ROMA – Le sigle sindacali Fim Fiom Uilm Usb hanno chiesto un incontro urgente ai responsabili sindacali dell’ ILVA stabilimento di Taranto per discutere delle modalità e dei criteri di gestione con i quali viene attuata e gestita la cassa integrazione straordinaria. secondo i sindacati “la stessa sta diventando uno strumento utile ad ILVA per fare “cassa” senza verificare le reali necessità impiantistiche di produzione e di manutenzione“.
Secondo i sindacati “restano così disattese e ignorate le denunce delle scriventi circa la mancanza di manutenzione sugli impianti oramai al limite, condizioni che mettono a rischio sia la salute e la sicurezza dei lavoratori che dell’ambiente circostante. Non da meno le modalità attuali della CIGS, applicate sugli enti di servizi, influiscono negativamente sull’ormai ferme prescrizioni previste dall’AIA. Non è garantita, a parità di funzioni e/o mansioni, una distribuzione equa della cassa integrazione che va così a pesare sempre sugli stessi“.
Il comunicato delle organizzazioni sindacali conclude: “Tale situazione di fatto ha dimostrato e sta dimostrando che le condizioni di salute e sicurezza dello stabilimento, sono gravemente e nettamente aggravate. In subordine a tale condizione, non accettiamo il protrarsi di codesta gestione fallimentare e tanto meno un aumento dei numeri, che peggiorerebbero ulteriormente la tenuta dello stabilimento. Non è più rinviabile pertanto un confronto, che sull’argomento avviene sempre a posteriori, per poter stabilire, così come comunicato dal Direttore dello Stabilimento, unitamente alle OO.SS. quali sono le reali necessita manutentive degli impianti e del conseguente utilizzo del personale”