MENU
3 Luglio 2024 13:40
3 Luglio 2024 13:40

Ilva: il Mise ha ricevuto il parere dell’ Avvocatura dello Stato: “no a rilancio sole offerte”

Tale termine opera anche ai fini dell’utilizzo da parte della procedura di amministrazione straordinaria e/o del soggetto aggiudicatario dei beni sequestrati dall’ Autorità Giudiziaria di Taranto.

ROMA – Il procedimento per il trasferimento dei complessi industriali di ILVA, come confermato dall’ Avvocatura dello Stato, non prevede e non consente una fase di rilancio delle sole offerte economiche. Una determinazione in tal senso sarebbe pertanto illegittima. Lo sottolinea il Ministero dello Sviluppo Economico in una nota, dopo aver ricevuto il parere richiesto all’Avvocatura. Un eventuale rilancio, precisa il Mise, presupporrebbe una nuova fase competitiva estesa a tutte le componenti delle offerte, quindi anche a nuovi piani industriali e ambientali. Questa la nota ufficiale:

A seguito delle indiscrezioni apparse sulla stampa e avendo ricevuto il parere richiesto in merito all’Avvocatura dello Stato si precisa quanto segue. Il  procedimento per il trasferimento dei complessi industriali di Ilva, come anche confermato dall’Avvocatura dello Stato, non prevede e non consente una fase di rilancio delle sole offerte economiche presentate.   Una determinazione in tal senso sarebbe  pertanto illegittima.Una eventuale fase di rilancio  presupporrebbe una determinazione  ministeriale con l’indicazione  di dare corso ad  una nuova fase competitiva estesa a tutte le componenti delle offerte stesse, con la presentazione quindi non solo di una nuova offerta economica  ma anche di  nuovi piani industriali  e piani ambientali. 

Una simile prospettiva risulta oggi incompatibile con i tempi imposti dalla vigente legislazione per l’attuazione del piano ambientale con la contestuale prosecuzione dell’attività produttiva di Ilva e richiederebbe pertanto un nuovo intervento normativo. Il Dl 191/2015 prevede infatti una articolata procedura di approvazione del nuovo DPCM che richiede oltre 100 giorni e che deve concludersi necessariamente entro il 30 settembre 2017. All’approvazione del nuovo DPCM è correlata  la possibilità di un differimento del termine di completamento degli interventi ambientali attualmente fissato al 30 giugno 2017 , consentendo così la prosecuzione dell’attività produttiva di Ilva anche dopo tale data nelle more del completamento degli interventi stessi”.

Tale termine opera anche ai fini dell’utilizzo  da parte della procedura di amministrazione straordinaria e/o del soggetto aggiudicatario dei beni sequestrati dall’ Autorità Giudiziaria di Taranto.

 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Ferrovie dello Stato Donnarumma nuovo amministratore delegato e Tanzilli presidente
La Corte di Giustizia Europea: illegittime le autorizzazioni ambientali per l' Ilva
Italia maglia nera in Europa per evasione Iva
In Italia il mare più pulito d'Europa. Ecco le regioni migliori: il primato della Puglia
“Edufintour”: con Poste Italiane l'educazione finanziaria fa il giro d' Italia
Imu, ecco per chi sarà più caro il conto finale
Cerca
Archivi
Dia e Carabinieri, 25 arresti per mafia ad Aprilia: il sindaco Principi arrestato ai domiciliari
Torna “Forum in Masseria”, la sesta edizione della rassegna economica condotta da Bruno Vespa
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
La Regione Puglia chiede di costituirsi parte civile nel processo dell'inchiesta "Codice Interno".
Meloni ai dirigenti FdI: "Fuori chi vuole farci tornare indietro, niente spazio a razzismo o antisemitismo. Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio"

Cerca nel sito