rappresentati di associazioni.
L’incontro convocato per lunedì prossimo è conseguente al confronto che il ministro ha avuto giorni fa con i vertici di Arcelor Mittal dopo i miglioramenti annunciati rispetto alla loro offerta e conseguente aggiudicazione dell’ILVA riformulata nei contenuti, soprattutto in relazione al risanamento ambientale, così come chiesto dal Ministro. Nell’ultimo vertice al Mise è emerso che la nuova proposta di Arcelor Mittal per l’ ILVA non convince del tutto Di Maio che l’ha chiarito direttamente alla multinazionale franco-indiana, leader mondiale dell’acciaio. “Ci sono passi avanti per il risanamento ambientale dell’acciaieria di Taranto” ha dichiarato Di Maio, “ma non mi convince ancora sull’occupazione“.
I miglioramenti proposti da Arcelor Mittal sono ancora da approfondire e migliorare, ha commentato ancora Di Maio, per il quale in ogni caso prosegue il procedimento amministrativo (una vera e propria farsa !) da concludersi in un mese, e cioè entro il termine indicato dai commissari dell’ ILVA in amministrazione straordinaria i quali hanno chiarito di avere in cassa la liquidità per pagare stipendi e fornitori sino a sine agosto. Il ministro Di Maio sostiene di voler accertare con questi 30 giorni se nella gara di aggiudicazione dell’ILVA, effettuata l’anno scorso, sono state compiute violazioni della legge tali da dover portare ad una revoca in autotutela della gara stessa, dimenticando che quel contratto è già passato al vaglio persino dell’ Avvocatura Generale dello Stato e dell’ Antitrust Europea, cioè di soggetti giuridici ben più preparati e competenti dei consulenti “grillini” di cui si avvale Di Maio, il quale sostiene che il confronto con Mittal sulla nuova proposta e la verifica sulla regolarità della gara di aggiudicazione sono percorsi paralleli.
Al termine della verifica, sapremo se la gara è da fermare oppure no, noi, ha rilevato in quell’occasione Di Maio, dobbiamo prepararci a tutte le eventualità. Ed Arcelor Mittal, dopo quel confronto, ha ribadito al ministro di aver partecipato in buona fede alla gara ed esprime l’auspicio fiducioso di poter concludere presto questa fase in modo da avviare subito i piani di risanamento ambientale e di rilancio industriale che devono riposizionareILVA. Le proposte aggiuntive confermano l’impegno, sottolinea Mittal.
Preoccupato si è detto il sindacato. che si aspettatavano un percorso certo e definito dal MISE per riuscire ad arrivare ad una conclusione entro la fine di luglio, riaffermando che la posizione del sindacato sull’ILVA l’obiettivo è molto chiaro: zero esuberi.
L’incontro del 30 luglio ha quindi il fine di rendere noto ad una più estesa platea, sia istituzionale che sindacale, quali sono i progetti e programmi di Arcelor Mittal per rilanciare l’ ILVA di Taranto e le altre sedi italiane del gruppo. Mittal già nell’ultimo confronto col ministro Di Maio aveva annunciato questa sua intenzione di voler rendere partecipi della nuova offerta per l’ILVA anche una serie di soggetti direttamente interessati agli sviluppi della questione.