“Sull’ ILVA di Taranto bisogna comprendere che o si fa qualcosa di concreto e il prima possibile, oppure avremo migliaia di disoccupati e nessun intervento di risanamento ambientale”. Lo dichiara Pietro Lospinuso consigliere regionale di Forza Italia, . “La proposta del premier di nazionalizzare a tempo il polo siderurgico tarantino –aggiunge- probabilmente rappresenta l’unica strada davvero utile al perseguimento di interessi che non possiamo accettare restino contrapposti a vita: lavoro e salute pubblica. Se è vero come è vero che l’ILVA è una questione nazionale, è giusto che venga risolta contando sulle forze dell’intero Paese. Tra l’altro, si deve considerare che lo Stato ha gestito l’ Italsider per 35 anni ed ha, quindi, contribuito al disastro ambientale e sanitario nel capoluogo ionico. Credo sarebbe difficile, dopo anni di giri a vuoto, una soluzione diversa per garantire il pieno dell’attività produttiva ed anche gli interventi di risanamento ambientale. Se a Taranto l’inquinamento è sempre lì e continua a nuocere ai nostri figli, – ha aggiunto Lospinuso – è opportuno che sia il governo nazionale a farsi carico della necessità di porre rimedio. C’è chi fa, probabilmente, la filosofia con la vita degli altri: alle persone realmente attaccate al territorio non importa chi paga, se un privato o lo Stato. Importa sapere che possiamo dare un segnale non solo alle migliaia di operai ILVA, ma anche a tutto l’indotto industriale locale che oggi vive un momento drammatico a causa della crisi dello stabilimento. Perciò, ben venga la nazionalizzazione temporanea del polo. Abbiamo bisogno di passi in avanti e che questi passi siano anche concreti perché –conclude Lospinuso – di tempo ne abbiamo perso già troppo”